Questa volta il ‘primato’ non glielo toglierà nessuno. Finalmente il Governo regionale ha deciso di trasferire ‘a munnizza della Sicilia occidentale nella Sicilia orientale. E ha deciso di farlo in Primavera, quando cominciano ad arrivare i turisti e aumenta, di pari passo, la produzione di rifiuti. Il tutto per la gioia degli abitanti di Misterbianco e di Motta Sant’Anastasia che si potranno fregiare del titolo di ‘Capitali della monnezza’…
C’è chi diventa ‘Capitale della cultura’ (Palermo), chi ‘Capitale degli appalti per il G7’ (Taormina) e c’è chi, nel silenzio generale, sta per diventare ‘Capitale della monnezza’. Quest’ultimo traguardo della Sicilia che affonda, ma che riesce comunque a promuovere nuove ‘Capitali’ dovrà essere diviso in due: toccherà, infatti, a due Comuni della nostra Isola ‘fregiarsi’ di questo primato: parliamo di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, due cittadine ai piedi dell’Etna, entrambe in provincia di Catania, legate indissolubilmente dalla discarica nota con il nome di Valanghe d’Inverno.
La discarica Valanghe d’Inverno dovrebbe essere già chiusa. Anzi, in realtà, non dovrebbe esistere, se è vero quello che, da tempo, va ripetendo il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, secondo il quale l’attuale discarica è fuori legge, visto “che non possiede alcuna autorizzazione”.
In questa vicenda ci sono anche risvolti psicanalitici-politici non ancora chiariti. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha già disposto la chiusura di questa discarica. ma, così come l’ha chiusa, l’ha riaperta, proprio perché, alla base, c’è ancora un problema ‘non risolto’…
E’ di questi giorni la sua intenzione – l’intenzione di Rosario da Gela, che ormai ha sostituito, nelle decisioni sulla monnezza, l’assessore regionale con delega ai rifiuti, Vania Contraffatto – di inviare nella discarica Valanghe d’Inverno i rifiuti di Palermo. Nel capoluogo dell’Isola, infatti, la discarica di Bellolampo è ormai prossima alla saturazione.
In realtà, la saturazione di Bellolampo è una condizione più ‘esoterica’ che scientifica, dal momento che è in ‘emergenza’ dal 1986. Da allora, di vasca in vasca è arrivata alla sesta vasca, in via di saturazione anche questa.
Satura oggi e satura domani, il risultato è che Bellolampo è diventata una straordinaria ‘bomba ecologica’ che, ogni tanto, si confronta anche con il fuoco di Eraclito, non disdegnando di inquinare anche la falda idrica e di arrivare perfino in mare!
Insomma, in questa fase Bellolampo – che quando prende fuoco è una specie di brutta copia dell’Etna – non avrebbe più spazio per seppellire immondizia. Cosicché il presidente Crocetta ha deciso che i rifiuti di Palermo dovranno andare nella ‘ridente’ discarica che unisce da un insolito destino Motta Sant’Anastasia e Misterbianco.
Non solo. A quanto pare anche dalle parti di Trapani la discarica di Borranea sarebbe in via di saturazione. Così anche in questo caso il governatore dell’Isola ha pensato bene di trasferire pure i rifiuti di questa parte della Sicilia nella discarica Valanghe d’Inverno, per rendere ancora più felici gli abitanti di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, che potranno ‘godersi’ sia i rifiuti di Palermo, sia i rifiuti di Trapani.
Da notare che la decisione ‘fatidica’ il presidente Crocetta l’ha adottata con l’arrivo della Primavera, proprio quando la Sicilia comincia ad ospitare turisti, che aumenteranno di numero fino a settembre. Con l’aumento di turisti – che, si sa, mangiano e bevono – aumenterà anche la massa di mondezza.
Munnizza che il Governo regionale vorrebbe trasferire dalla Sicilia occidentale alla Sicilia orientale.
Morale: i problemi di Palermo e dintorni e di Trapani e dintorni li trasferiamo nel Catanese. Con un aumento della TARI a Palermo e a Trapani per il costo del trasporto della munnizza e con unh contestuale aumento, sempre della TARI, nei Comuni del Catanese per pagare i costi maggiorati della discarica. Geniale, no?
Ma c’è un ma. A quanto pare il trasporto dei rifiuti di Palermo e di Trapani nella discarica Valanghe d’Inverno non sarebbe gratuito. Bisognerebbe investire un bel po’ di quattrini. Ma sembra che né il Comune di Palermo (o meglio, la società del Comune di Palermo che dovrebbe far viaggiare questi rifiuti, la RAP), né il Comune di Trapani (o meglio, la società del Comune di Trapani che dovrebbe far viaggiare i rifiuti trapanesi verso Catania, Trapani Servizi) avrebbero la disponibilità finanziaria per affrontare questa spesa.
A noi la cosa non ci stupisce: ci stupisce, semmai’, che questo possa essere un problema. In questi casi si fa così: gli amministratori comunali vanno in banca e chiedono una scopertura di tesoreria dicendo: tranquilla banca, tanto aumentiamo la TARI: e, magari, la aumentiamo in ragione più che proporzionale al costo di questo servizio aggiuntivo, così ci vengono pure un po’ di promesse di pagamenti con debiti fuori bilancio che in campagna elettorale fanno sempre bene…
Insomma, i cittadini di Misterbianco e di Motta Sant’Anastasia possono stare tranquilli, i rifiuti di Palermo e Trapani arriveranno, il trasporto lo pagheranno gli ignari cittadini di Palermo e di Trapani, nessuno ‘insedierà’ ai due ‘ridenti’ Comuni del Catanese il primato di ‘Capitali della monnezza’…
Domanda: ma Crocetta e compagni sono così sicuri che i cittadini di questi due Comuni – quasi 50 mila abitanti a Misterbianco e circa 2 mila abitanti a Motta sant’Anastasia – saranno felici di questo primato?
A noi risulta che non siamo moto contenti. E che, addirittura!, ci sarebbero anche i comitati No discarica. Che dire? Magari ci sbagliamo…