L’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, dopo il clamore mediatico di qualche mese addietro, si era offerto di trovare una soluzione. Ma la soluzione non è stata trovata. La signora Margherita – che vanta un credito di 38 mila Euro dalla Regione – è ancora senza soldi. E non può curare il figlio malato grave. In compenso le hanno chiesto il voto…
Ricordare Margherita Vicari? E una dipendente della Formazione professionale licenziata. I giornali ne hanno parlato qualche mese fa. Motivo: vanta un credito di circa 38 mila Euro dalla Regione siciliana. Ma non può incassare questi soldi. Motivo: è messa a turno. Deve aspettare che arrivi il suo turno, visto che si tratta di decreti ingiuntivi (che sembra ormai l’unico modo, per i creditori, per farsi pagare dall’Amministrazione regionale). Il problema è che Margherita non può più aspettare: deve accudire a un figlio gravemente malato e le servono i soldi. L’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, si era impegnato a risolvere il caso. Ma fino ad oggi – e questa è la prima notizia – la signora Margherita è ancora senza soldi.
“Proprio stamattina sono stata negli uffici della Asp di Catania. Ma…”.
Ma non è servito a nulla. Detto questo, andiamo con ordine. Anche per raccontare ai lettori che cos’è, oggi la politica siciliana.
Dopo il clamore mediatico di qualche mese addietro – l’abbiamo già accennato – è intervenuto l’assessore marziano:
“Ci penso io”, ha detto.
“Il 21 aprile ho avuto un primo incontro con l’assessore del Comune di Catania, Angelo Villari. Dopo ho incontrato un dirigente della ASP di Catania (per la cronaca, ASP sta per Azienda Sanitaria Provinciale). Martedì scorso questo dirigente mi ha chiamato. Mi ha detto che oggi avrei incontrato il dottore Rapisarda. Così oggi mi sono presentata dal dottore Rapisarda”.
“Oggi ho raccontato al dottore Rapisarda – dice sempre la signora margherita Vicari – che mio figlio è in cura a Catania e a Milano. Segue cure tradizionali e cure alternative. Queste ultime le ha prescritte un medico di Milano. Il dottore Rapisarda mi ha detto che l’unica medicina alternativa che, forse – ha detto forse, quindi non abbiamo nemmeno questa certezza – è l’olio di cannabis. Per le altre medicine non può fare nulla”.
A questo punto la nostra domanda è spontanea: scuso, ma fino ad oggi l’assessore marziano cos’ha fatto per lei?
“Mi ha messo in contatto con l’assessore comunale Villari, che mi ha messo in contatto con un dirigente della ASP di Catania, che ha messo in contatto con il dottore Rapisarda. Il problema è che io ho bisogno di un aiuto economico, non di contatti che, alla fine, si risolvono in un nulla di fatto”.
“Io sono disoccupata – ci dice sempre la signora Margherita Vicari. Mio marito è disoccupato. Mio figlio sta molto male. E purtroppo ha tanti problemi. Appena ieri l’ho fatto visitare da un altro medico. Gli ha prescritto una pomata. A pagamento. Che costa anche un po’. Ma né io, né mio marito abbiamo i soldi per acquistare la pomata. Questi sono i fatti. Questa è la nostra vita”.
L’assessore marziano si è più fatto sentire?
“No”, ci risponde la signora.
E l’assessore comunale Villari si è fatto sentire?
“Sì, mi ha inviato un sms lo scorso 28 aprile. Mi ha chiesto il voto per le primarie del PD”.
Il voto?
“Sì, il voto per le primarie. Immagini un po’: noi abbiamo un figlio malato, non abbiamo i soldi per curarlo, ci hanno promesso aiuto. Ci avevano promesso un aiuto economico in attesa dei 38 mila Euro che ancora non arrivano. Invece… Invece le ho già raccontato tutto”.
Complimenti all’assessore Marziano, complimenti all’assessore del Comune di Catania, Villari, complimenti a tutto il ‘glorioso’ PD siciliano. E complimenti a tutto il Governo regionale al servizio dei lavoratori…
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