A Palermo, a quanto pare, per ciò che riguarda le case, l’emergenza abitativa delle associazioni più o meno culturali viene prima dell’emergenza abitativa delle famiglie senza tetto. In compenso, in inverno, quando il freddo si fa sentire, per i senza casa spuntano le coperte. Visto che di assegnare le case ai senza casa non se ne parla, in estate non potrebbero essere distribuiti i ventilatori?
Perché i senza casa di Palermo, alle elezioni comunali dell’11 giugno, dovrebbero votare Leoluca Orlando? La domanda la pone Toni Pellicane, da sempre impegnato in favore dei senza tetto del capoluogo siciliano. Perché riportiamo la sua domanda? Semplice: perché ricordiamo che lo scorso inverno, per due o tre giorni – proprio quando il freddo rischiava di uccidere – l’attuale Amministrazione comunale, non avendo assegnato a queste persone le case, si è premurata, insieme con i ‘compagni’ di Rifondazione comunista, di portare ai senza casa le coperte.
Ricordiamo benissimo che, nei giorni del grande freddo di Palermo, chi faceva notare che l’Amministrazione comunale, piuttosto delle coperte, avrebbe dovuto assegnare le case si beccava la seguente risposta:
“Per ora affrontiamo l’emergenza, poi si vedrà”.
E infatti poi si è visto, se è vero che di abitazioni assegnate ai senza tetto non se ne sono vista proprio!
Ora sta arrivando l’estate. E sembra che sarà un’estate molto calda. E i senza casa che erano tali lo scorso inverno continuano ad essere tali – cioè ancora senza un tetto – anche ora.
Quanti sono i senza casa di Palermo? Un bel numero. Li ha censiti lo stesso Toni Pellicane:
1808 famiglie in graduatoria d’emergenza abitativa;
650 famiglie che occupano immobili di proprietà comunale abbandonati da anni;
250 persone che hanno perso casa e lavoro e vivono per strada.
Di fatto – questa è la realtà – in questi cinque anni di Amministrazione Orlando, come spiega Toni Pellicane con i numeri alla mano, la situazione è peggiorata, se è vero che il numero dei senza tetto è cresciuto.
Però – questo lo ricordiamo bene – in una sera “carica d’inverno” le coperte per i senza tetto sono arrivate. Merito, soprattutto, dei radical chic di Rifondazione comunista, che almeno nel reperire le coperte sono bravi.
Che volete fare, cari senza tetto: invece della case il Comune vi ha dato le coperte.
In compenso ci sono state associazioni che hanno avuto le abitazioni.
E’ evidente che, a Palermo, l’emergenza delle associazioni viene prima dell’emergenza abitativa…
Da qui la domanda che ci assilla in queste ore: l’estate è alle porte e – lo ribadiamo – sarà molto calda. Considerato che le case, a Palermo, come già accennato, si assegnano alle associazioni più o meno ‘culturali’ e non ai senza tetto, cosa si può fare per rendere più sopportabile la vita ai senza tetto quando il sole picchia?
Perché, ad esempio, sul modello delle coperte reperite e distribuite d’inverno, Rifondazione comunista non affronta la questione sociale-estiva con la distribuzione di ventilatori?
Un po’ di fresco per la cosiddetta ‘sinistra’ di Palermo in fondo ci vuole…
Foto tratta da palermomania.it