Dall’ARPA Sicilia riceviamo e pubblichiamo una serie di puntualizzazioni sull’articolo in cui vi abbiamo parlato di inquinamento dell’aria e di piano regionale per la tutela della qualità dell’aria
Da: ARPA Sicilia
Oggetto: Riscontro articolo del 18 maggio 2017
In riferimento all’articolo del 18 maggio 2017 pubblicato sul sito I Nuovi Vespri (http://www.inuovivespri.it/2017/05/18/possibile-che-in-sicilia-panifici-e-pizzerie-inquinano-di-piu-delle-automobili/#_), per quanto concerne i contenuti della proposta di Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’aria in Sicilia del gennaio 2017 (408 pagine e 13 allegati), strumento esclusivamente di natura tecnica, si precisa quanto segue.
- Il contributo alla formazione del particolato primario degli impianti di combustione non industriale (riscaldamento e processi di combustione domestici) rispetto a quello dei trasporti stradali è circa il doppio nei principali agglomerati siciliani, così come evidenziato anche a livello nazionale in diversi documenti, tra cui “Impatto energetico e ambientale dei combustibili nel settore residenziale”, redatto nel 2015 dall’ENEA. Inoltre, come è noto dalla letteratura scientifica (https://www.arpae.it/dettaglio_notizia.asp?id=6489&idlivello=1171), è rilevante il contributo nei processi di combustione domestici delle emissioni derivanti dalla combustione delle biomasse. La frazione inorganica del particolato secondario si forma poi dall’ammoniaca, dal biossido di zolfo e dagli ossidi di azoto (derivanti in gran parte dai trasporti), come riportato nel Piano 2017. Sulla base di ciò il Piano 2017 prevede come prima misura da adottare una riduzione drastica del traffico negli agglomerati di Palermo, Catania, Messina e Siracusa nonché altre 5 misure connesse sempre con la riduzione del trasporto su gomma. Inoltre sono state previste altre misure atte a ridurre tutti i precursori del particolato. Un’ulteriore misura, come supporto informativo per la penetrazione degli interventi di sostituzione di sistemi tradizionali con sistemi avanzati, è infine stata prevista nel Piano 2017 per la riduzione delle emissioni derivanti dalla combustione di biomassa.
- Inoltre il Piano del 2017, al paragrafo 1.3.1.5 (pag.75), riporta fedelmente i provvedimenti amministrativi emessi negli anni dal Dipartimento Ambiente, tra cui il Piano del 2007 e le sue successive modifiche, poiché lo stesso non è mai stato revocato dall’Amministrazione Regionale. Ad ogni buon fine si precisa che il Piano 2017 non costituisce una modifica di quello del 2007 bensì è un nuovo documento elaborato ai sensi del D.Lgs. 155/2010 e secondo quanto previsto dalle Linee Guida per la redazione dei Piani di QA approvate il 29/11/2016 dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). Analogamente nell’allegato 13, come esplicitamente indicato nel Piano 2017, si riportano a titolo esemplificativo le Linee Guida per la redazione dei Piani di Azione Comunali (PAC) della Regione Toscana.
- Relativamente agli impianti industriali il Piano 2017 prevede tra le misure di risanamento una revisione sostanziale dei limiti emissivi previsti nelle AIA di 10 impianti (pag. 310), in atto operativi, ricadenti nelle maggiori aree industriali della nostra regione. Non si comprende quindi quali impianti, peraltro non indicati nell’articolo, non siano stati oggetto di valutazione.
Tanto si rappresenta per correttezza scientifica al fine di veicolare informazioni rispondenti a quanto contenuto nel Piano 2017 che valuta tutti i contributi antropici emissivi presenti nel territorio siciliano per l’individuazione delle misure necessarie a migliorare la qualità dell’aria, che sostanzialmente riguardano la riduzione del traffico su gomma e la riduzione dei limiti emissivi dei grandi impianti industriali.
Si chiede pertanto di pubblicare sul vs sito la presente risposta.
Il Direttore della ST2 Monitoraggi Ambientali
Dott.ssa Anna Abita
Il Direttore Generale di ARPA Sicilia
Dott. Francesco Licata di Baucina
QUI IL NOSTRO ARTICOLO