Oggi 23 maggio 2017. Sono passati 25 anni dalla strage di Capaci, quando vennero uccisi da una bomba Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. Da allora, alla ricerca della verità, è iniziato il “gioco della calandra”, con i rulli che passano e ripassano… Un gioco che, “di rarefazione in rarefazione”, è diventato “il gioco dello speziale”…
Facciamo famiglia
(In ricordo di Giovanni Falcone)
Una natura morta,
(le solite cose: una bottiglia
di vino rosso, bicchieri mezzo pieni
e bicchieri mezzo vuoti,
un pane casereccio,
qualche oliva, un coltello),
è posata su di un basso tavolo quadrato,
coperto da una sdrucita tovaglia
a scacchi rossi e bianchi.
Il tavolo li unisce e li divide.
Deiformi, anch’essi scintille divine,
non sillogizzano de natura dei.
Ben altre cure incalzano.
Hanno iniziato un gioco.
E’ il gioco della calandra.
Di rarefazione in rarefazione
diventa il gioco dello speziale.
Pesano le parole e poi soppesano
i vantaggi della vendetta
sull’ingiuria subita da parte di uno solo,
che valga a ricomporre
l’equilibrio cosmico dei loro verminai.
Valutano i contraccolpi. E’ una partita dura.
Sanno che a questo gioco
potrebbe non esserci un vincente.
Il vino viene versato.
Foto tratta da news.leonardo.it