Il provvedimento è già stato notificato al Consiglio comunale della città. Sarà molto ‘divertente’ vedere come si comporteranno i consiglieri comunali che sostengono la Giunta di Leoluca Orlando ricandidati alle elezioni comunali del prossimo 11 giugno. Approveranno l’aumento della Tassa sui rifiuti per poi chiedere il voto ai cittadini che hanno tartassato? Intanto la candidata a sindaco, Nadia Spallitta, va all’attacco dell’attuale Amministrazione comunale
Cosa sono i palermitani per l’attuale Amministrazione comunale? Limoni da spremere. Una sorta di ‘bancomat’ da utilizzare ogni volta che servono soldi. E’ stato così per il Tram: appena realizzato, si sono accorti che, per far muovere le carrozze su 15 chilometri di strada ferrata, ci voleva una barca di soldi. Da qui la contestatissima ZTL che, fino ad ora, ha creato problemi enormi ai commercianti del Centro storico della città con entrate che non bastano certo a pagare i costi, ingenti, dello stesso Tram (sembra da 8 a 10 milioni di Euro all’anno).
Ora al Comune servono altri soldi. Quanto? Sembra 4 milioni di Euro. A chi chiederli? Il Governo nazionale si preoccupa solo di tagliare risorse ai Comuni. La Regione siciliana è mezzo fallita. Non restano che i cittadini di Palermo che sono già così ‘fortunati’ da pagare addizionali IRPEF e IRAP tra le più alte d’Italia, sopportando, in generale, una pressione fiscale elevatissima.
La cosa incredibile è che il Comune di Palermo, pur avendo subito un pesante aumento della pressione fiscale, è a rischio default (come potete leggere in questo articolo).
Ora arriva la richiesta di aumento della TARI, la Tassa sui rifiuti. Richiesta che è arrivata in Consiglio comunale, scrive in un comunicato Nadia Spallitta, candidata a sindaco di Palermo e vice presidente vicaria del Consiglio comunale.
Sembra incredibile: a meno di tre mesi dal voto per le elezioni comunali – si voterà l’11 giugno in 129 Comuni della nostra Isola, compresa Palermo – l’Amministrazione propone al Consiglio comunale un aumento di 4 milioni di Euro della tassa sui rifiuti. Un ‘suicidio’ politico ed elettorale per i consiglieri comunali che si ricandidano, chiamati ad approvare questo provvedimento ‘auto-incaprettante’.
Nadia Spallitta, intanto, va all’attacco:
“In una città che si caratterizza per la mancanza di raccolta differenziata, ferma oggi tra il 9 e il 13 per cento a fronte ad un obbligo previsto dalle norme europee e nazionali del 60% sull’intera massa dei rifiuti; in una città dove sono ancora numerose le discariche a cielo aperto, con rischi per la salute dei cittadini e che conseguentemente offre ai turisti un’immagine negativa di Palermo; in una città che non garantisce in modo adeguato la pulizia di strade e marciapiedi mentre il servizio di raccolta dei rifiuti è spesso carente appare inspiegabile che la TARI possa, in un solo anno, aumentare di ben 4 milioni di Euro rispetto all’anno precedente”.
“In sintesi – prosegue il candidato sindaco – la qualità del servizio non è migliorata e tuttavia ai cittadini viene chiesto un’ulteriore sacrificio per cui l’imposizione fiscale comunale da circa 118 milioni del 2016 passa a 122 milioni nel 2017. Tra l’altro, ai cittadini non è data la possibilità di godere delle premialità che la stessa legge introduce per chi differenzia e non inquina e, nonostante, il Consiglio abbia da anni approvato l’istituzione di isole ecologiche in ogni quartiere, inspiegabilmente nessuna di queste isole ecologiche è stata istituita così da consentire la misurazione della differenziata e ridurre l’imposizione fiscale dei cittadini virtuosi e consentire così anche il godimento di premialità”.
“La crisi economica che investe la città – aggiunge Nadia Spallitta – che ha oggi una propensione alla povertà del 46%, necessita di una politica economica che sia in grado di ridurre la pressione fiscale. E’ indubbio, infatti, che tasse e imposte, arrivate a mio avviso a percentuali incostituzionali, sono tra le principali cause che impediscono il reale sviluppo socio economico della piccola e media imprenditoria locale”.
“Per questo motivo ritengo che una buona amministrazione avrebbe dovuto ridurre i costi della RAP (azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti) e, conseguentemente, ridurre la TARI (che si calcola in relazione al costo del servizio)”.
Nadia Spallitta non si limita a criticare l’Amministrazione uscente di Leoluca Orlando (ricordiamo che l’attuale sindaco è ricandidato). La candidato a sindaco illustra alcune proposte. Vediamole.
Sistemi di riorganizzazione della RAP secondo criteri di imprenditorialità ed economicità e modalità innovative per garantire la raccolta differenziata dei rifiuti. Ovvero:
reale istituzione delle isole ecologiche in ogni Circoscrizione con l’introduzione della premialità;
incentivazioni del vuoto a rendere, anche a mezzo di convenzioni, per garantire il recupero e il riuso del vetro;
riduzione della TARI per artigiani e commercianti del Centro storico e, riduzioni temporanee, per predefinite categorie;
creazione di Centri del Riuso per il baratto e la donazione di oggetti usati da realizzare in prossimità di ogni isola ecologica, concedendo spazi fisici a supporto di tali attività, ad esempio anche attivando laboratori di trashware dove pc dismessi possano trovare nuova vita con l’installazione di sistemi operativi e software open source.
Come finirà questa storia? Siamo convinti che il Consiglio comunale rispedirà al mittente questa folle richiesta.
In ogni caso, noi ci impegnano a far conoscere ai cittadini palermitani i nomi dei consiglieri comunali che voteranno sì all’eventuale aumento della TARI, così come abbiamo fatto con la ZTL.
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