In conferenza stampa il rettore dell’Università di Palermo conferma la sua discesa in campo come candidato alla Presidenza della Regione per il centrosinistra, ma lascia capire che il primo a non credere nella sua vittoria è proprio lui. Non ne vuole sapere di mollare la poltrona…
Dice Leoluca Orlando:
“Con Fabrizio Micari si vince”.
Ma le cose stanno proprio così? Ce lo chiediamo alla luce di una strana dichiarazione rilasciata durante la conferenza stampa di stamattina dal rettore dell’Università di Palermo: ” Sono candidato alla Presidenza della Regione, ma non mi dimetto. Mi dimetterò se eletto”. Insomma, a quanto pare, il protagonista di questa candidatura non sembra pensarla come il suo sponsor. il sindaco di Palermo Orlando.
E, forse, chissà neanche gli altri suoi possibili sponsor sono troppo ottimisti. O, forse, è diventato una moda presentare la propria candidatura da soli come ha fatto il suo collega Roberto La Galla? Stamattina, infatti, in conferenza stampa Micari era solo. Non c’erano gli esponenti del PD, né gli altri suoi alleati.
I pre socratici, è noto, erano amanti del dubbio, e a noi viene un dubbio: non è che il professore Micari comincia a mettere nel conto l’ipotesi della sua non elezione, e per sì e per no, si tiene ben stretta la poltrona di rettore?
Tutti sanno che lui è il candidato di Renzi in Sicilia. Ma, stamattina, si è guardato bene dal citare il nome dell’ex premier ed attuale segretario del PD. Ed è anche logico: adesso gli servono tutti i voti possibili e immaginabili, anche i voti dei tanti siciliani che lo scorso 4 dicembre hanno votato contro la riforma costituzionale voluta da Renzi e, soprattutto, contro lo stesso Renzi.
In questi casi- lo insegna Leoluca Orlando, artista insuperabile del linguaggio politico meta trasformista- meglio rifugiarsi dietro parole come “candidato civico”.
Sì, candidato civico di Orlando e Renzi.