In un post su facebook l’assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici, ha respinto le accuse mosse al Governo regionale di aver avviato al lavoro con ritardo gli operai della Forestale. E ha annunciato una querela nei confronti dei vertici del Si.F.U.S., il Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione. Oggi la replica del segretario generale di questo sindacato, Maurizio Grosso. Che conferma le accuse e sfida Cracolici in un confronto televisivo che, inevitabilmente, finirebbe sulla rete
Incendi in Sicilia: è scontro con le ‘scintille’ tra Maurizio Grosso, segretario Generale del sindacato Si.F.U.S. (Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione) e l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici. Il sindacato sostiene che il Governo regionale (con riferimento al già citato assessore Cracolici e all’assessore al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce) ha fatto poco o nulla per prevenire gli incendi. Cracolici nega.
Il Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione, in particolare, ricorda che la prevenzione degli incendi nelle aree verdi deve iniziare ad aprile e non a metà giugno. Senza la pulizia del sottobosco (leggere eliminazione delle erbe secche e delle sterpaglia dal sottobosco) e senza la realizzazione dei viali parafuoco le aree verdi sono a rischio fuoco.
Cracolici ribatte che gli operai della Forestale sono stati avviati al lavoro dopo l’approvazione della manovra economica e finanziaria, grosso modo, intorno al 15 maggio (quindi con un ritardo di quasi un mese e mezzo). Lo stesso assessore all’Agricoltura dice che gli incendi si sarebbero propagati per via aerea, aiutati dal vento, dando poco peso al sottobosco.
ieri il lungo post su facebook di Cracolici (QUI L’ARTICOLO) che annuncia una querela nei confronti del Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione.
Oggi la replica di Maurizio Grosso, segretario generale del Si.F.U.S, Confali (precisando che questa organizzazione sindacale sta raccogliendo le firme per provare a mandare a casa sia l’assessore Cracolici, sia l’assessore Croce): e lo sta facendo con un esposto “per manifesta incapacità nella programmazione degli interventi boschivi”.
Un esposto nel quale il segretario generale dei Forestali Uniti per la Stabilizzazione non solo conferma tutte le accuse, ma sfida l’assessore Cracolici in un confronto televisivo.
“SÌ scrive assessore Cracolici, si pronuncia pinocchio! – scrive nella replica Maurizio Grosso -. L’assessore Cracolici, da uomo di ghiaccio qual è, non è riuscito a resistere e quindi a non reagire all’esposto nei suoi confronti promosso dal Si.F.U.S. per manifesta incapacità nella gestione della programmazione degli interventi boschivi. Ha spiegato che il suo assessorato ha fatto tutto quello che si doveva fare ed ha addirittura rivelato un singolare mistero: gran parte degli incendi sì è determinato per via celeste (dal cielo)”.
Insomma, per dirla tutta, Grosso non sembra molto convinto della tesi dell’assessore Cracolici, secondo il quale gli incendi, in Sicilia, si sarebbero propagati per via aerea, e non a causa delle erbe e delle sterpaglie secche presenti nel sottobosco!
“Cioè se un incendio parte da terreni privati ed arriva nei boschi – scrive il segretario generale del Si.F.U.S. – ciò si manifesta non perché i boschi sono privi di viali parafuoco, ma perché, da quello che abbiamo capito, si propaga per vie celesti. Quindi o ci sono o non ci sono i viali parafuoco, e ci permettiamo di aggiungere, o c’è o non c’è la pulizia del sottobosco, non cambia nulla se i piromani sono celesti”.
“A suo dire, dunque – sottolinea Grosso – gli incendi che stanno devastando il nostro patrimonio non avvengono per colpa sua (lui non c’entra), ma di piromani aerei ed anche di piromani terrestri non identificati per cui necessitano pene più severe. Quindi, sarebbe tutto ok in Sicilia, tutto tranquillo, se il signor Masaniello del Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione, sponsorizzato da Forza Italia, per mesi non avesse fomentato odio e demagogia con tesi strampalate che, di fatto, fanno sì che vengano incolpati degli incendi gli stessi forestali”.
In questo passaggio il segretario del Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione dimostra di non aver molto apprezzato il passaggio in cui Cracolici lo accusa di esere sponsorizzato da Forza Italia. E infatti aggiunge:
“Dimenticavo: a Masaniello, per non farlo continuare a dire bugie, bisogna querelarlo. Caro (perché costa tanto) assessore Cracolici: Collodi quando ha scritto Pinocchio si è ispirato a lei.
Lei non avrà mai il coraggio di querelarmi per l’esposto poiché in quella sede dimostrerò le sue bugie seriali. Io, invece, la querelerò per diffamazione ed altro, lunedì 24 alle ore 10.30, con relativa conferenza stampa dei miei legali rigorosamente comunisti come il sottoscritto. In ogni caso, la invito quando vuole e sopratutto, se se la sente, ad un confronto televisivo”.
Insomma, non solo Grosso fa sapere a Cracolici (che viene dal vecchio PCI, ma che è ormai renziano) di non essere sponsorizzato da Forza Italia, ma dice di essere comunista e lo sfida a un duello televisivo.
Sfidarsi in Tv, oggi, non significa andare in televisione per un’ora e via, ma finire in un video sulla rete che accompagnerebbe Cracolici, nel bene e nel male, per tutta la campagna elettorale.
Accetterà l’assessore Cracolici di confrontarsi sulla rete con il segretario dei Forestali Uniti per la Stabilizzazione?