Ovviamente, si tratta di una richiesta polemico-sarcastica. Di fatto, è un ‘siluro’ al PD siciliano, il partito che ha utilizzato Crocetta per quasi cinque anni, governando con lui, scegliendo per lui, e che ora tenta di scaricarlo facendolo passare per l’unico responsabile di tutti i disastri economici e sociali che hanno travolto la Sicilia. Le dichiarazioni di Adriana Vitale, Gianfranco Bono e Costantino Guzzo
La storia è nota: il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dopo aver saputo che il presidente del Senato, Piero Grasso, non si ricandiderà alla guida del Governo della nostra Isola, ha messo le mani avanti e vuole ricandidarsi. Contro di lui si sono schierati il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il presidente del PD siciliano, Giuseppe Bruno: due autorevoli dirigenti del centrosinistra siciliano che, di fatto, chiedendo “discontinuità” rispetto a Crocetta, ammettono il fallimento del Governo regionale che pure dovrebbe essere anche il ‘loro’ Governo!
La manovra del neo-commissario del centrosinistra siciliano, Leoluca Orlando (qui la sua ‘nomina’ a commissario dei partiti di centrosinistra dell’Isola) è chiara: scaricare su Crocetta le responsabilità dei fallimenti del Governo regionale per puntare su un candidato – che potrebbe essere lo stesso Orlando – alternativo allo stesso Crocetta.
Tutti d’accordo? Non esattamente. A sorpresa, sulla rete, tanti protagonisti del mondo economico e sociale della Sicilia, massacrati dal Governo Crocetta-PD, chiedono a gran voce la ricandidatura di Crocetta alla presidenza della Regione.
Si comincia con Adriana Vitale, da anni in prima fila nella battaglia per il lavoro. Dipendente degli ex Sportelli multifunzionali, Adriana Vitale, assieme ad altri circa mille e 800 lavoratori, è stata lasciata senza lavoro dal Governo Crocetta.
Ma a lei l’idea che, adesso, il PD tolga Crocetta per ‘lavarsi’ la coscienza non va proprio giù:
“Il PD – scrive in un post su facebook – insieme a tutti gli zero virgola, dopo aver governato per cinque anni reggendo il moccolo al presidente, per correttezza, onestà intellettuale e se, come predicano, hanno fatto bene, abbiano il coraggio di presentarsi al giudizio degli elettori con le loro facce senza coprirsi sotto la gonna di qualcuno. Li vogliamo tutti insieme sotto la bandiera di Crocetta, unico, per coraggio o per follia, a volersi ricandidare senza veli e senza foglie di fico”. Quindi la conclusione: #iovogliocrocettacandidato.
Sulla stessa lunghezza d’onda Gli Irriducibili della Formazione professionale che, con Gianfranco Bono, sulla pagina facebook di questa associazione, scrivono:
“Il binomio PD-Crocetta è stato vincente per l’economia siciliana ed in particolar modo per i lavoratori della Formazione Professionale. Chiaramente invitiamo il magnifico Presidente della Regione Sicilia, fulgido esempio di rispetto della legalità e delle categorie dei più deboli, a ricandidarsi! Siamo sicuri che gli 8000 ex lavoratori della FP siciliana e le loro famiglie lo sosterranno senza alcuna remora”.
‘Accanto’ a Crocetta si schiera anche l’Unione Sindacale di Base (USB) settore Formazione professionale, con il suo leader siciliano, Costantino Guzzo:
“Ho scritto più di un articolo in questi anni sugli inadeguati, inconcludenti e dannosi quattro governi di Rosario Crocetta. Però, riconosco che è un suo diritto ricandidarsi e farsi giudicare dagli elettori. La cosa, invece, che più mi incuriosisce è vedere come potranno dirgli di no, con quali argomenti, le forze politiche che lo hanno sostenuto ed ancora lo sostengono avendo occupato ed occupando allegramente poltrone di governo e di sottogoverno. La coerenza. Cos’è per i politici/politicanti siciliani, una cosa da mangiare?”.
Non si hanno notizie delle altre sigle sindacali i cui esponenti, a quanto pare, starebbero trattando per le assunzioni…
Foto tratta da grandangolo.it