Povero Faraone, non ne azzecca una. La farsa delle primarie subito smentita dal segretario regionale del suo partito: “Non frustriamo di nuovo la gente che ci ha dato fiducia con balletti e improvvisazioni”.
Almeno lui è sincero: ma quali primarie? “Preferirei aspettare che si insediasse il nuovo segretario, Matteo Renzi. Credo che questo problema vada discusso anche con lui”. Così parlò Fausto Raciti, segretario del PD siciliano che a differenza di Davide Faraone, quanto meno, ci risparmia la balla delle primarie per scegliere il candidato alla Presidenza della Regione Siciliana.
Faraone, si sa, si allarga sempre. Con il risultato di essere smentito dai fatti o dal segretario del suo partito:
“Credo – prosegue Raciti – che la discussione vada portata nei luoghi decisionali del Partito Democratico e le decisioni affrontate insieme alla coalizione che ci proponiamo di costruire. Non frustriamo di nuovo la gente che ci ha dato fiducia con balletti e improvvisazioni”.
A ben guardare, la gente che vi dà fiducia è sempre meno. Ma apprezziamo la sincerità. Almeno lui non fa finta di non sapere che PD e Forza Italia sono alleati e che il candidato lo sceglierà Renzi.
Chi sarà?
Qualche pupo che si presterà al gioco. Pietro Grasso? Giusy Nicolini? Comunque sarà una sceneggiata.
Comunque, i nostri complimenti a Raciti: è coerente con il suo ascarismo. Lui non ci prova neanche a negare che la decisione sul futuro candidato della Regione sarà presa a Roma.
Non ha mai detto nulla contro l’assessore-commissario all’Economia, Alessandro Baccei, inviato in Sicilia per prendere tutto quello che c’era da prendere e portarlo a Roma. Anzi. Solo elogi.
E’ bravo lui. Sarà premiato con un posto nelle liste nazionali. Obiettivo raggiunto.
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