Lo sapevate che oltre il 30% dei fondi destinati ai Forestali non va agli operai, ma finiscono in altre ‘tasche’? Non ci sono i soldi per le opere di prevenzione degli incendi, ma si trovano 3 milioni e mezzo di euro all’anno che finiscono a soggetti ‘esterni’ per la gestione delle buste paga. Intanto sta per arrivare una nuova ondata di caldo. E il segretario generale del SI.F.U.S. ci dice che non è cambiato nulla rispetto a due mesi fa. Anzi c’è un peggioramento…
Tra qualche giorno la Sicilia verrà investita dall’ennesimo innalzamento della temperatura. Non c’è da stupirsi, se è vero che la nostra Isola, come ha spiegato il docente universitario di Ecologia, Silvano Riggio, è ormai ingabbiata nella cosiddetta ‘Bolla sahariana’ (QUI L’INTERVISTA CON IL PROFESSORE SILVANO RIGGIO).
Che succederà? Altro fuoco nelle aree verdi della Sicilia? Ne parliamo con Maurizio Grosso, segretario generale del Si.F.U.S., il Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione. L’occasione per affrontare un po’ tutte le più importanti questioni che riguardano gli operai della Forestale.
Allora, segretario Grosso: il Governo regionale ha fatto qualcosa per fronteggiare l’ennesima ondata di caldo che sta per arrivare?
“Sì, la danza della pioggia”.
Ci sta dicendo che rispetto a quello che è successo fino ad oggi non è cambiato nulla?
“Esattamente. Il Governo regionale non ha fatto nulla per prevenire eventuali incendi. Si sta continuando ad operare come nei mesi scorsi: niente ripulitura dei sottoboschi e, in generale, niente opere di prevenzione degli incendi. Forse l’unica novità è rappresentata da qualche viale parafuoco: non più del trenta per cento rispetto a quelli che servirebbero”.
Insomma non è cambiato nulla.
“Tranne qualche piccola novità, sì, tutto come prima. Il solito scenario che abbiamo visto e vissuto da maggio ad oggi”.
Scusi da maggio ad oggi, in Sicilia, sono andati in fumo quasi 20 mila ettari di aree verdi e non è stato fatto nulla?
“Purtroppo è così. Questo perché le opere di prevenzione che servono continuano a non essere realizzate”.
Perché le opere di prevenzione non sono state realizzate?
“Perché l’amministrazione regionale si muove in base alle disponibilità di ‘cassa’. Se non ci sono soldi non si fa nulla. E magari si scopre, poi, che vengono realizzate opere quando non servono più. Manca la programmazione. E questo crea disservizi e problemi agli stessi lavoratori”.
In che senso?
“Perché in assenza di programmazione, seguendo i flussi di ‘cassa’ invece che le reali esigenze del territorio, può anche succedere che i lavoratori forestali non vengono chiamati quando servono, perché non sono stati avviati al lavoro; o vengono chiamati quando, magari, non ci sono emergenze”.
Così quando esplodono gli incendi certi giornali scrivono: “Ma dove sono gli operai della Forestale?”, non sapendo che è l’amministrazione che non li ha avviati al lavoro; e quando vengono avviati al lavoro in momenti, magari, in cui non ci sono particolari emergenze, gli stessi giornali scrivono: “I forestali non fanno nulla!”. E’ così?
“Purtroppo è così. Volete sapere, in questo preciso momento, quanti operai della Forestale sono al lavoro in Sicilia?”.
Ci dica.
“Lavorano i seimila e cinquecento del Servizio antincendio”.
E gli addetti alle manutenzioni?
“Nel settore delle manutenzioni a Palermo, a Messina, a Trapani e a Ragusa è tutto fermo”.
Che significa?
“Significa che in queste quattro province della Sicilia non ci sono operai della Forestale che lavorano nel settore delle manutenzioni”.
Assurdo!
“Lo so che è assurdo, soprattutto in un momento come questo. Ma è così”.
E nelle altre province?
“A Catania e Siracusa lavorano solo i 151-isti (gli operai che dovrebbero svolgere 151 giornate lavorative in un anno ndr). Mentre a Enna e a Caltanissetta lavorano i 151-isti e i 101-isti. Per essere precisi, a Caltanissetta lavoreranno fino l 25 agosto. Sempre per la cronaca, quest’anno i 78-isti non hanno ancora fatto un giorno di lavoro. Dovrebbero essere avviati al lavoro a settembre”.
E se a Caltanissetta e provincia dovesse insorgere un’emergenza?
“Speriamo di no. Se ciò dovesse succedere si dovrebbe attivare la proroga”.
Quindi per risparmiare si rischia: se va bene, ok, se ci scappa l’incendio…
“Non lo dica a noi”.
Alla fine, quanti sono gli operai forestali impegnati nelle manutenzioni in Sicilia?
“Saranno due mila, forse qualcosa in più”.
A giugno e a luglio, nei giorni di grande caldo, in Sicilia gli incendi sono stati tanti e, in molti casi, esplosi contemporaneamente. Per dirla in breve: se dovesse verificarsi un’emergenza incendi come quella che si è verificata nei due mesi scorsi, gli operai della Forestale oggi al lavoro sarebbero sufficienti?
“Guardi, tutti gli operai della Forestale al lavoro, in assenza di opere di prevenzione degli incendi, potrebbero, al massimo, limitare i danni. L’abbiamo detto e lo ribadiamo: senza le opere di prevenzione, gli incendi, nelle aree verdi, creano problemi seri”.
Eppure dicono che in Sicilia ci sono troppi operai della Forestale rispetto alla Lombardia.
“Molti parlano senza conoscere la realtà. In Lombardia sono diverse le condizioni pedo-climatiche. In Lombardia ci sono piante spontanee, in Sicilia sono state piantate ad una ad una. E poi c’è il clima che è mutato”.
Ovvero?
“In Sicilia, come ha spiegato bene il professore Riggio, è in corso un processo di desertificazione. Il clima ormai è di tipo sahariano. Nella nostra isola ci vorrebbero più interventi e più investimenti. Altro che tagli!”.
L’assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici, ha detto che gli operai della Forestale sono stati avviati al lavoro subito dopo l’approvazione della legge regionale di stabilità 2017 da parte del Parlamento siciliano. Lo vogliamo chiarire, una buona volta, questo punto?
“L’assessore Cracolici ha detto che i lavoratori della Forestale sono stati avviato al lavoro a fine maggio. Purtroppo le cose non sono andare così. Vuole sapere cosa penso di questa storia?”.
Sì.
“Penso che l’assessore Cracolici non ha nemmeno la lontana idea di come si gestisce questo comparto. Dice cose che non sono vere, in parte perché non sa nemmeno di che cosa parla”.
Tra l’altro, ha ammesso, di fatto, il ritardo: gli operai della Forestale, per effettuare le opere di prevenzione degli incendi, vanno avviati al lavoro nei primi giorni di aprile e non a fine maggio!
“Appunto. E ha detto che prima il Governo non poteva avviare gli operai al lavoro perché l’Assemblea regionale siciliana non aveva approvato Bilancio e Finanziaria”.
Lo sa che quest’altra storia della manovra economica e finanziaria non approvata è una scusa?
“Lo immagino: se c’è un’emergenza non credo che una pubblica amministrazione rimane con le mani in mano. Sarebbe un’assurdità”.
Infatti: ci sono le anticipazioni di cassa e anche i debiti fuori Bilancio.
“Guardi, tutte queste cose il Governo regionale le dovrà spiegare alle Procure della Repubblica presso i Tribunali della Sicilia. Proprio stamattina ho presentato l’ultima denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento”.
Voi lo sapete che una parte dei conti della Regione siciliana sono fittizi? Alcuni capitoli della Finanziaria – che riguardano voi, i Comuni e altri soggetti – sono stati finanziati con soldi che non ci sono.
“In linea di massima sì”.
Lo sapete che, grazie a Renzi, il Governo regionale di Rosario Crocetta, si avvale di un abilissimo prestigiatore in materia di conti pubblici, l’assessore-commissario, Alessandro Baccei?
“Sappiamo, sappiamo. Anche per i Consorzi di bonifica il meccanismo che hanno messo in campo dovrebbe essere lo stesso”.
Per i Consorzi di bonifica, in verità, una buona parte dei soldi il Governo regionale li recupera scippandoli agli agricoltori. Non lo sa? Crocetta, Cracolici e compagna bella pensano che gli agricoltori siciliani siano dei nababbi e possono pagare canoni idrici aumentati di tre,quattro volte…
“Sappiamo anche questo. Anche su di noi forestali il Governo regionale ha messo in campo quello che voi avete definito i giochi di prestigio sui conti. Vi racconto una storia. Due anni fa, dopo che è stata orchestrata una campagna mediatica contro gli operai forestali della Sicilia, con in testa la RAI, il Governo nazionale di Matteo Renzi ha intimato al Governo Crocetta di tagliare i fondi al settore forestale. Sa cos’ha fatto il Governo Crocetta?”.
No. Che ha combinato?
“Ha deciso di dirottare il venti per cento degli addetti al servizio antincendio della Forestale al settore manutenzioni”.
Quindi Governo nazione e Governo regionale hanno messo a rischio la sicurezza nelle aree verdi della Sicilia?
“Per l’appunto. E sapete come l’hanno motivato?”.
Dica.
“Col fatto che, con questa manovra, la Regione avrebbe risparmiato circa 20 milioni di euro”.
Era vero?
“Assolutamente no. Noi abbiamo armato una guerra. E abbiamo dimostrato, numeri alla mano, che il risparmio, con questa folle manovra, sarebbe stato pari, sì e no, a un milione e mezzo di euro. Cinque euro a testa al giorno!”.
E questo rende ancora più grave tale scelta: hanno sguarnito una parte del servizio antincendio per risparmiare una somma, tutto sommato, irrisoria….
“Tutte questo cose che sto raccontando il Governo regionale le ha messe nella legge Finanziaria poi approvata dal Parlamento siciliano. Questa è storia”.
E com’è finita?
“Che dopo qualche mese si sono rimangiati tutto. Hanno capito che avevano sbagliato e hanno rimpinguato il personale antincendio che inopinatamente avevano in parte dirottato sulle manutenzioni”.
Bravi, questi governanti siciliani. Chi sono i protagonisti di questa ‘genialata’?
“L’assessore Baccei e l’assessore al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce. Credetemi: se non fosse stato per il nostro sindacato l’attuale Governo regionale avrebbe già mandato a casa tutti i lavoratori 78-isti. Del resto, l’operazione mediatica che hanno messo in piedi, con il presidente Crocetta che girava per le Tv a pontificare sui forestali e altri giornali che gettavano discredito sul nostro settore sarebbe dovuto servire proprio a questo: a licenziare tutti gli operai 78-isti (che, per inciso, dovrebbero essere 10 mila circa ndr)”.
Chi sono stati i protagonisti di questo linciaggio?
“Quasi tutti i partiti che governano la Sicilia. Con lo stesso Governo in testa. Un giorno ho incontrato l’assessore Cracolici che mi ha detto: ‘Noi la riforma del settore forestale la dobbiamo fare per l’opinione pubblica, non per il comparto’. Ci dovevano dare in pasto all’opinione pubblica per completare l’operazione mediatica contro di noi”.
Cosa pensa dell’assessore Cracolici?
“Che devo pensare? Ha detto cose non vere. E l’abbiamo querelato. E dimostreremo che quello che sosteniamo sul suo operato è vero”.
A che punto sono i pagamenti?
“Come al solito”.
Cioè?
“Gli operai, stando alla legge, dovrebbero essere pagati entro il quindicesimo giorno del mese successivo”.
E invece?
“E invece pagano quando capita. In questi giorni stanno pagando giugno agli operai di sei province dell’antincendio”.
E le altre tre province?
“Questa ve la racconto perché è incredibile. Non stanno pagando gli operai dell’antincendio di Catania, Messina e Trapani perché l’addetto alle firme digitali era in ferie. E quindi lasciano senza la retribuzione di giugno duemila persone”.
Ma è allucinante!
“E’ tutto allucinante. E’ allucinante, ad esempio, che per preparare le buste paga l’amministrazione regionale debba ricorrere a ditte esterne”.
Come ha detto? Ditte esterne?
“Sì, la gestione delle buste paga viene affidata a ditte esterne. Un lavoro che potrebbe essere fatto dagli stessi operai della Forestale viene inspiegabilmente assegnato a soggetti esterni. Da noi ci sono tanti laureati e tanti diplomati che potrebbero effettuare questo lavoro. Invece si spendono circa tre milioni e mezzo di euro per pagare soggetti esterni. Di questi sprechi non parla nessuno”.
Scusi: non assumono gli operai, non ci sono i soldi per effettuare le opere di prevenzione degli incendi e si trovano 3 milioni e mezzo di euro per la gestione delle buste paga? Avete denunciato tutto questo alla magistratura?
“Se è per questo c’è di più. Molti non sanno che oltre il trenta per cento dei fondi destinati alle attività forestali non vanno agli operai della Forestale”.
E a chi vanno?
“Ai dipendenti, agli affitti dei locali e alle manutenzioni dei mezzi utilizzati dagli operai”.
Ma se quest’anno le manutenzioni non sono state nemmeno fatte! Non hanno detto che mancavano i soldi per le manutenzioni? Cosa c’è sotto questa vicenda? E poi a quale personale si riferisce? I dipendenti della Regione li paga la stessa Regione. Non possono essere pagati con i fondi delle attività forestali. Ma lei è sicuro che il trenta per cento di questi fondi vola via così?
“Certo. So quello che dico”.
E i sindacalisti di CGIL, CISL e UIL cosa dicono?
“I sindacalisti di CGIL, CISL e UIL, dagli anni del Governo Lombardo ad oggi, sono stati e sono al servizio dei Cracolici di turno”.
Come funziona l’attività sindacale in questo settore?
“Funziona che CGIL, CISL e UIL hanno ancora circa otto mila iscritti perché dietro di loro c’è la forza dei patronati”.
Ci sono interessi economici?
“La gestione sindacale è normale. CGIL, CISL e UIL sono molto interessati alla disoccupazione”.
Ci spieghi meglio.
“Gli operai, quando non lavorano, percepiscono l’indennità di disoccupazione. L’uno per cento di questa indennità va alle organizzazioni sindacali. Il problema, comunque, è un altro”.
E qual è?
“Il nostro sindacato, che oggi ha quasi tre mila iscritti, si batte da anni per la stabilizzazione del personale. CGIL, CISL e UIL, unitamente al sistema della vecchia politica, non vogliono la stabilizzazione degli operai della Forestale. Mantenendoli nel precariato non percepiscono solo l’1 per cento dell’indennità di disoccupazione, ma li tengono, in un certo senso, prigionieri. Insomma, hanno tutto l’interesse a tenere i lavoratori in uno stato di perenne bisogno. Così li controllano per conto della politica”.
Della politica?
“Della politica, certo. Perché lei pensa che CGIL, CISL e UIL, in questi anni, in Sicilia, abbiano sempre fatto gli interessi dei lavoratori?”.
No, anche noi nutriamo dubbi in proposito. Abbiamo sotto gli occhi quello che hanno combinato nella Formazione professionale: mentre il Governo regionale massacrava questi lavoratori, i sindacati salvavano i propri adepti…
“E’ normale che ciò sia avvenuto e che continui ad avvenire. Osservi la composizione dell’attuale Governo regionale. Mariella Lo Bello, la vice presidente della Regione, viene dalla CGIL. Bruno Marziano viene dalla CGIL. Giovanni Panepinto, idem. Lo stesso Cracolici ha stretti legami con la CGIL. E potrei continuare. In molti casi sono tutta una cosa con il Governo. Altro che difesa dei lavoratori!”.
Ultima domanda. Lei dice che in questi giorni stanno pagando giugno. Se è vero quello che dicono gli esponenti del Governo regionale, e cioè che gli operai sono stati avviati al lavoro a fine maggio, nei cedolini delle buste paga di giugno dovrebbero spuntare trenta giorni…
“Ho capito quello che volete dire. Vi farò avere alcuni cedolini di buste paga dalle quali si evincerà quanti giorni hanno lavorato gli operai a giugno. Sarà la prova per dimostrare se a dire la verità siamo noi o l’assessore Cracolici”.