Stamattina, vicino La Spezia, in alcune scuole è comparso un cartello in cui si minacciano gli insegnanti “del gender”. Ma che cosa è esattamente? Perché i genitori la temono? Ce lo spiega il giovane filosofo designato nel ruolo di assessore regionale alla Cultura dalla lista Noi Siciliani con Busalacchi- Sicilia Libera e Sovrana
Con l’avvicinarsi della riapertura delle scuole, riesplode la polemica sulla introduzione di teorie gender nei programmi didattici. E riesplode con forza: stamattina in alcune scuole di Lerici, in provincia di La Spezia, sono stati trovati dei cartelli affissi sui cancelli con su scritto: “Uccideremo gli insegnanti del gender che vanno nelle scuole ad imbastardire i nostri figli”.
Del caso è stato subito informato il ministro della giustizia, lo spezzino Andrea Orlando, che oltre a rassicurare il corpo docente dice: “Evocare il pericolo di introduzione di inesistenti “teorie gender” è un modo violento per spaventare le famiglie rispetto a questioni che nulla hanno a che vedere con l’attività formativa svolta nei diversi gradi dell’istruzione. Questo episodio, si inserisce in una campagna in atto da qualche tempo, che intende proporre l’odio nei confronti delle differenze in risposta alla necessità che si formino i bambini e i ragazzi al rispetto della dignità di tutte le persone, indipendentemente dalla loro provenienza, sesso, credo”.
Ma perché si parla tanto di teoria gender in Italia? Perché spaventa i genitori? Cosa è esattamente? A cosa mira?
Ce lo spiega in questo video il giovane filosofo Diego Fusaro che, come ormai saprete, è stato designato nel ruolo di assessore regionale alla Cultura dalla lista Noi Siciliani con Busalacchi- Sicilia Libera e Sovrana.
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