Ce lo eravamo chiesti ed arrivata la risposta: un giudice a Berlino c’è. Invece di invocare pene più severe, Crocetta e i suoi pensino a quello che non hanno fatto…
Mentre il governatore, Rosario Crocetta invoca pene più severe per i piromani- come se già non ci fossero pene severissime- invece di concentrarsi su quello che non ha fatto il suo governo in tema di prevenzione, la Procura della Repubblica di Palermo risponde con l’apertura di un fascicolo per verificare “eventuali inadempienze della Regione siciliana nel sistema della prevenzione”. Ne dà notizia l’agenzia di stampa AdnKronos.
Una notizia che merita un plauso nella speranza che l’inchiesta proceda a tutto campo.
Ci eravamo chiesti se ci fosse un giudice a Berlino, evidentemente c’è.
Sono settimane che il nostro blog, così come i sindacati e altri giornali, snocciolano numeri e fatti che parlano di una assoluta strafottenza della Regione in una materia così delicata come quella della prevenzione e del personale dedicato all’antincendio.
Argomenti che, in qualsiasi altra parte del mondo civile, avrebbero portato come minimo alle dimissioni di qualche assessore.
Qui, invece, si è imboccata la strada del “faremo”, “diremo”, “lo scirocco e i piromani”, “stiamo provvedendo” ecc….
Facce senza rossore, spiriti senza pudore.
Ieri la Cisl ha fornito un quadro impietoso del sistema dell’anti incendio:
Ancora prima, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil avevano stigmatizzato l’interesse tardivo del Governo regionale verso il problema:
Nei giorni scorsi, vi abbiamo detto perché la Regione non ha i soldi per fare funzionare questo settore:
Tutto parla di una classe politica che pur di garantirsi poltrone e carriere è disposta pure a fare bruciare la Sicilia. Nerone ci fa un baffo.
AGGIORNAMENTO
Indagini aperte anche dalle Procure di Enna (contro ignoti) e di Messina che sta valutando tutto il quadro.
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Era ora, a mio parere ci sono
omissioni gravissime di tutto
il governo regionale, Baccei e
Crocetta in testa. Hanno annientato
il servizio antincendio e prevenzione
e se la prendono con i piromani.
Quest'ultimi agiscono indisturbati
e gli aerei, quando arrivano, il danno
è già in corso con seri pericoli per
la popolazione. La Sicilia paga per
le alte percentuali del no, nell'ultimo
referendum.