In questi casi, vale lo stesso principio delle elezioni comunali di Palermo: tutto regolare! Non è vero che gli operai della Forestale sono stati avviati al lavoro in ritardo: semmai sono gli operai che non sono arrivati in anticipo. E l’assenza di opere di prevenzione del fuoco? La responsabilità è della leopardiana natura ‘matrigna’. E il fuoco alla Zingaro? Crocetta si stava ricandidando, il PD aveva riunito la segreteria e Alfano era a Taormina… Domanda: tutta l’acqua di mare ‘scaricata’ dai Canadair nei terreni che effetti sortirà?
E così la Sicilia si è giocata anche un ‘pezzo’ della Riserva naturale dello Zingaro, in provincia di Trapani. Era una delle poche aree verdi sfuggita al fuoco che, nelle scorse settimane, ha incenerito mezza Isola. Considerato che il caldo di sabato e, soprattutto di ieri, era stato previsto, beh, si sarebbe potuto fare di più, magari rafforzare la sorveglianza: insomma, fare prevenzione. Solo che, purtroppo, il gran caldo degli ultimi due giorni ha finito con il coincidere con Rosario Crocetta che si vuole ricandidare alla guida della Sicilia perché i ‘suoi’ sondaggi lo danno al 22%, con Angelino Alfano e i suoi che sono rimasti soli a Taormina, visto che non li vuole più nessuno, e con il segretario regionale del PD, Fausto Raciti, che ha convocato la segreteria…
Non è che gli attuali governanti possono occuparsi di tutto? O si fa politica, o si governa: e se si fa politica non c’è tempo di occuparsi degli incendi!
In compenso, ieri, l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, si è recato a vedere il ‘prodotto finale’ del fuoco nella Riserva naturale dello Zingaro. Mannaggia a ‘sti piromani, o incendiari, o altro ancora.
Cracolici è il politico che ha detto che non è vero che il Governo ha avviato gli operai della Forestale al lavoro dopo la metà di giugno. I sindacati lo smentiscono. E c’è anche, allegata agli atti, una loro denuncia. Ci dovrebbero essere anche i documenti che comprovano quando gli operai hanno passato la visita medica.
Ma, a quanto pare, finirà come con i verbali delle 600 sezioni elettorali delle elezioni comunali di Palermo: tutto regolare. Negli incendi che hanno incenerito e che continuano ad incenerire la Sicilia non c’è alcuna responsabilità del Governo regionale. Il vero problema sta nella natura che, aspetta, come diceva quel poeta, sì, forse è Giacomo Leopardi, il poeta che diceva che la natura è matrigna, cattiva, indifferente e, nel caso della Sicilia, anche incendiaria!
Aspetta, per il passato recente – gli incendi delle scorse settimane, compreso quello di ieri – tutti assolti con formula piena, nel nome del grande centrosinistra della Sicilia. Purtroppo l’estate siciliana è lunga. Che si deve fare? Il PD e Leoluca Orlando debbono trovare un candidato unitario, una “larga coalizione”, per dirla con il segretario del PD siciliano e con il sindaco di Palermo”.
Ribadiamo: o si fa politica, o si governa. E per ora il centrosinistra siciliano deve fare politica: deve convincere i siciliani a far governare il centrosinistra per altri cinque anni. Vi pare poco? E allora che si fa?
Non è che possiamo stare dietro agli incendi fino a ottobre?
E poi, si sa, o si pagano i Canadair (che costano 15 mila euro l’ora), o si pagano gli operai della Forestale.
Ok, trovato: tiriamo fuori la storia dell’estate lunga come l’inverno russo. Come si chiama quello scrittore nobile siciliano? Ah sì, Tomasi di Lampedusa. Ecco la citazione che ci dobbiamo giocare:
“…li conti, Chevalley, li conti: Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre; sei volte trenta giorni di sole a strapiombo sulle teste; questa nostra estate lunga e tetra quanto l’inverno russo e contro la quale si lotta con minor successo; Lei non lo sa ancora, ma da noi si può dire che nevica fuoco, come sulle città maledette della Bibbia; in ognuno di quei mesi se un Siciliano lavorasse sul serio spenderebbe l’energia che dovrebbe essere sufficiente per tre…”.
Visto? I sindacati ci denunciano perché noi non abbiamo avviato al lavoro gli operai ad aprile? Ma con questo clima che si deve fare? Tomasi di Lampedusa, che era anche un climatologo, aveva capito tutto. Tutto risolto, allora: la colpa è dell’estate e non del Governo Crocetta e, meno che mai, degli assessori Cracolici e Maurizio Croce.
E poi il dottore Viola, quello del Corpo Forestale, ha detto quello che ha detto Cracolici: nessuna carenza di personale: ha fatto tutto il fuoco.
Sì, ma se gli incendi dovessero continuare tutto agosto e settembre e magari ottobre? Che facciamo, una campagna elettorale con il fuoco?
Vabbé, casomai ci sono gli amici Canadair. Tanto ormai il Bilancio regionale è approvato – ‘parificato’ come dicono alla Corte dei Conti – e i soldi per spegnere gli incendi si possono prendere da dove capita.
A proposito di Canadair: da un mese e mezzo ‘sti aerei anfibi prendono acqua dal mare e la gettano nelle aree boscate in fiamme.
Ma tutta quest’acqua di mare fa bene ai terreni? Non è che qualcuno, adesso, si mette a dire che i terreni, con tutto ‘sto sale marino, si sono destrutturati e la fertilità è andata a farsi benedire e, a questo punto, tanto vale realizzare dei bei Resort dove c’erano gli alberi visto che i terreni sono tutti destrutturati?
Vuoi vedere che, da un mese e mezzo, la Regione siciliana paga 15 mila euro all’ora i Canadair per spegnere gli incendi e per avere i terreni agricoli destrutturati?
Il Governo regionale non c’entra, ovviamente. Non cominciamo con queste cose…
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