A ricordare gli “impegni assunti” in favore dei cittadini e dei commercianti di Palermo massacrati dai lavori di un’opera pubblica che vanno avanti all’infinito è il presidente del ‘Comitato via Sicilia’, Gabriele Citarella. Che ha preso carta e penna e ha scritto e inviato una lettera alle ‘autorità’. A cominciare dal sindaco, Leoluca Orlando
Ricordate? Si era in campagna elettorale per le elezioni comunali di Palermo. E l’Amministrazione comunale uscente di Leoluca Orlando si prodigava per gli abitanti di via Emerico Amari, via Lazio e via Sicilia, penalizzati, da anni, per i lavori dell’Anello ferroviario, opera costosa che non sembra avere fine.
A tutt’oggi i lavori vanno avanti a rilento, se è vero che sono state realizzate solo una piccola parte delle opere previste dal progetto (appena il 20% dopo anni di incredibili disagi!).
Che fare? Gabriele Citarella, presidente del ‘Comitato via Sicilia’, ha preso carta e penna e ha scritto la seguente lettera alle ‘autorità’:
Spett.le Prof. Leoluca Orlando
Sindaco di Palermo
Dott. Emilio Arcuri
Ass. re Lavori Pubblici Comune di Palermo
Ing. Francesco Zambonelli
Direttore lavori Italferr
Dott.Saverio Ruperto
Amm.re giudiziario Tecnis
“Egregi signori – scrive Citarella – in data 11.07 in Prefettura si è svolto l’ennesimo incontro per discutere dei lavori dell’Anello Ferroviario, anche stavolta le ‘vittime’ di questi lavori, commercianti e residenti delle vie E. Amari, Lazio e Sicilia, sono stati tagliati fuori. Sono trascorsi troppi mesi dall’inizio dei lavori ed è stato completato il 20% circa dell’opera, ed invece per quanto concerne la ‘devastazione delle attività commerciali e delle abitudini quotidiane dei residenti’ siete davvero a buon punto”.
“Qualora non lo sapeste – si legge sempre nella lettera – vi rammentiamo infatti che ad oggi si contano ben 14 attività commerciali chiuse e/o trasferite oltre agli innumerevoli disagi per coloro i quali hanno la profonda sfortuna di risedere all’interno o nelle zone limitrofe ai cantieri. A ciò si aggiunge che purtroppo, amaramente, siamo costretti a constatare che non possedete il coraggio o forse anche la semplice voglia di confrontarVi con le ‘vittime’ delle scellerate scelte fino ad oggi operate sia dall’amministrazione comunale che dalla ditta che si è aggiudicata l’appalto” (il riferimento è alla Tecnis ndr).
“O per meglio dire – prosegue Citarella – il Comune si è confrontato, ma alla fine ciò che avevate detto, forse per cercare di calmare l’entità delle nostre proteste in periodo pre-elettorale, nelle tre occasioni che ci sono state concesse con fugaci incontri, è alla fine risultata una sorta di chiacchiera da bar. Ad oggi non c’è una data CERTA di fine lavori, o meglio, nei cartelli c’è scritto ‘data di consegna lavori 23.07.2017’, ma sappiamo purtroppo che risulterà essere l’ennesima presa in giro”.
“Non sappiamo se qualche Tribunale un giorno vi condannerà – si legge ancora nella lettera – visto che abbiamo avviato dei consulti con dei legali a tutela dei profondi e gravi disagi e delle sopra evidenziate conseguenze sul territorio e sui residenti, per ciò che state facendo, ma di certo né risponderete alle vostre coscienze”.
“Nel ringraziarVi ancora per il vostro TOTALE MENEFREGHISMO – conclude Citarella – porgiamo distinti saluti con la rinnovata promessa che non smetteremo fino a quando non avremo certezze di appellarci rivendicando in tutte le sedi opportune il pieno rispetto dei nostri diritti”.
Per la cronaca, l’Anello ferroviario è una delle tante opere per il trasporto su strada ferrata incompiute di Palermo.
Sono opere che costano un sacco di soldi e che si trascinano per anni e anni.
Ricordiamo che tale opera è a cura del Comune di Palermo: opera che è costata ai cittadini il taglio degli alberi di Piazza Politeama!
Nel caso in questione, poi, non si capisce chi gestirà tale tratta ferroviaria, ammesso che un giorno vanga completata.
Qui di seguito potete leggere gli articoli che abbiamo scritto su tale opera:
Foto tratta da siamolasicilia.com