Il terribile incidente di due giorni fa sulla Palermo-Mazara del Vallo sta sollevando polemiche, denunciate anche dal Tgr, sulla pericolosità delle barriere su quella autostrada. Ennesima prova di come lavora questo ente in Sicilia a cui i mercenari dell’Ars vogliono regalare anche le autostrade gestite dal CAS…
Il terribile incidente di due giorni fa sulla Palermo-Mazara del Vallo, poco dopo l’uscita per Fulgatore, costato la vita a tre persone (madre, padre e figlia di Villagrazia di Carini. Altri due figli sono ricoverati, ma non sarebbero in pericolo di vita), oltre al dolore e all’amarezza dinnanzi a un tanto tragico destino, sta sollevando anche una serie di polemiche. Doverose. Perché, giustamente, ci si interroga sulla sicurezza non solo della strada in generale, ma, in particolare, di quel guard rail che non è riuscito ad evitare che la macchina sulla quale viaggiava la famiglia Orestano, precipitasse dal viadotto.
Nessuno può dire se l’appuntamento con la morte di questa famiglia potesse essere evitato.
Quello che è certo, però, è che i guard rail di quella strada sono a norma, certo, ma vecchi se non obsoleti.
Un problema molto serio, denunciato anche dal TGR Sicilia che, ieri, nell’edizione delle 14, non ha usato eufemismi. Potete vedere qui il servizio del collega, Ernesto Oliva. Che dice: “La barriera di sicurezza che avrebbe dovuto evitare l’uscita di strada è a norma ma non è del tipo H3 quello più evoluto in termine di protezione degli impatti presenti in altri tratti dell’A29. L’ANAS sta eseguendo alcuni lavori di manutenzione straordinaria. Il progetto complessivo che risale al 1968 presta il fianco alla vetustà dei 50 anni”.
Che le autostrade dell’ANAS in Sicilia fanno acqua da tutte le parti non è un mistero.
Fino ad oggi l’ANS ha gestito in Sicilia – malissimo! – l’autostrada-colabrodo Palermo-Catania, l’autostrada Palermo-Trapani-Mazara del Vallo e le strade a scorrimento veloce (allucinante quello che succede sulla Palermo-Agrigento, come potete leggere qui e anche qui).
Un ente che, palesemente, non può che essere bocciato in toto da tutti i Siciliani. Tutti, tranne quelli che, per interessi altri, non vogliono dare dispiaceri al Governo nazionale che ha ordinato all’ANAS di papparsi a colazione il CAS, il Consorzio Autostrade Siciliane che gestisce la Palermo-Messina, la Messina-Catania (che è una delle autostrade più frequentate d’Italia, perché chi arriva a Catania per andare a Taormina la deve percorrere!) e la Siracusa-Gela (in fase di completamento).
Dell’ipotesi fusione ANAS-CAS, come sappiamo si è discusso all’Ars fino all’ultimo giorno prima delle vacanze.
Stanno meglio le autostrade gestite dal CAS? Sicuramante non peggio di quelle gestite dall’ANAS. Constatazione che smaschera la balla sostenuta da alcuni deputati sponsor della fusione CAS- ANAS, i quali, mentendo e sapendo di mentire, dicono che la fusione sarebbe un bene per i Siciliani. Dimenticandoche i Siciliani hanno già ampie prove di come lavora l’ANAS in Sicilia e di quanto investe nella nostra Isola: male e nulla, poiché quello che investe, il più delle volte, arriva dai fondi europei che ci spettano di diritto e che dovrebbero essere aggiuntivi non sostitutivi alle risorse ordinarie.
Si tratta, senza giri di parole, di un grosso affare. Da cui, probabilmente, trarrebbero vantaggio molti deputati e la stessa ANAS che potrebbe imporre pedaggi ovunque e che, come denunciato in Aula, potrebbe risolvere qualche problema di cassa con i soldi dei siciliani.
L’argomento è sicuramente controverso e non manca una sana opposizione a questa pazza idea del Governo Crocetta e della sua maggioranza, mercenari in carriera o “ascari” come li avrebbe definiti Salvemini.
Opposizione anche tecnica che, come vi abbiamo detto qui, è arrivata dal Servizio Studi dell’Ufficio Bilancio secondo secondo cui non solo la relazione tecnica che accompagna il disegno di legge sulla fusione è un papocchio, ma si rischia anche la creazione dell’ennesimo debito fuori bilancio.
Nell’ultima seduta dell’Ars il progetto è andato in fumo. Ma ci riproveranno a settembre. Non abbassiamo la guardia o i mercenari di Palazzo d’Orléans e di Palazzo Reale, prima di andare a casa, serviranno ai siciliani l’ennesima fregatura.
Qui sotto trovate due articoli sul tema e un video del 2010 che denuncia la pericolosità dei guardrail sulla Palermo-Mazara