A noi risulta che dal quarantacinquesimo giorno antecedente alle elezioni il Consiglio comunale può adottare solo atti urgenti e improrogabili. Invece… Invece nel Consiglio comunale di Palermo succede di tutto e di più… Esaminate e approvare delibere di spesa senza che sia stato ancora approvato il Bilancio di previsione 2017
Domanda: il Consiglio comunale di Palermo è ancora nel pieno delle proprie funzioni? Ce lo chiediamo perché, la scorsa settimana, l’assemblea cittadina si è riunita per approvare delibere su delibere. Così, per capire come stanno le cose, abbiamo chiesto ‘lumi’ al vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, Nadia Spallitta, che nella vita fa l’avvocato.
“Io sono più perplessa di voi – ci dice Nadia Spallitta, che è candidata a sindaco di Palermo -. Quello che posso dire è che, lo scorso 27 aprile ho fatto notare che il Consiglio comunale, dal quarantacinquesimo giorno antecedente alle elezioni comunali, può adottare solo atti urgenti e improrogabili”.
Insomma, il Consiglio comunale, quarantacinque giorni prima del voto, perde il potere ordinario.
“Per l’appunto. E, lo ribadisco, può adottare solo provvedimenti imprevedibili e urgenti, o che abbiano una scadenza di legge e che siano vincolati”.
Invece che è successo nel Consiglio comunale di Palermo?
“E’ successo che sono stati votati atti che non hanno alcuna di queste caratterizzazioni. Nel corpo delle stesse delibere esaminate non sono nemmeno indicate le ragioni dell’urgenza, tali da giustificare l’esercizio del potere straordinario”.
Che delibere sono state esaminate?
“Per esempio, è stata adottata una delibera priva di copertura finanziaria, perché, com’è noto, il Comune di Palermo non ha ancora adottato il Bilancio di previsione 2017”.
Cosa vorrebbero fare i suoi colleghi ‘scienziati’?
“Da quello che ho capito una sede per gli studenti con 35 stanze e 60 posti letto. Il tutto dovrebbe essere realizzato da una ditta privata con un contributo pubblico di 2 milioni di Euro”.
E con quali soldi se non c’è il Bilancio 2017?
“Appunto. Di questi 2 milioni di Euro, 450 mila Euro dovrebbero gravare sul Bilancio comunale che non c’è”.
I dirigenti e i funzionari del Comune che hanno preparato questa delibera cosa ne pensano?
“Perché non lo chiede a loro?”.
‘Sta delibera è valida o no?
“E’ una delibera destinata ad essere improduttiva fino a quando non ci sarà il Bilancio comunale 2017”.
Via, i ‘ragazzi’ hanno messo le mani avanti: una bella promessa a quaranta giorni dal voto. Che altro hanno combinato?
“Il Consiglio comunale ha approvato una delibera che modifica il regolamento sulle motocarrozze”.
Ovvero?
“Viene mutata la natura giuridica. Insomma, le motocarrozze vengono equiparate ai taxi”.
Ai taxi? E dov’è l’urgenza?
“Appunto: l’urgenza non c’è. E non c’è nemmeno l’improrogabilità”.
I titolari dei taxi della città lo sanno che le motocarrozze gli faranno concorrenza diretta?
“Suppongo di sì. Anche se questa delibera, come ho già detto, non mi sembra un esempio di correttezza amministrativa”.
C’è altro?
“Sì: altre delibere senza coperture finanziarie. Per esempio, c’è un provvedimento che, nel merito, condivido: aiuti ai commercianti danneggiati dai cantieri della città. Il discorso è sempre lo stesso: in assenza di Bilancio, in assenza di improrogabilità e di urgenza questo provvedimento rischia di non produrre effetti”.
Vabbé, magari sperano che produca qualche effetto elettorale.
“L’ho capito: ma è allucinante. Si parla di legalità, di giustizia, di antimafia e poi si fanno certe cose che definire da vecchia politica-politicante è poco! A mio modesto avviso è poco corretto che l’Amministrazione comunale proponga certi atti. Ed è ancora più scorretto che il Consiglio comunale adotti atti che possono avere ricadute, anche economiche, in campagna elettorale. Su questo punto il Consiglio di Stato è chiarissimo”.