Il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione siciliana commenta la ritrovata ‘unità’ del centrodestra siciliano attorno alla figura di Nello Musumeci. Ricordando allo stesso Musumeci che alcuni dei personaggi che si porta dietro non sono affatto volti nuovi: anzi. Una stoccata anche per il candidato di Matteo Renzi per il centrosinistra, Fabrizio Micari, che non vuole mollare la poltrona di rettore dell’università di Palermo…
Ci va pesante il candidato alla presidenza della Regione siciliana del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, nel commentare la ritrovata unità del centrodestra siciliano sotto l’egida della candidatura di Nello Musumeci. Una stoccata, in particolare, tocca nel vivo due alleati del candidato alla presidenza della Regione del centrodestra: Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo:
“A lui – dice rivolgendosi a Musumeci – ricordiamo soltanto che Armao (Gaetano Armao, designato vice presidente della Regione con delega all’Economia) è stato alfiere del governo Lombardo, come La Galla (Roberto Lagalla, che, in caso di vittoria di Musumeci, dovrebbe occupare il ruolo di assessore non si capisce se alla Sanità-Salute o se alla Pubblica istruzione ndr) lo è stato di quello Cuffaro, due esecutivi non solo disastrosi, ma che hanno finito i loro giorni per fatti di mafia”.
“Destra e sinistra – prosegue il candidato grillino – di scena le grandi accozzaglie per buggerare ancora i siciliani, ma la politica, per fortuna, non è matematica. Non è sufficiente sommare presunti pacchetti di voti per assicurasi la vittoria. Ci vogliono programmi e credibilità e nelle affollate e rissose brigate di Musumeci e Micari non vediamo né gli uni, né l’altra”.
I siciliani, osserva Cancelleri, “sono tutt’altro che stupidi. Osservano con più attenzione di quanto si possa immaginare quello che succede e il 5 novembre ne trarranno le doverose e opportune conclusioni. Sono stanchi – aggiunge – di farsi menare per il naso da gente che ha coltivato solo ed esclusivamente i propri interessi. Musumeci oggi ha avuto l’ardire di proclamarsi la speranza dei siciliani? Lingua lunga e memoria corta vanno spesso a braccetto in politica”.
Una battuta la riserva anche a Gianfranco Miccichè, il commissario-coordinatore di Forza Italia in Sicilia: “Con Miccichè – dice Cancelleri – Musumeci vuol far tornare pertanto la Sicilia che i siciliani vorrebbero dimenticare definitivamente”.
“Con Musumeci inoltre – continua Cancelleri – rientrano in gioco personaggi della Prima Repubblica che non so con quale faccia si ripresentino ai siciliani affamati dai governi di tutti i colori. I siciliani sanno benissimo che saranno loro a pagare lo scotto di queste larghissime intese. A destra, come a sinistra. Partiti e partitini che porteranno in dote il proprio voto alle coalizioni, il 6 novembre busseranno a cassa per ottenere il proprio tornaconto, in termini di poltrone, incarichi e consulenze per gli amici degli amici. Noi, e lo sanno bene tutti, non dobbiamo dire grazie a nessuno. Il nostro tornaconto sono solo i siciliani”.
“Finora – prosegue il candidato governatore del Movimento 5 Stelle – si è parlato solo di assessorati e poltrone, non ho sentito nessun accenno ai programmi, di cui ha parlato solo il Movimento 5 Stelle. Nel corso del tour abbiamo accennato a diverse cose in favore dei giovani studenti, delle giovani donne lavoratrici, abbiamo parlato di tasse per chi inquina che finanzieranno impianti fotovoltaici per le famiglie meno abbienti. Oltre ai tagli dei vitalizi, degli stipendi dei parlamentari e dei privilegi della casta, che saranno le primissime cose che faremo per dare il senso tangibile che alla Regione è finalmente cambiato tutto veramente”.
Poi una frecciata al candidato di Matteo Renzi alla presidenza della Regione siciliana per il centrosinistra, il rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari:
“Non lo conosco personalmente, so soltanto che la sua permanenza sulla poltrona più alta dell’università di Palermo non sarà forse incompatibile con le regole, ma lo è certamente con l’etica e il buon senso. Uno studente siciliano su tre va a studiare fuori, evidentemente le nostre università hanno bisogno di cure intensive per migliorare e non è certo giocando due partite contemporaneamente che si può riuscire a curarle”.
Chiaro il riferimento al fatto che Micari non ne vuole sapere di lasciare la poltrona di rettore.
“Infine una sfida, a destra e sinistra – conclude Cancelleri -. I nostri contendenti presentino la lista degli assessori designati prima del 5 novembre, in maniera da consentire agli elettori una scelta seria, onesta, chiara e trasparente. Noi lo faremo. Li attendiamo al varco”.
P.S.
Non c’è il solo Movimento 5 Stelle ad aver presentato il programma di governo. L’ha fatto anche il titolare di questo blog, Franco Busalacchi, che è candidato alla presidenza della Regione siciliana. Programma che i lettori possono leggere.
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