Sono davvero tantissime: 14.866, il 5.51% del totale dei voti (hanno votato 270. 020 palermitani, il 52% degli aventi diritto). Praticamente, ad occhio e croce, tanto quanto basterebbe ad una lista per eleggere quattro consiglieri. In nessun altro capoluogo . per quello che sappiamo finora- la percentuale è così alta…
Quando mancano solo due seggi- su 600- per la conclusione dello scrutinio, comincia a prendere corpo l’ipotesi che dopo il titolo di ‘Palermo capitale della Cultura’, il capoluogo siciliano possa finire col meritarne anche un altro: Palermo capitale delle schede annullate.
Sono davvero tantissime: 14 mila 866, il 5.51% del totale dei voti (hanno votato 270. 020 palermitani, il 52% degli aventi diritto). Lo si legge sul sito del Comune. Praticamente, ad occhio e croce, tanto quanto basterebbe ad una lista per eleggere tre consiglieri. A queste vanno aggiunte le 4 mila 705 schede bianche, l’1,74%.
Meno, comunque, del 2012 quando le schede annullate furono 20 mila 199, il 5.67%. Ma quanto basta per farla salire sul podio di questo particolarissimo record.
Vediamo, infatti, cosa è successo in alcune delle altre città in cui si è votato.
A Genova, su 237.679 votanti (48.3%), le schede annullate sono 5.882, il 2.47%.
A Verona, su 118.075 votanti, le schede nulle sono 2.094 pari all’1.77%.
A Taranto su 98.720 votanti (58,51 %), le schede annullate sono 4.167 il 4.22%.
A Padova i votanti sono stati 99.603 (60,77 %), le schede annullate sono 1.252, ovvero l’1,25 %
A Parma, su 77.960 votanti (53,65 %), le schede annullate sono 1.397, alias l’ 1,79 %.
Tutti questi dati sono tratti dal sito del Ministero dell’Interno.
Insomma, sia un valore assoluto, sia in proporzione al numero dei cittadini che hanno votato, Palermo è al primo posto.
Sarebbe interessante capire il perché, in due competizioni elettorali, Palermo presenta sempre questo dato macroscopico. Legge elettorale difficile? Forse. Ma sarebbe interessante stabilire chi è stato penalizzato e chi, invece, è stato favorito.