Montecitorio ha deciso: ai vitalizi e alle pensioni dei parlamentari non si applica la legge Fornero!

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Sì, avete letto bene: la legge Fornero che i parlamentari hanno approvato e che si applica ai cittadini italiani non si applica invece agli stessi parlamentari! Così ha deciso l’ufficio di presidenza della Camera dei deputati su proposta del PD. Insomma, in Italia ci sono cittadini fessi e cittadini furbi: questi ultimi sono i parlamentari. Due pesi e due misure. Bagarre con i grillini scatenati. Domenica l’argomento verrà affrontato da L’Arena di Giletti o questa trasmissione deve sputtanare solo le Regioni e, in particolare, la Sicilia?

A rigor di logica, domenica prossima Massimo Giletti dovrebbe avere a disposizione abbondante trippa per i gatti de L’Arena. La Camera dei deputati, infatti, ha stabilito oggi un principio in verità un po’ strano: ai parlamentari nazionali, per ciò che riguarda i vitalizi, non si applica la legge Fornero che invece si applica a tutti gli altri cittadini italiani. Ovviamente, a Montecitorio, è scoppiata la baraonda. Con i parlamentari grillini che, in verità, sono andati un po’ sopra il rigo. Mentre i parlamentari degli altri partiti – di maggioranza e di opposizione (in questo caso il riferimento è al centrodestra) non hanno risparmiato pesanti critiche ai seguaci di Beppe Grillo, definiti anche “fascisti”.

I fatti. L’ufficio di presidenza della Camera dei deputati, dopo un tira e molla che va avanti da mesi, ha approvato – su proposta del Partito Democratico – una delibera che riattiva, per i prossimi tre anni, il contributo di solidarietà sui vitalizi e sulle pensioni corrisposte ai parlamentari.

Si tratta, in pratica, dei prelievi a carico dei vitalizi e delle pensioni dei parlamentari che erano stati interrotti in seguito a una sentenza della Corte Costituzionale. La Consulta, infatti, ha stabilito che i prelievi a carico dei vitalizi e delle pensioni non possono essere introdotti a regime, ma solo per un periodo temporaneo (tre anni). Anche se possono essere rinnovati.

Che è quello che ha fatto oggi l’ufficio di presidenza di Montecitorio. Il problema è che la reintroduzione approvata, che porta la forma del PD, crea un’oggettiva disparità tra i parlamentari e i comuni cittadini: come già accennato, mentre questi ultimi vengono penalizzati dalla legge Fornero (che ha allungato i tempi per mandare in pensione i comuni cittadini), per i parlamentari la legge Fornero non si applica!

I parlamentari del Movimento 5 Stelle avevano presentato una delibera che puntava all’equiparazione delle pensioni parlamentari a quelle dei normali cittadini, pur non intervenendo sugli stessi vitalizi: per intervenire sui vitalizi, infatti, ci sarebbe voluto un voto del Parlamento e non una semplice modifica del regolamento.

Ma al PD l’idea che i parlamentari debbano essere trattati come i normali cittadini non va proprio giù. Insomma: la legge Fornero, approvata dal Parlamento, non si applica ai parlamentari, ma solo ai normali cittadini.

Tra l’altro – volendo entrare nel merito – la delibera approvata dall’ufficio di presidenza della Camara dei deputati è una mezza furbata perché, di fatto, colpisce un po’ (non tanto: solo un po’) i vitalizi e le pensioni più alte, mentre non toglie quasi nulla alle pensioni e ai vitalizi medi e bassi (dove per ‘basso’ s’intende un vitalizio o una pensione di 70 mila Euro all’anno).

Questi i parametri che i parlamentari (tranne, ovviamente, i grillini) si sono auto-assegnati: non pagherà nulla chi percepisce fino a 70 mila Euro, pagherà il 10% oltre i 70 mila Euro; il 20% oltre gli 80 mila Euro; il 30% oltre i 90 mila Euro; e il 40% oltre i 100 mila Euro.

La reazione dei grillini è stata furibonda. La seduta di Montecitorio è stata sospesa mentre era in corso un question time (in Aula il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, stava rispondendo ad alcune interrogazioni). I parlamentari del Movimento 5 Stelle – forse per augurio… – si sono seduti nei banchi del Governo. Altri deputati grillini hanno fato irruzione nella sala dove era in corso l’ufficio di presidenza.

Sono volate parole grosse. Ma, forse, la cosa più saggia l’ha detta in un’intervista alla Rai l’ex segretario nazionale del PD, Bersani:

“Se la sinistra non fa la sinistra non ci dobbiamo meravigliare, poi, se il Movimento 5 Stelle cresce…”.

E Giletti, che noi abbiamo richiamato all’inizio di questo articolo? Da settimane, nel corso della trasmissione che dirige – L’Arena – non fa altro che martellare contro i ‘privilegi’ dei consiglieri e deputati regionali (in particolare, sotto accusa finisce sempre la Sicilia).

Bene. Adesso sono stati i parlamentari nazionali ad auto-assegnarsi un privilegio in verità un po’ odioso: vitalizi e pensioni senza legge Fornero. Siamo certi che Giletti domenica dedicherà una parte della sua trasmissione a questo argomento. Altrimenti…

P.S.

Complimenti vivissimi alla presidentessa della Camera dei deputati, Laura Boldrini, eletta nella ‘sinistra’ in Sicilia… 

 

 

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