Mercoledì 29 marzo ore 16.30 presso l’aula Seminari dell’ex Facoltà di Lettere e Filosofia in viale delle Scienze, un incontro organizzato dall’associazione Antudo per parlare di indipendenza catalana dal punto di vista di una formazione politica di sinistra
Il portale d’informazione Antudo.info ha organizzato un momento di incontro e discussione con Anna Gabriel, dal 2015 deputata al Parlamento della Catalogna per la CUP nonchè militante del movimento indipendentista marxista Endavant, sul tema dell’indipendenza e dell’ autodeterminazione dei Paesi Catalani. L’iniziativa “Indipendenza per i Paesi Catalani – Incontro con Anna Gabriel” si terrà mercoledì 29 marzo ore 16.30 presso l’aula Seminari dell’ex Facoltà di Lettere e Filosofia in viale delle Scienze.
“Il movimento indipendentista catalano- di legge in una nota di Antudo- si trova adesso in un momento cardine della sua storia. Alle elezioni del 2015 il 48% dei voti è andato alle formazioni indipendentiste e un altro 8% a chi proponeva il diritto all’autodeterminazione dei territori: le elezioni sono state vinte dalla coalizione Junts pel Sì formata da Convergencia Democratica de Catalunya e Esquerra Republicana de Catalunya e dal grande successo dei seggi vinti dal partito della CUP (Candidatura d’Unitat Popular). A partire da questo dato, le forze politiche indipendentiste catalane hanno deciso di dar avvio ad un processo che miri ad ottenere davvero l’indipendenza della Catalogna”.
E, infatti, nonostante il pugno duro di Madrid, come vi abbiamo raccontato in questo articolo scritto mentre eravamo Barcellona, nel suo discorso di fine anno, il presidente della Generalitat catalana, Carle Puigdemont, ha detto chiaramente che entro quest’anno il referendum si celebrerà e sarà “legale e vincolante”.
Ce la faranno? Non manca la determinazione, nonostante la recente condanna a carico dell’ex governatore catalano, Artur Mas, reo di avere organizzato un referendum consultivo sul tema.
“Le forze politiche che si impegnano a praticare questo obiettivo- prosegue la nota di Antudo- hanno chiaramente posizionamenti diversi tra loro, il che si è palesato anche nella recente approvazione dei bilanci economici in Junts pel Sì, coalizione indipendentista di centro-destra e centro-sinistra alla presidenza del parlamento catalano, che ha dimenticato al momento le politiche sociali promesse ai catalani e per le quali la CUP spinge particolarmente”.
La CUP -Candidatura d’unitat popular- non è formalmente parte del Governo catalano ma ha assicurato il suo appoggio parlamentare alla maggioranza e “rappresenta in questo contesto la formazione indipendentista che lotta per l’autodeterminazione del territorio all’interno e al di fuori delle istituzioni con formazioni politiche come Arran, Endavant o il sindacato studentesco SEPC”.
E, insomma, la formazione indipendentista più a sinistra che ci sia, è vicina a Syriza (acronimo greco di Coalizione della Sinistra Radicale), “una forza radicale anticapitalista e indipendentista che rivendica i paesi catalani nella loro interezza e un cambiamento delle condizioni di vita per chi questi territori li vive”.
Della formazione del Parlamento catalano ci ha parlato in questa intervista Jaume Fores Llasat, psicologo social, politico di Esquerra Republicana di Catalunya, partito di governo.
Domani ascolteremo il punto di vista della CUP e vi racconteremo tutto.