Noi poniamo una domanda. E ci auguriamo che le autorità – Regione siciliana e ANAS (ovviamente se è l’ANAS a gestire la manutenzione di questa strada) – rispondano. Anche perché di mezzo c’è la salute delle persone. Marineo e Corleone sono due noti centri agricoli. Fatti del genere riguardano altre strade della nostra Isola?
Come viene eliminata l’erba che costeggia le strade siciliane? Ci riferiamo, in questo caso, alle strade statali, perché le strade provinciali – com’è a tutti noto da quando le ex Province della nostra Isola sono state lasciate senza soldi – sono abbandonate. Nelle strade statali la manutenzione viene ancora effettuata: se ne dovrebbe occupare l‘ANAS. Perché poniamo l’interrogativo sull’eliminazione delle erbe che costeggiano le strade statali? Perché un lettore ci ha segnalato un fatto che definire inquietante è poco:
lungo la strada che da Marineo arriva a Corleone – dovrebbero essere circa 30 chilometri di strada – tutta l’erba che costeggia la carreggiata è secca.
La notizia è inquietante perché siamo a marzo inoltrato, alle porte della Primavera: l’erba, in questo periodo, dovrebbe essere verde, anzi, lussureggiante, non certo secca! Se l’erba è secca, beh, dev’essere successo qualcosa. Cosa?
Le interpretazioni agronomiche – mattiamola così – possono essere due.
Prima interpretazione: una malattia ha colpito queste erbe e le ha fatte disseccare. Non è una tesi probabile, ma non è impossibile.
Seconda interpretazione: qualcuno – e, se è così, ci piacerebbe sapere chi – per liberare circa 30 chilometri di strada dalle erbe ha usato un diserbante chimico, che ha fatto seccare tutto.
E’ così? La nostra è una domanda. Ed è una domanda alla quale le autorità – a cominciare dalla Regione siciliana e dall’ANAS (se è l’ANAS che si occupa della manutenzione di questa strada) – dovrebbero rispondere.
Non c’è bisogno di ricordare che i territori di Marineo e Corleone sono noti per l’agricoltura di qualità: frutta, ortaggi, carne, salumi, latte, formaggi.
Sarebbe veramente incredibile se dovesse venire fuori che l’erba che costeggia 30 chilometri di strada è stata trattata con un diserbante chimico! Questo perché l’effetto deriva avrebbe inquinato i terreni circostanti.
L’ARPA – l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente – è in grado di raccontare ai cittadini siciliani e, segnatamente, ai tanti agricoltori che operano tra Marineo e Corleone che cosa è successo?
Abbiamo parlato della strada Marineo-Corleone perché la segnalazione ci è arrivata da lì. Ma il discorso potrebbe essere esteso a tutte le strade statali siciliane.
In questo caso non ci rivolgiamo alle autorità, ma ai cittadini siciliani:
ai cittadini della provincia di Palermo (non c’è solo la strada Marineo-Corleone in provincia di Palermo);
ai cittadini della provincia di Trapani;
ai cittadini della provincia di Agrigento;
ai cittadini della provincia di Caltanissetta;
ai cittadini della provincia di Enna;
ai cittadini della provincia di Messina;
ai cittadini della provincia di Siracusa;
ai cittadini della provincia di Ragusa;
ai cittadini della provincia di Catania.
Se vedete ai bordi delle strade l’erba disseccata per chilometri, avvertiteci: inviate un messaggio sulla nostra pagina facebook, o inviate un messaggio al nostro indirizzo di posta elettronica (inuovivespri@gmail.com).
Superfluo aggiungere che l’erba che costeggia le strade si toglie manualmente, non ricorrendo agli erbicidi che inquinano l’ambiente, avvelenando la nostra agricoltura.
Non è che, per ‘risparmiare’ sulla manodopera, hano fatto ricorso alla ‘chimica’?
Ribadiamo: le nostre sono solo domande. Non sappiamo cosa è successo: aspettiamo notizie dalle autorità.
Ma non possiamo non ricordare che la Sicilia distribuisce, ogni anno, circa 50 milioni di Euro di fondi europei per l’agricoltura biologica. Ripetiamo: 50 milioni di Euro di fondi europei. Una somma considerevole.
Un fiume di denaro pubblico che viene distribuito non per un’agricoltura dove si pratica una lotta biologica integrata, che prevede, in casi estremi, l’utilizzazione di pesticidi ed erbicidi in basse dosi, ma un’agricoltura biologica: cioè completamente priva di pesticidi ed erbicidi.
Sarebbe veramente paradossale scoprire che, mentre in Sicilia operano quasi 10 mila aziende agricole in ‘biologico’, attorno, lungo le strade, si fa uso di erbicidi…
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Caro Direttore, venerdì scorso, 3 marzo, in autostrada, tornando da Palermo in direzione di Partinico, col Pullman, notavo un camioncino con una grossa botte che marciava sulla corsia di emergenza e un operaio che con un lancia in mano irrorava l'erba al di là del guard rail. Sicuramente non era un fertilizzante organico per alimentare l'erba ma un diserbante. E' facile risalire al camioncino perché il fatto è accaduto tre la ore 11:30 e le 12:15 in questo tratto autostradale.
Basta chiedere all'ANAS sia di chi ha effettuato il lavoro in quel giorno e se l'hanno autorizzato o invitato ad usare diserbanti, anziché dotarsi di tagliaerba seguita di un crusher per sminuzzare l'erba tagliata che diventerà concime.
Si confermo, vengono usati
diserbanti sulle strade statali
delle provincie di Palermo,
Catania e Messina, e se non
vado errato lo fanno anche
sulle autostrade e sulle linee
ferrate. Non so quale tipo di
diserbanti sono utilizzati, ma
sicuramente sono dannosi
in quanto i residui del prodotto
depositandosi sull'asfalto, con
il movimento dei veicoli si
diffondono nell'aria e vengono
inalati dai viaggiatori.
Un sistema oserei dire
criminale, vorrei conoscere
però, il tipo di erbicida e i
vari componenti, spero sia
innocuo, ma ne dubito.