Diamo a Cesare quel che è di Cesare. E a Raciti quel che è di Raciti: ci indigna questa mancanza di rispetto nei confronti del segretario regionale del PD messo all’angolo in questo momento topico di importanti trattative…
Povero Faustino Raciti. E che si fa così? Dove è finito il rispetto per i ruoli? Dove è finito il rispetto per la persona? Possibile che al segretario regionale del PD abbiano tolto diritto di parola?
Siamo davvero indignati. Perché il trattamento riservato a questo giovanotto, star della politica siciliana, rasenta la maleducazione. In un momento in cui si discute dalle sorti della Sicilia, in un momento in cui i principali partiti indagano sulla loro natura ontologica e si accingono a sciogliere nodi esistenziali di fondamentale importanza, lui viene messo all’angolo. Lui che, fino a prova contraria, dovrebbe essere il numero uno del centrosinistra siciliano.
Cose da pazzi. Vastaserie imperdonabili.
Ad usurpargli il ruolo prima di tutto è Leoluca Orlando. Il quale a tutto pare interessato tranne che a fare il sindaco di Palermo. Sulle prossime elezioni regionali, ogni tanto, parla persino Antonello Cracolici. Ma lui no.
Gli hanno fatto fare la fine di Davide Faraone che ha dovuto abbassare le ali. Anzi, peggio. Perché lui avrebbe il titolo per parlare.
Gli stanno facendo fare la figura del pupo, per giunta muto. Al massimo gli consentono di occuparsi di polemicucce di second’ordine. Come quella che lo ha visto arrabbiarsi con un dirigente di seconda fila che si era detto favorevole ad una via intitolata a Pino Rauti.
Ma su candidati, strategie, alleanze, sembra non contare più nulla.
Una ingiustizia che grida vendetta anche perché il giovane Faustino si è sempre distinto per la profondità del pensiero, l’acume dell’intelletto e la saggezza delle azioni votate sempre al bene della Sicilia. Che i nuovi auto proclamati leader del PD siciliano abbiano deciso di fare a meno di una intelligenza del genere, la dice lunga sulla loro stessa natura.
Non si può assistere inermi ad uno sgarbo di tale portata. A Fausto Raciti tutta la nostra solidarietà.
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E perchè NON si dimette ???
Vengo anchio?
No tu no!
"Vengo anch'io?
No, tu no!".
Non è una canzoncina per bambini,
ma un attacco politico per i politici, in piena...canzone!