Nella seduta di oggi si è svolta la discussione generale del testo della finanziaria. Che si è trasformata in una condanna di tutto l’operato del Governo Crocetta. Milazzo: “Bocciamola e andiamo a votare”. Formica: “La Sicilia screditata per rubarle altri soldi”. Cordaro: “Assurde nuove assunzioni nella Formazione”. E, intanto, Panepinto e Di Pasquale ringraziano Baccei “per la veridicità dei numeri”…
E ‘ stata una giornata di guerra all’Ars dove la strada per l’approvazione della Finanziaria resta in salita. Del suo contenuto vi abbiamo parlato qua. L’Aula tornerà a riunirsi domani, ma da come è andato il dibattito oggi è evidente che tra i partiti ancora non c’è nessun accordo. Tant’è che ce chi ha proposto, addirittura, di bocciarla e di tornare alle urne prima dell’estate. Lo ha fatto, ad esempio, Giuseppe Milazzo (Forza Italia) in uno dei suoi soliti scoppiettanti interventi: “Mostriamo un po’ di dignità, bocciamola questa finanziaria e torniamo a votare. Tanto che differenza fanno pochi mesi? Vedo in Aula il presidente Musumeci, io sarei pronto a sostenerlo subito”. Parlava, va da sé, di Nello Musumeci, leader di Diventerà Bellissima, ex presidente della Commissione Antimafia e candidato alla Presidenza della Regione che, invece, Forza Italia non ha nessuna intenzione di sostenere. Ma questa è un’altra storia e non è certo la prima volta che Milazzo tiene posizioni ‘originali’ rispetto al suo partito.
L’invito di Milazzo è stato raccolto dal M5S: “Milazzo chiede di bocciare la Finanziaria? Noi – ha detto il deputato Francesco Cappello – lo abbiamo fatto nei quattro anni precedenti: lo facciano tutti e mettiamo fine a questa esperienza”.
Particolarmente accorato è stato l’intervento di Bernadette Grasso (Grande Sud-Pid) che è anche sindaco di Rocca Caprileone (Messina): “Con questa finanziaria il Governo si conferma per quello che è: il Governo del fallimento e dei mediocri. Ho appena letto la nuova versione del documento che è arrivato in Aula e c’è ancora il taglio del 10% ai fondi dei Comuni per il sostegno ai disabili. Tutto questo è assurdo perché già i Comuni sopperiscono, anche nel caso dei disabili, a tante mancanze della Regione e in più si tagliano fondi ai Comuni che già stanno esplodendo mentre si lasciano intatte prebende e regalie. Mi riferisco in particolare ai 25 milioni stanziati per l’AST, un carrozzone inutile per i cittadini ma utile a chi distribuisce poltrone”.
Non è stato da meno Santi Formica (lista Musumeci) che nell’accusare il Governo regionale di inettitudine ha ricordato la vicenda del contributo al risanamento della finanza pubblica: “La Lombardia, che ha 10 milioni di abitanti ed è una delle regioni più ricche d’Europa, paga allo Stato 1, 4 miliardi di euro l’anno. La Sicilia, che di abitanti ne ha 5 ed è tra le più povere, paga 1.3 miliardi. Dove è la proporzione, dove è l’equità? La Sicilia è uno Stato, come l’Olanda e il Belgio e merita un Governo che la sappia rappresentare e tutelare, non certo quello che abbiamo avuto negli ultimi anni. E se le Tv e i giornali del Nord la screditano la Sicilia è solo perché vogliono rubarci altri soldi”.
Poi un attacco frontale ad Antonello Cracolici:”Si continua con le nomine a persone senza titoli, o nomine reiterate tredici volte, come il caso dell’Esa: un ente che il governo e l’attuale assessore all’Agricoltura Cracolici avrebbe voluto chiudere”.
Il capogruppo del Pid-Grande Sud, Toto Cordaro si era, invece, soffermato sul caso disabili e sulla Formazione: “Attendiamo di capire se questi 100 milioni di cui parla il Presidente ci siano davvero. Bisognerebbe fare prima di parlare e invece si fa il contrario. Sulla Formazione, poi, non si può pensare di assumere altre persone prima di aver ridato il lavoro alle centinaia di persone estromesse dal settore. C’è un albo e da lì bisogna attingere. In generale in questa finanziaria non c’è una sola misura di crescita, ancora un altro fallimento del Governo Crocetta”.
A difendere l’operato del Governo, praticamente, solo Giovanni Panepinto e Nello Di Pasquale (PD), i quali hanno addirittura ringraziato l’assessore-commissario Alessandro Baccei per “la veridicità e la trasparenza dei numeri” ha detto il primo. “Perché con lui abbiamo bilanci veri” ha aggiunto il secondo.
“Certo- ha detto Panepinto- non tutto è perfetto, ma questa finanziaria contiene norme importanti che non vanno buttate via. Capisco che siamo già in campagna elettorale ma approviamola e poi fate pure i rivoluzionari”.
La guerra, come detto, riprenderà domani.