329 milioni di multe pagate all’Ue, Claudia Mannino: “Paghino i responsabili non i cittadini”

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“La Corte dei Conti della Campania ha già quantificato un danno erariale di 27 milioni e ha individuato i soggetti responsabili di tale danno economico”. La deputata del M5S chiede che si segua questa strada in tutti i casi in cui il Paese è stato condannato. Perché alla base delle condanne ci sono colpe specifiche… Aggiornamento: tutti i soldi pagati fino ad oggi dall’Italia – sentenza per sentenza – in seguito ai pronunciamenti della Corte di Giustizia Europea

Finalmente arrivata la risposta all’interrogazione parlamentare, della quale è prima firmataria la deputata siciliana del M5S Cluadia Mannino, sull’ammontare delle sanzioni UE inflitte all’Italia e sulle multe salatissime pagate in seguito alle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione Europea.

“Il sottosegretario per le Politiche e gli Affari Europei, Sandro Gozi – dice Claudia Mannino – rispondendo a un nostro atto di sindacato ispettivo ha così certificato pubblicamente che, al 21 marzo 2017, il nostro Paese ha pagato ben 329.22 milioni di Euro alla Commissione europea. Le somme pagate dall’Italia sono così suddivise: 141 milioni di Euro per la sentenza ‘discariche abusive’; 86,12 milioni di Euro per la sentenza ‘rifiuti in Campania’; 42 milioni di Euro per la sentenza ‘Venezia e Chioggia’ e 60,1 milioni di euro per la sentenza ‘contratti formazione lavoro’. Aggiungiamo come per le prime tre sentenze l’Italia non abbia ancora ottemperato a quanto disposto dalla Corte, quindi la somma totale di circa 330 milioni è destinata a crescere dal momento che le multe prevedono non solo una somma forfettaria ma anche una ulteriore penalità semestrale o giornaliera”. 

“Il sottosegretario Gozi, nella risposta all’interrogazione – prosegue Claudia Mannino – sottolinea come la lotta del Governo alla riduzione delle infrazioni abbia portato buoni risultati, dimentica però che, a fronte di una apprezzabile diminuzione dei contenziosi, vi è un aumento delle multe pagate dall’Italia, che sono raddoppiate dal 2015 ad oggi. Il danno – sottolinea sempre la deputata nazionale – aumenta mese dopo mese, e per questo continuiamo a chiederci: come è possibile che non esista una sentenza della Corte dei Conti per far pagare queste ingenti multe ai veri responsabili, e non ai cittadini?”. 

“In quest’ottica ho personalmente presentato un esposto alla Corte dei Conti della Regione Lazio affinché si individuino su scala nazionale i responsabili dello stallo sulle bonifiche e che, conseguentemente, il danno erariale sia a loro intestato. Su questa strada si sta muovendo, a mio avviso molto bene, la Corte dei Conti della Campania, che ha già quantificato un danno erariale di 27 milioni di Euro e ha individuato i soggetti responsabili di tale danno economico”.

“Continuo a portare avanti, insieme con i miei colleghi, questa battaglia in difesa dei cittadini – conclude Claudia Mannino – convinta di aver intrapreso la strada giusta. Troppo spesso, in questo paese, a pagare non sono i responsabili di scelte politiche e amministrative inadeguate e scellerate, ma i contribuenti, e ci attendiamo da questa vicenda un segnale di cambiamento”.

Aggiornamento: tutti i soldi pagati fino ad oggi dall’Italia sentenza per sentenza

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, per la causa C‑496/09[1], il 17 novembre 2011 ha condannato l’Italia, relativamente al regime di aiuti concessi dal nostro Paese per interventi a favore dell’occupazione. Tali politiche sono state dichiarate illegali ed incompatibili con il mercato comune. In parole semplici, l’Italia è venuta meno agli obblighi su di essa pendenti. A seguito di ciò, il nostro Paese, nel 2012, ha pagato una multa forfettaria di 30 milioni di Euro più due multe periodiche di 16 milioni e 533 mila Euro e di 13 milioni e 567 mila Euro.

La stessa la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, per la causa C‑196/13[2], il 2 dicembre 2014, ha condannato l’Italia per 200 discariche non bonificate. La condanna contro il nostro Paese prevede, come sanzioni, una multa forfettaria di 40 milioni di Euro ed una multa semestrale massima di 42.8 milioni di Euro. L’Italia, a seguito di questa sentenza, ha già pagato 40 milioni di Euro multa forfettaria, 39 milioni e 800 mila Euro come prima multa semestrale, 33 milioni e 400 mila Euro come seconda multa semestrale e 27 milioni e 800 mila Euro come terza multa semestrale.

La Commissione Europea continuerà, semestre dopo semestre, a sanzionare il nostro Paese fino all’esecuzione della sentenza.

Poi c’è la sentenza – sempre della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, per la causa C‑653/13[3] del 16 luglio 2015 – con la quale l’Italia è stata condannata per la cattiva gestione dei rifiuti in Campania. La Corte ha previsto il pagamento per il nostro Paese di una penalità di 120 mila Euro per ciascun giorno di ritardo nell’attuazione della prima sentenza, oltre una somma forfettaria di 20 milioni di Euro. L’Italia, per questa sentenza ha già pagato 20 milioni di Euro di multa forfettaria, 22 milioni e 200 mila Euro come prima somma semestrale delle sanzioni giornaliere e altri 22 milioni e 200 mila Euro come seconda somma semestrale delle sanzioni giornaliere. E, ancora, 21 milioni e 120 mila Euro come seconda somma semestrale delle sanzioni giornaliere.

La Commissione Europea continuerà, semestre dopo semestre, a sanzionare il nostro Paese fino all’esecuzione della sentenza.

C’è, infine – ancora una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea: causa C-367/14[4] del il 17 settembre 2015. Con questa sentenza l’Italia è stata condannata per le riduzioni e sgravi dagli oneri sociali concessi tra il 1995 ed il 1997 ad un gruppo di imprese del territorio di Venezia e Chioggia, giacché tali aiuti di Stato erano incompatibili con il mercato comune. La Corte ha previsto il pagamento, per il nostro Paese, di una penalità forfettaria di 30 milioni di Euro e a versare una penalità di 12 milioni di Euro per ogni semestre di ritardo. L’Italia, quindi, per questa sentenza ha già pagato 30 milioni di Euro di multa forfettaria e 12 milioni di Euro prima multa semestrale.

La Commissione Europea continuerà, semestre dopo semestre, a sanzionare il nostro Paese fino all’esecuzione della sentenza.

In totale, per ora, come riportato dalla risposta del sottosegretario Gozi, l’Italia ha versato 329,22 milioni di Euro alla Commissione Europea.

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