Quello che abbiamo previsto si sta puntualmente verificando: Claudio Fava potrebbe ‘chiudere’ un accordo con il candidato di Matteo Renzi, Fabrizio Micari. Entrambi – Fava e Micari – sono candidati alla presidenza della Regione siciliana. Dice fava: togliamo Angelino Alfano e facciamo le primarie… E la sinistra ‘alternativa’ al PD siciliano che fine ha fatto? Renato Costa: 2Non voterò mai il PD e Leoluca Orlando”
Sbarazzarsi del Ministro Angelino Alfano – che peraltro in Sicilia perde ‘pezzi’ ad ogni ora che passa – e ‘chiudere’ un accordo con Claudio Fava, con buona pace dei tanti movimenti e militanti di sinistra che negli ultimi mesi sono andati dietro a qual ‘simpaticone’ di Ottavio Navarra?
Sembra questa la strategia di Renzi e di Leoluca Orlando. Loro non parlano: mandano avanti il loro candidato alla presidenza della Regione siciliana, il rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari. Che nell’edizione di Palermo de La Repubblica dichiara:
“A Claudio Fava dico: incontriamoci e discutiamo, cercando di trovare le ragioni dell’unità e non le divisioni, nel tentativo di ricomporre il centrosinistra, contro le forze di destra in campo. Ritroviamoci sui diritti, sui temi dell’accoglienza e sul lavoro per i giovani”.
La replica di Claudio Fava non si fa attendere:
“Ringrazio il rettore per l’invito a un confronto, ma discutiamo non solo di programmi in astratto ma in concreto di quale coalizione e quale candidato. Se il partito di Alfano esce dalla coalizione e si sceglie un cambio di rotta politico in Sicilia rispetto al governo Crocetta, io non ho difficoltà a confrontarmi con lui in primarie”.
A pensare male, si sa, si fa peccato: ma come non si fa a non pensare ‘male’ non tanto di Fava – che è sempre stato vicino prima ai DS e poi al PD (cinque anni fa è stato eletto al Parlamento nazionale con SEL di Vendola in accordo con il partito Democratico) – quanto di Ottavio Navarra?
Per mesi e mesi è stato il punto di riferimento di una sinistra ‘alternativa’ al PD. Poi, improvvisamente, ha stretto un accordo con Fava. Il quale – non si capisce bene per quali meriti – viene designato presidente.
Dopo qualche giorno – cioè in queste ore – si ‘scopre’ che Navarra, l’editore ‘rivoluzionario’, si ritrova vice presidente designato di una coalizione che non sembra più interessata ad essere alternativa al PD siciliano, ma che è pronta a discutere con lo stesso PD – e addirittura a celebrare le primarie! – con il candidato di Matteo Renzi, Fabrizio Micari!
Insomma, se si toglie di mezzo Alfano e i quattro gatti che sono rimasti con lui (veramente quattro gatti, perché stanno andando tutti via, parlamentari e simpatizzanti), Ottavio Navarra ‘rischierebbe’ di trovarsi designato vice presidente di una coalizione che, nel giro di un paio di giorni, è passata da Fidel Castro al Jobs Act di Matteo Renzi.
Guarda caso – ‘incredibile’ caso – Claudio Fava dice le stesse cose che dice l’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: eliminiamo Alfano e facciamo il ‘campo largo’, cioè l’ammucchiate per gestire il potere!
Dirà qualcosa Navarra, rispetto a quello che sta succedendo, o resterà al mare con i sui amati libri?
Intanto parla Renato Costa, esponente storico della sinistra siciliana, marxista dichiarato:
“Non so quello che sta succedendo. Ma è bene dire subito che non sono disponibile a votare il PD e Leoluca Orlando. Mi auguro che le cose incredibili che si leggono sui giornali siano solo indiscrezioni prive di fondamento”.