In Calabria il Corpo Forestale è stato abolito dalla riforma Madia voluta dal Governo nazionale. Le competenze sono state trasferite ai Vigili del Fuoco, lasciati senza mezzi e senza personale. In Sicilia il Corpo Forestale è rimasto ma, come in Calabria, è stato lasciato senza uomini e senza mezzi. Come si può notare, il caos è generale
Gli incendi non sono una prerogativa della Sicilia. La situazione è grave anche in Calabria, Regione a Statuto ordinario dove brilla il pressappochismo del Governo nazionale.
Leggiamo su Meteoweb:
“Ancora una volta i Vigili del Fuoco precari della Calabria aderenti all’Unione Sindacale di Base hanno protestato davanti la Direzione Regionale VV.F. della Calabria a Catanzaro. I lavoratori sono arrivati da tutto il perimetro calabrese per rivendicare ancora una volta la ‘Risoluzione Fiano’, e gridare a squarcia gola alla popolazione che i Vigili del Fuoco precari e permanenti non ce la fanno più e sono arrivati al limite della sopportazione”.
“Vogliamo evidenziare che la situazione è davvero catastrofica – si legge in una nota dell’USB Vigili del Fuoco Calabria – in quanto con la soppressione del Corpo Forestale dello Stato (Riforma P.A. – Madia) tutte le competenze sono passate ai Vigili del Fuoco, che con lo status attuale in cui ci ritroviamo oggi in tutto il perimetro calabrese (e non solo…) senza uomini e senza mezzi è impossibile portare il soccorso a tutta la popolazione, appunto come sancito e stabilito dalle direttive ministeriali – dipartimentali (volute fortemente dalla nostra amministrazione centrale) e standard europei in primis”.
Questo passaggio sul Corpo Forestale è importante, perché c’è un parallelismo con la Sicilia. Se la riforma Madia della Pubblica amministrazione ha eliminato il Corpo Forestale, trasferendo le competenze ai Vigili del Fuoco (ma, a quanto pare, non le risorse e nemmeno il personale: tant’è vero che in Calabria, per spegnere gli incendi, sono in affanno), in Sicilia, Regione a Statuto ordinario, il Corpo Forestale è rimasto, ma è stato lasciato senza uomini e senza mezzi.
La dimostrazione che le riforme del Governo nazionale a trazione PD – anche nel campo del forestale – hanno creato solo disagi e disastri!
Leggiamo ancora su Meteoweb a proposito della Calabria alle prese con gli incendi boschivi:
WQuesto status di ‘criticità’, che è davvero altissimo, ad oggi non può soddisfare tutte le chiamate soccorso, in quanto vi sono tantissime chiamate in coda che arrivano quotidianamente ai centralini del 115 calabresi e, per colpa dell’altissima mancanza di personale, abbiamo un’unica partenza con molte squadre ridotte e se non bastasse, grava un surplus di lavoro sul personale smontate che deve rimontare in servizio per altre 12h. Difatti il personale in questione si ritrova con turni raddoppiati e quadruplicati ed i precari che sono formati ed addestrati per questo tipo di ‘calamità’ li tengono a casa, perché a loro dire non ci sono soldi”.
Come potete notare, anche in Calabria si ‘risparmia’ sulle attività antincendio.
“Vogliamo inoltre chiedere ‘SCUSA’ a tutti i cittadini calabresi – dicono sempre i Vigili del Fuoco della Calabria – che vendendoci arrivare in ritardo, e alle volte per ‘niente’… se la prendono con i lavoratori del comparto”.
Ma “noi in questo ‘caos’ non c’entriamo nulla, l’unica responsabile e colpevole di questo flagello continuo sono solo quelli che sono dietro alle scrivanie della nostra amministrazione centrale, che cercando di fare i calcoli come se fossero degli “onnipotenti”. UN attacco a chi sta “riducendo a brandelli il Soccorso Tecnico Urgente, mettendo a repentaglio la Salvaguardia, la Prevenzione e la Sicurezza di ognuno di noi. Infatti chi ha rovinato questo grande Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il più amato degli italiani così dicono, ha la giacca e la cravatta e non un D.P.I. a strisce gialle che odora di fumo e l’individuo che indossa questi D.P.I. ha le mani e la faccia di color nero come il carbone, poiché le mani sporche di fuliggine profumano di dignità e di libertà, ed è questo quello che rivendicheremo da oggi in poi”.
Sul sito Il dispaccio parlano i rappresentanti del Movimento 5 Stelle:
“Pene più severe per i piromani e incremento dell’organico dei vigili del fuoco”, dice la deputata del M5S Federica Dieni. Che aggiunge:
“In queste ore e ormai da una settimana molte zone di Calabria e Sicilia sono in fiamme. Incendi di vaste proporzioni sono stati appiccati in tutte le province calabresi e nella zona collinare di Messina, dove i roghi sono arrivati a minacciare anche le abitazioni. Al di là delle strumentalizzazioni politiche, che non ci interessano – continua la Dieni – non possiamo fare a meno di sottolineare come sia stato uno sbaglio la soppressione del Corpo Forestale dello Stato. La nuova riorganizzazione, al momento, si sta svolgendo senza una logica apparente, un vero e proprio caos gestionale che ha determinato problemi anche nella distribuzione dei mezzi antincendio”.
“Le popolazioni colpite dagli incendi dolosi di queste ore – conclude la parlamentare 5 stelle – hanno bisogno di aiuto e di sentire la presenza dello Stato. Subito dopo l’emergenza, il governo dovrebbe affrontare la questione relativa all’incremento degli organici dei Vigili del Fuoco, che pur senza mezzi tecnici adatti stanno dando prova del loro grande spirito di servizio nelle zone maggiormente colpite”.
Articolo del sito Il dispaccio
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