Alla buon’ora, dopo anni di battaglie, i deputati della commissione Sanità dell’Ars si sono accorti che anche in Sicilia arrivano le ‘famigerate’ navi cariche di grano pieno di sostanze contaminanti. Così, per domani, hanno convocato in audizione due esponenti di GranoSalus: il presidente Saverio De Bonis e Cosimo Gioia
Il grano duro ‘arricchito’ con glifosato e micotossine DON che arriva con le navi in mezza Italia – Sicilia compresa – ‘sbarca’ anche in Assemblea regionale siciliana. Lo daranno a mangiare ai deputati di Sala d’Ercole? Già lo mangiano, anche se magari non lo sanno. Cibo a parte, della questione si occuperà domani la commissione Sanità del Parlamento dell’Isola, che ha convocato il presidente dell’associazione GranoSalus, Saverio De Bonis, e uno dei rappresentanti della stessa associazione in Sicilia, Cosimo Gioia, produttore di grano duro e già dirigente generale della Regione siciliana.
Il fatto che l’Ars – anche se con qualche anno di ritardo – stia prendendo atto che esiste un problema è un fatto positivo. Bisogna capire, adesso, se la convocazione di domani sarà una cosa seria o la solita presa per i fondelli in vista delle elezioni regionali previste per il prossimo novembre.
Purtroppo non possiamo escludere il secondo scenario: il prossimo novembre si vota per le elezioni regionali e i politici sanno che nelle campagne siciliana serpeggia grande malumore, sia per via delle speculazioni sul prezzo del grano duro (vicenda legata a doppio filo alle navi cariche di grano duro estero che arriva con le navi), sia per via dell’acqua che manca e che è aumentata di prezzo.
Poiché non c’è nulla da aggiungere a una vicenda che questo blog tratta da quando è in rete – ci riferiamo alle navi cariche di grano duro pieno di glifosato e mictossine – noi salutiamo con interesse il ‘risveglio’ della politica siciliana. Augurandoci che, a questo ‘risveglio’, corrispondano azioni concrete. E l’unica azione concreta che ci aspettiamo non soltanto dalla commissione Sanità di Sala d’Ercole, ma dal Governo regionale è il blocco delle navi cariche di questo grano duro estero che arrivano nei porti di Pozzallo, Palermo e Catania.
Lo segnaliamo perché, da quando la questione è diventata oggetto di attenzione, di queste navi che arrivano in Sicilia non si è saputo nulla. Né il Governo regionale – con in testa l’assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici – si sono preoccupati di affrontare tale questione.
Aspettiamo di sapere che cosa emergerà domani. E, soprattutto, di capire quali iniziative concrete verranno fuori.