Mezza Sicilia è andata a fuoco. Ma nel Governo regionale – responsabile del disastro che ha funestato la nostra Isola – nessuno pensa di dimettersi. All’assessore Antonello Cracolici, che ha provato a minimizzare le responsabilità del Governo, dicendo che le opere di prevenzione del fuoco sono state realizzate, risponde un video che lo smentisce su tutta la linea. PIno Apprendi (PD) chiede le dimissioni dell’assessore Maurizio Croce
Non si placano le polemiche dopo gli incendi che hanno incenerito tante, troppe are verdi della Sicilia (nella foto sopra l’immagine agghiacciante di Pantalica ridotta in cenere!). Davanti a responsabilità oggettive che coinvolgono il Governo regionale, i protagonisti di questo disastro tacciono o accennano a difese poco convincenti, se non incredibili.
E’ sotto gli occhi di tutti che il Governo regionale, per ‘risparmiare’, ha avviato al lavoro gli operai della Forestale il 15 giugno. Questo significa che ad aprile, a maggio e nei primi quindici giorni di giugno, nelle aree boscate della Sicilia non sono state effettuate le opere di prevenzione degli incendi.
Cosa, questa, che è stata negata dall’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici che, all’AdnKronos, qualche giorno fa h dichiarato:
“Capisco che le polemiche appassionano chi non ha altro da fare, ma per quanto ci riguarda abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Gli uomini della Forestale erano in azione e la prevenzione si fa con la manutenzione delle aree demaniali e con i viali parafuochi, attività che sono tutte state svolte. Vorrei sottolineare una cosa: nessuno degli incendi che ha devastato la Sicilia è scoppiato in aree del demanio forestale… Rimangono le aree private o quelle pubbliche abbandonate, anche se quando il fuoco si propaga con il vento, per via aerea, non c’è prevenzione che tenga”.
Sul fatto che quando c’è vento il fuoco si propaga non ci sono dubbi: cosa, questa, che andrebbe spiegata a chi, per ‘lavarsi la coscienza’, scarica tutto sui piromani. In certe giornate di Scirocco, infatti, basta un mozzicone di sigaretta per creare un inferno, specie se i bordi delle strade, invece che essere stati diserbati dagli operai, come si faceva un tempo, vengono diserbati con il glifosato, lasciando l’erba secca lì dove si trova (qui potete leggere un articolo sul glifosato utilizzato in Sicilia per diserbare i cigli delle strade).
Non solo. L’assessore Cracolici dice che la manutenzione, nelle aree verdi della Sicilia è stata effettuata: ma un video che campeggia in bella evidenza nella pagina facebook di Salvatore Centorbi lo smentisce su tutta la linea (qui il video).
In questo video, Manuel Bonaffini dimostra che l’attuale Amministrazione regionale non ha effettuato alcuna operazione di manutenzione e prevenzione degli incendi.
L’assessore Cracolici viene smentito dai fatti: nel video, infatti, si vedono tratti di aree demaniali nelle quali i viali parafuoco e, in generale, le opere di prevenzione dal fuoco non sono state realizzate.
“Perché tali opere non sono state effettuate?”, si chiede il protagonista del video.
Nel video, inoltre, ci si augura – e questo, in realtà, se lo augurano i tanti Siciliani che vogliono mandare a casa l’attuale Governo regionale – che la prossima Assemblea regionale siciliana, che si spera con meno ‘ascari’ (e, soprattutto, senza ‘ascari’ al Governo), si occupi dell’Ambiente e non ‘risparmi’ sulle attività di prevenzione degli incendi.
Se a ‘bastonare’ Cracolici pensano i protagonisti del mondo dei forestali siciliani, a dare un bel ‘colpetto’ all’altro ‘scienziato’ del Governo regionale – l’assessore all’Ambiente, Maurizio Croce – pensa il parlamentare regionale del PD, Pino Apprendi.
“La firma della convenzione, il 6 di luglio, fra la Protezione Civile e la Regione siciliana è fuori tempo massimo – dice Apprendi -. Il territorio siciliano è stato distrutto dal fuoco, allevamenti e aziende agricole ridotte in cenere per colpa di chi avrebbe dovuto prevedere un piano antincendio adeguato alle alte temperature. Un disastro annunciato, i cui responsabili, all’indomani, esibiscono uno straccio di convenzione, che forse avrebbe dato i suoi frutti se fosse stata fatta in primavera.
Gli stessi soggetti tacciono sui mancati interventi primaverili. L’assessore Croce dovrebbe lasciare il suo incarico per rispetto ai siciliani”.
Fa discutere anche una dichiarazione di una dirigente superiore della Regione siciliana, la dottoressa Di Trapani. Le sua parole le troviamo sempre sulla pagina facebook di Salvatore Centorbi. Che in un posto scrive:
“All’affermazione della Dott.sa Di Trapani quando dichiarava pubblicamente in commissione Territorio e Ambiente: “…i viali parafuoco …i viali parafuoco …non sono mica la panacea”. Vorrei dire umilmente a questa dirigente che i viali parafuoco oltre a evitare o rallentare l’avanzamento del fuoco sono un’IMPORTANTE VIA DI FUGA per gli operai antincedio, semplici cittadini e animali Quindi non solo vanno realizzati quelli ai confini del bosco, ma buon senso vorrebbe che si realizzassero anche quelli interni in maniera tale da sezionare le varie aree boschive. Per non parlare dei sentieri boschivi, ormai abbandonati a se stessi da anni”.
Commenta Francesco Campa:
“Sono in malafede e faziosi e soprattutto contro la classe operaia Forestale. Mi auguro che a bruciare sia il PD, non il nostro patrimonio boschivo”.
E Piero Gandolfo:
“Purtroppo la Dottoressa Di Trapani non ha mai lavorato nel servizio antincendio boschivo e di conseguenza non è mai stata a contatto diretto con il fuoco, con tutto il rispetto che io personalmente ho per la sua grande professionalità di Dirigente Superiore”.
Chiudiamo con una domanda che pone lo stesso Salvatore Centorbi:
“Chissà come mai fino a 15/20 anni fa i viali parafuoco e i vari sentieri venivano tutti ripuliti e si facevano con la forza delle braccia dei braccianti agricoli (falce e zappa) ed oggi con a disposizione decespugliatori, trattori e motozappe vengono abbandonati?”.
P.S.
Attenzione: nel disastro provocato dagli incendi non c’è solo il ‘risparmio’ causato dai tagli romani. C’è anche il menefreghismo del Governo. Il caso segnalato da Apprendi, ovvero la convenzione tra Regione e Protezione civile firmata solo a luglio, è eclatante: dimostra che a questi signori del Governo del territorio importa veramente poco. In questi giorni, questi signori del Governo importa solo una cosa: cosa fare per non scomparire alle elezioni regionali di novembre.
Il nostro augurio è che gli elettori Siciliani – a cominciare dai 2 milioni e mezzo di Siciliani che non sono andati a votare cinque anni fa – si rechino alle urne per mandare a casa questi incompetenti.