Non è la prima volta che quell’istituto subisce furti o danneggiamenti. E non è la prima volta che le telecamere di sorveglianza sono fuori uso…
Vandali in azione alla scuola Falcone-Borsellino, a Palermo, quartiere Zen, dove è stata praticamente distrutta la statua di Giovanni Falcone. Alla scultura è stata staccata la testa e un pezzo del busto che sono poi stati scagliati contro una vetrata dell’istituto scolastico.
Sulla vicenda è stata aperta una indagine.
La notizia sta facendo il giro d’Italia suscitando molta indignazione. L’ha commentata pure Paolo Gentiloni, insieme a tanti altri, tacciando l’episodio come “una misera esibizione di vigliaccheria”.
Non è la prima volta che in quell’istituto si registrano atti vandalici e furti. E non è la prima volta che le telecamere di sorveglianza sono fuori uso.
Come mai?
Non lo spiega Daniela Lo Verde, la dirigente dell’istituto comprensivo Giovanni Falcone dello Zen che parlando con Repubblica si dice, ovviamente, molto rammaricata e sconfortata.
Sarà il solito problema di carenza di fondi?