Un corteo variopinto e variegato quello che sta percorrendo le strade di Giardini Naxos. Al centro degli slogan, temi pacifisti: no alla guerra, no alla Nato, no ai confini
Slogan contro le guerre, contro gli attacchi alla Libia, contro le politiche dei potenti “delinquenti” , contro “gli assassini in giacca e cravatta”, contro le politiche sui migranti. E’ un corteo variopinto e variegato quello che sta percorrendo le strade di Giardini Naxos. Sono arrivati pullman da tutta la Sicilia, ma non solo. C’è una delegazione con oltre 150 rappresentanti dei Centri sociali partenopei e dal porto di Napoli sono arrivati manifestanti provenienti da tante città italiane.
In molti sono arrabbiati per “tutte quelle menzogne che hanno portato la gente ad avere paura di noi. Ci descrivono come terroristi per convincere le persone a non partecipare. Ma i delinquenti sono loro” ha detto un manifestante con il megafono all’inizio della marcia.
Ma gli slogan al momento sembrano più indirizzati verso la politica estera: “Siamo tutti clandestini”, “No alla NATO”.
E ancora: “Siamo tutti antifascisti”, “Bella ciao”, e cosi via.
Presenta anche una folta rappresentanza di No Muos: “La Sicilia sarà più bella, senza Muos e senza Sigonella”.
Bandiere arcobaleno, bandiere No Muos, bandiere rosse, bandiere Cobas.
Dal punto di ritrovo, il corteo proseguirà per il Lungomare fino al Municipio.
Le misure di sicurezza sono imponenti. Al momento – sono circa le 16.30- tutto procede tranquillamente.
AGGIORNAMENTO ORE 1830
Scontri tra i manifestanti No G7 e le forze dell’ordine al termine del corteo autorizzato dalla questura di Messina. Arrivati in piazza Municipio alcuni manifestanti si sono staccati dalla testa del corteo mentre altri non si sono fermati dove era prevista la conclusione del percorso. Polizia e manifestanti si sono scontrati e si sono registrate cariche. (ITALPRESS)
Secondo quanto riporta l’Ansa, gli scontri sono stati provocati da una trentina di persone che indossavano magliette nere e rosse contro la volontà della maggioranza dei partecipanti, che ha anche cercato di fermare i più facinorosi. Il contatto con le forze dell’ordine è durato pochi secondi, dopodiché il gruppo che aveva tentato di sfondare si è ricompattato e ha affrontato per alcuni minuti i poliziotti per poi disperdersi. La maggioranza del corteo ha espresso contrarietà al tentativo di sfondamento: alcuni di loro sono anche stati picchiati dagli stessi che avevano provocato gli scontri. La situazione è tornata tranquilla poco dopo.