Cascio (Ap): “Nessun accordo con il PD né su alleanza né su Micari”

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 Il coordinatore regionale del partito di Alfano smentisce i boatos che danno chiuso l’accordo con il Partito democratico così come la convergenza sul nome del rettore dell’Università di Palermo. E rilancia la proposta di una coalizione che abbracci tutti: da Forza Italia al PD

Lanciano un appello ai colleghi romani i vertici siciliani di Alternativa Popolare. “La scelta del candidato alla Presidenza della Regione non può essere presa a Roma. Qualsiasi tipo di ragionamento sulle alleanze e i candidati deve essere condiviso dal gruppo dirigente siciliano di Alternativa Popolare”. Cosi’ all’ITALPRESS Francesco Cascio, coordinatore regionale di Ap, commentando i boatos che danno chiuso l’accordo tra gli alfaniani e il centrosinistra sul nome del rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, gradito a Leoluca Orlando.

“Era normale che il tavolo per le elezioni regionali venisse ribaltato a livello nazionale, nessuno pensava di potere chiudere a Palermo l’intesa, ma deve essere anche chiaro che non si può prescindere dalla consultazione dei dirigenti dell’Isola”, aggiunge Cascio. L’ex presidente dell’Ars precisa di essersi “sentito telefonicamente con Alfano ieri sera e stamattina. Alla mia domanda se è vero che l’accordo sul nome di Micari è stato chiuso mi ha risposto ‘assolutamente no'”. Cascio sottolinea che “il dialogo con il Pd va avanti da settimane anche a Roma ma non c’e’ nessuna alleanza chiusa, né  tantomeno sul nome del candidato.
Per la corsa a Palazzo d’Orleans, secondo Cascio bisogna creare “una coalizione larghissima, che comprenda Forza Italia, Alternativa popolare, Partito democratico, Udc, Cantiere popolare e autonomisti. Bisogna unire tutti quelli che si riconoscono nel Partito popolare europeo e nei socialisti progressisti”.

Una grande ammucchiata? “No – risponde -, perché alla Regione siciliana non ci potrà  mai essere un governo stabile senza una convergenza larga. Solo cosi’ possiamo battere i populisti e i grillini, coloro cioé che hanno un approccio demolitivo. Senza un’alleanza ampia non si vince”.

(ITALPRESS)

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