PD di Palermo: Ferrante e Licciardi a Miceli: “Convoca la segreteria povinciale”

26 giugno 2017

Di fatto, i due dirigenti del Partito Democratico vorrebbero un’analisi del voto su Palermo e sugli altri Comuni dove si è votato. Certo, nel capoluogo della Sicilia Leoluca Orlando ha vinto e ha fatto vincere la coalizione di centrosinistra. Ma il PD non ha vinto. Anzi 

Il PD, a Palermo, avrà pure vinto le elezioni in quanto alleato del sindaco vincente, Leoluca Orlando. Ma, come partito, ha perso, se è vero che, nonostante la presenza in una lista (civica? camuffata?) di alcuni ‘pezzi da novanta’ con propri candidati (il sottosegretario di Stato, Davide Faraone, l’assessore regionale, Antonello Cracolici, il vice presidente del Parlamento siciliano, Giuseppe Lupo), la parte del Partito Democratico rappresentata dai soggetti di cui sopra è scesa sotto il 5% (come potete leggere qui).

In genere, nei partiti, dopo le elezioni vanno in scena le analisi del voto. Da fare nelle sedi opportune: cioè nelle riunioni di partito. Per esempio, nella direzione provinciale del PD.

Lo chiedono, in una nota Antonio Ferrante (nella foto sopra) e Attilio Licciardi, componenti dell’assemblea nazionale del PD. Per la precisione, rivolgendosi al segretario provinciale del partito a Palermo, Carmelo Miceli, chiedono, per l’appunto, la convocazione della direzione provinciale dopo le recenti elezioni amministrative.

“Le elezioni amministrative di Palermo e degli altri Comuni recentemente concluse – scrivono Ferrante e Licciardi – richiedono un confronto e una discussione interna che ad oggi, inspiegabilmente, non sembra rappresentare una priorità per la segreteria provinciale. Dopo la vittoria del centrosinitra a Palermo è necessario che anche dentro il PD palermitano ci si incontri e si gettino le basi per affrontare da protagonisti la nuova fase che si è aperta con la vittoria di Leoluca Orlando”.

“Non comprendiamo – continuano Ferrante e Licciardi – il ritardo nella convocazione della direzione provinciale che è la sede naturale per condividere un’analisi che non può essere ulteriormente rinviata”.

“Chiediamo quindi una convocazione che certamente rispetti i tempi previsti dal nostro statuto – prosegue la nota – ma che non li oltrepassi, un dovere che sentiamo verso i nostri candidati, i circoli e i tanti elettori che, con il proprio voto, hanno permesso alla nostra lista di eleggere cinque consiglieri e di condurre battaglie elettorali difficili in tutti i Comuni in cui si è votato”.

Qui abbiamo qualche difficoltà a seguire  due estensori della nota, dal momento che a noi risulta che alle elezioni comunali di Palermo non c’era una lista del PD. C’erano, invece, varie liste dalle quali Ferrante e Licciardi ‘ricavano’ cinque consiglieri comunali.

“Siamo fiduciosi che il segretario Miceli condivida la stessa sensibilità – concludono Ferrante e Licciardi – ma altrettanto determinati nell’impedire temporeggiamenti che appaiono inaccettabili agli occhi dei nostri sostenitori”.

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