Che il Governo Renzi in combutta con il Governo regionale di Rosario Crocetta abbia portato la nostra Isola al fallimento lo sanno ormai tutti. Oggi l’ISTAT scopre che in Sicilia la disoccupazione è cresciuta e tutto va a rotoli. Ma dopo quello che hanno combinato i predoni romani e gli ‘ascari’ siciliani l’ISTAT cosa voleva trovare?
Da quando imperversa il renzismo l’ISTAT non è quasi mai pessimista. Ogni tanti ricorda che c’è un po’ di disoccupazione, ma senza esagerare. Sulla Sicilia, però, l’Istituto di Statistica opta per un pessimismo ‘cosmico’: 45 mila posti di lavoro in meno, il tasso di occupazione segna 17,7 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale, tasso di disoccupazione che cresce di due punti, passando dal 20,5% al 22,6%.
Sono i dati degli ultimi tre mesi del 2016 raffrontati con lo stesso periodo del 2015. Li ha diffusi la CGIL Sicilia che, per bocca del segretario generale, Michele Pagliaro, parla di “numeri allarmanti”. Pagliaro, insomma, smentisce che in Sicilia ci sia una ripresa. Colpa della “inefficacia dei provvedimenti sul lavoro del Governo nazionale” e della “mancanza di azione politica del Governo regionale”.
L’ISTAT segnala la “desertificazione industriale”. E la crisi degli altri settori economici: oltre 7 mila posti di lavoro in meno nel manifatturiero e male anche il settore delle costruzioni che nel quarto trimestre 2016 conta appena 82 mila occupati.
In crisi anche i servizi, con 33 mila occupati in meno (17 mila lavoratori in meno solo negli alberghi e nella ristorazione).
Tutto vero, per carità. Ma è un po’ strano che i dati ISTAT vengano fuori proprio quando i renziani siciliani – che hanno partecipato e patrocinato alle scelte dei Governi nazionale e regionale che hanno affossato la Sicilia – cercano di costruirsi, anzi, di ricostruirsi la ‘verginità’ che hanno perso da tempo attaccando il presidente della Regione, Rosario Crocetta.
Cosa questo blog pensi di Crocetta e del suo Governo è noto: prima il presidente e i suoi assessori andranno a casa, meglio sarà per la Sicilia. Ma a casa, assieme a Crocetta e alla sua Giunta, deve andare tutto il PD che governa la Regione dal 2008 e, in particolare, a casa debbono andare i renziani (con in testa il sottosegretario Davide Faraone), che tutt’oggi fanno parte del Governo regionale.
Detto questo, non possiamo non notare la stranezza di una notizia ovvia (con tutti i tagli che ha subito la Regione siciliana – tagli dei quali la CGIL siciliana solo in questi giorni comincia a prendere atto – che sviluppo economico ci dovrebbe essere in Sicilia?) che viene improvvisamente rilanciata nel pieno di una polemica tra Crocetta e Faraone.
Di più: proprio mentre Faraone attacca il presidente Crocetta, l’assessorato gestito dai fedelissimi dello stesso sottosegretario del PD – in testa l’assessore Vania Contraffatto – sta provando a realizzare una mega discarica a Terrasini.
Della serie: polemizziamo pure, ma gli affari facciamoli andare avanti lo stesso…
Cosa pensa, sottosegretario Faraone? Che attaccando Crocetta i Siciliani pensino bene di lei? Sappia che i Siciliani sanno benissimo che lei è responsabile dello sfascio della Sicilia quanto lo è Crocetta: siete le facce diverse di una stessa medaglia.
La verità è che ve ne dovete andare a casa tutti, sottosegretario Faraone: lei, Crocetta, Lumia e via continuando con tutto il Governo regionale, con tutto il PD e con tutti i partiti che appoggiano lo stesso Governo.
A casa, a casa, a casa…
Foto tratta da lecodelsud.it