Alla fine, in barba alle direttive della Regione siciliana e dell’ASP di Palermo, e contro il parere delle associazioni animaliste cittadine e nazionali, otto cani, con un sotterfugio, sono stati ‘deportati’ in una struttura di Ragusa. La rabbia degli animalisti di Palermo, con in testa Giusy Caldo. Il ruolo del dirigente comunale, Gabriele Marchese. E il sindaco Orlando? Per ora tace…
Incredibile ma vero. Il Comune di Palermo, alla fine, a quanto pare ricorrendo a un sotterfugio, si è sbarazzato di otto cani, dirottandoli presso una struttura di Ragusa. E dire che, su questa tormentata vicenda del canile municipale sono intervenute la Regione siciliana e l’Azienda Sanitaria Provincia (ASP) di Palermo. I cani avrebbero dovuto restare nel capoluogo dell’Isola. Ma il finale di questa storia sta prendendo un’altra piega.
Non abbiamo ancora notizie dirette (che speriamo di avere presto). Apprendiamo la notizia – che, lo ribadiamo, ci lascia basiti! – dalla pagina facebook di Giusy V Caldo:
“CANILE MUNICIPALE DI PALERMO
È UFFICIALE: 8 CANI DEL CANILE DI PALERMO SONO STATI CONSEGNATI ALLA SIGNORA NOTARISTEFANO E IL (supponiamo sia AL) SIGNOR CAPIZZI E SI TROVANO AL DOG PROFESSIONAL DI RAGUSA. IL TUTTO ACCADUTO ALL’INSAPUTA DI TUTTI E PER MANO DEL CAPO AREA DOTT. MARCHESE (dottor Gabriele Marchese ndr) E DEL RESP. DEL CANILE DOTT. TEDESCO. Tutto questo è avvenuto per opera della volontà di Marchese che, oltre ad ignorare le leggi e le direttive di enti superiori, ha messo a rischio questi e tutti gli altri cani, poiché potrebbero avere in incubazione il cimurro. I cani qualche giorno prima erano stati spostati presso un canile di provincia. Un sotterfugio che sarebbe servito a consentire al Comune di consegnare i cani alla Notaristefano in maniera indisturbata. COME MAI? PERCHÉ NON DARLI DIRETTAMENTE DAL CANILE SE SI PENSA DI ESSERE NEL GIUSTO?”.
Dopo di che Giusy Caldo invita tutti gli amici degli animali a inviare una lettera a una serie di indirizzi. La lettera dovrebbe essere simile a quella scritta dalla stessa Giusy. E cioè:
“Scrivo con tutta l’indignazione possibile e immaginabile, richiamando all’attenzione degli organi competenti IL COMPORTAMENTO DEL DOTT. MARCHESE, Capo Area del Comune di Palermo, CHE TEMIAMO ABBIA CONSEGNATO 8 DEI 50 CANI ‘PROMESSI’ ALL’ASSOCIAZIONE AIVAC.
I CANI precedentemente trasferiti presso altro canile di provincia, PARE SIANO STATI TRASFERITI DA QUEST’ULTIMO CANILE A META SCONOSCIUTA, forse anche UTILIZZANDO IL FURGONE COMUNALE!
– CI CHIEDIAMO come sia possibile che un capo area passi il suo tempo a commentare i post dei volontari animalisti, ad of… e che si trovi indisturbato a poter disporre della VITA dei cani del canile come fossero oggetti.
– CI CHIEDIAMO come si possano ignorare direttive di ASP E REGIONE e, utilizzando SOTTERFUGI, continuare a dichiarare di voler consegnare i cani alla signora NOTARISTEFANO.
– CI CHIEDIAMO a che titolo vengano movimentati i suddetti cani e DOVE SI TROVANO IN QUESTO PRECISO ISTANTE.
– Ci chiediamo come si POSSA IGNORARE IN QUESTO MODO IL VOLERE DEI CITTADINI PALERMITANI E NON E DELLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE LOCALI.
– CI CHIEDIAMO come sia possibile che il Capo Area abbia IGNORATO una nota ufficiale dell’ASP (di Palermo ndr) circa il pericolo di contagio da malattia virale riconducibile a cimurro, trasferendo ugualmente gli 8 cani preso un canile di provincia, ma utilizzi la stessa nota come motivazione per impedire ingressi di cani da soccorrere anche in gravissime condizioni di salute.
– CI CHIEDIAMO se a questo punto i cani non siano stati trasferiti per permettere al Dott. Marchese di poter agire indisturbato e portar via i cani all’insaputa di tutti.
– CI CHIEDIAMO quanto ancora dobbiamo sopportare atteggiamenti di prepotenza e arroganza da parte di un uomo CHE HA FATTO FARE UNA PESSIMA FIGURA AL COMUNE DI PALERMO E AL SINDACO CHE ANCORA OGGI NON PRENDE POSIZIONE!”.
Giusy Caldo chiede l’intervento del Comune:
“Pretendo di sapere la precisa collocazione dei cani e chiedo che facciano ritorno al canile di Palermo
SEMPRE PIU’ INDIGNATO DELL’ATTEGGIAMENTO DEL CAPO AREA E DEL SILENZIO DI CHI GLI STA INTORNO”.
Ci chiediamo e chiediamo:
il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, è al corrente di quanto sta succedendo? E’ d’accordo con questa scelta? A noi, nella conferenza stampa tenuta nei giorni roventi (si era in aprile), era sembrato che i programmi del Comune, per questi animali, erano altri.
L’ASP di Palermo è al corrente di quanto sta succedendo?
La Regione siciliana – assessorato alla Salute (con riferimento agli uffici che si occupano di attività veterinaria) sanno quanto sta accadendo?
Aggiornamento 1/ Per essere precisi, a sollevare il problema non è solo Giusy Caldo, ma anche altri esponenti del mondo animalista: Alessandra Musso, Salvatore Libero Barone, Laura Girgenti, Marzia Lombardo e un altro centinaia di persone.
In ogni caso, noi siamo disponibili a ospitare gli interventi di vorrà dire qualcosa su tale argomento.
P.S.
ll finale che sta assumendo questa vicenda è, lo ribadiamo ancora una volta, incredibile. Nelle scorse settimane erano intervenuti i vertici nazionali delle più importanti associazioni animaliste d’Italia. C’erano indicazioni precise, come ricorda Giusy Caldo.
Ma, si sa, con il Comune di Palermo retto da Orlando le sorprese sono sempre dietro l’angolo.
Non dimentichiamo che l’Amministrazione comunale, qualche settimana fa, a deciso di ‘ripulire’ il fiume Oreto cagionando danni enormi all’ambiente (come potete leggere qui e anche qui), in barba alle prescrizioni SIC (si tratta, infatti, di un Sito d’Interesse Comunitario). Ovviamente non è successo nulla!
Ora è toccato a otto cani: e questa volta quanto succede è veramente insopportabile, perché gli animali non si possono difendere!
Calerà il silenzio anche su questa incredibile vicenda?
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