Nonostante la bocciatura sonora del progetto da parte del Servizio di Studi dell’Ufficio Bilancio, l’esecutivo Crocetta ci riprova. Bagarre in Aula che si è ritrovata a sorpresa non solo questa norma ma anche un maxi-emendamento che sarebbe una specie di legge omnibus: regalie pre-elettorali?
A sorpresa oggi il Governo regionale ha ritirato fuori la norma che prevede la fusione del Cas con l’Anas. Lo ha fatto inserendola in un maxi-emendamento al “collegato”, ovvero le norme stralciate dalla Finanziaria, anche questo portato in Aula senza preavviso.
Si tratta, a quanto si dice, di un’accozzaglia di norme messe insieme probabilmente per saziare quanti più appetiti possibili prima della fine della legislatura e, soprattutto, in piena campagna elettorale.
Il provvedimento ha fatto salvare i nervi al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che ha sospeso la seduta scagliandosi contro quella che somiglia troppo ad una legge omnibus.
Ma la tensione ha raggiunto il suo apice quando i parlamentari dell’opposizione si sono ritrovati dinnanzi, ancora una volta, la norma di cui vi abbiamo detto prima, ovvero la fusione Cas-Anas.
L’argomento è molto controverso. Già nei mesi scorsi si parlava apertamente di un regalo all’Anas con il sottotitolo dell’imposizione del pedaggio autostradale in tutta la rete autostradale della Sicilia.
Le polemiche erano state talmente aspre che dell’argomento non si è parlato più per un po’. Ma, evidentemente, prima che sia troppo tardi, il Governo Crocetta, ci riprova. Nonostante le critiche più feroci siano arrivate non dall’opposizione ma dal Servizio di Studi dell’Ufficio Bilancio secondo cui non solo la relazione tecnica al progetto è un papocchio, ma si rischia anche la creazione dell’ennesimo debito fuori bilancio. Qui vi abbiamo fatto leggere la relazione di questo ufficio, che secondo logica avrebbe dovuto mettere una pietra tombale sul progetto.
Invece no. Senza rossore e senza pudore, come sempre. Cambia assessore, ma le trame restano le stesse. Il riferimento è a Luigi Bosco assessore ai trasporti che ha sostituito Giovanni Pistorio, grande fan dell’Anas.
Per i grillini, che hanno protestato sonoramente, del tema deve occuparsene il prossimo Parlamento. Il vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo, ha chiesto all’assessore Bosco di “presentare l’emendamento agli uffici della Presidenza, che lo trasmetteranno nuovamente alla Commissione Bilancio”.
Intanto, l’Aula oggi pomeriggio torna a riunirsi. Vedremo cosa ne verrà fuori.
La pax all’Ars è durata dunque meno di 24 ore. Ieri, infatti, era stato approvato il rendiconto della Regione, impugnato in appello dalla Procura generale della Corte dei Conti. Cosa che consente a Crocetta di arrivare fino alla fine dell’ormai quasi conclusa legislatura. Una mancata approvazione da parte dell’Aula avrebbe, infatti, potuto determinare la fine anticipata di questo Governo. I siciliani se ne sarebbero fatti una ragione….
Fusione CAS-ANAS: “Si rischia un debito fuori bilancio”. La relazione del Servizio Studi dell’Ufficio Bilancio
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