Si tratta di Domenico Casalino, ex ad della centrale acquisti del Tesoro che secondo gli inquirenti, “starebbe continuando a dare il suo contributo sulle gare”. Perché gli interessa la Sicilia? Qualcosa a che vedere con il G7?
Non è indagato. Ma è un personaggio di primo piano nei palazzi del potere: è stato, infatti, amministratore delegato di Consip, la centrale acquisti del Tesoro in questi giorni nell’occhio del ciclone e che si occuperà degli appalti (25 milioni di euro) per il G7 di Taormina.
Parliamo di Domenico Casalino, oggi amministratore delegato di Techno Sky (gruppo Enav) che da due mesi è consulente, a titolo gratuito, dell’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei.
Casalino compare in alcune intercettazioni nell’inchiesta Consip delle Procure di Roma e Napoli, cosa che avrebbe spinto il governatore, Rosario Crocetta, a chiedere conto e ragione a Baccei sulla nomina.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’assessore non si sarebbe scomposto: “Conosco Casalino da alcuni anni, quando gli ho parlato della carenza di professionalità all’interno della nostra Centrale unica di committenza, s’è offerto di darci una mano nell’individuazione merceologica non sanitaria”.Centrale unica di committenza, va sé, significa appalti.
“E’ una persona – continua Baccei- che ha molta esperienza, non capisco dove stia il problema. Ci dà qualche consiglio, è ceo di una società pubblica quindi il suo impegno come consulente è limitato”. “Le intercettazioni dell’inchiesta Consip? Non è indagato, se lo sarà si vedrà”, afferma Baccei.
Secondo Vincenzo Figuccia, deputato di Forza Italia, la mossa di Crocetta sarebbe squisitamente politica:”Mentre è evidente che l’entourage del presidente sia schierato su Emiliano e non su Renzi, si sta per chiudere l’esperienza da assessore di Alessandro Baccei. Anche oggi il governatore non ha mancato di prendere le distanze dal tecnico voluto da Faraone tirandolo in ballo per la nomina di un consulente di cui si parla nell’inchiesta Consip. Un modo come un altro, questo, per allontanarlo dal suo governo”.
A noi pare più inquietante constatare, ancora una volta, che la rete di relazioni dell’assessore toscano inviato in Sicilia dal Governo Renzi, nonché ex partner di Ernst & Young (cosa che aveva suscitato dubbi poiché si tratta di una società che potrebbe trarre vantaggi dalla dismissione di partecipate regionali tanto cara a Baccei) sia quanto meno discutibile.
In questi giorni si è parlato anche di una sua vicinanza al Monte dei Paschi di Siena con riferimento ai guai che questa banca (leggasi debiti) ha lasciato sul groppone di Riscossione Sicilia quando è uscita dalla compagine azionaria e alle difficoltà di recuperare i soldi dovuti alla società siciliana.
Tornando all’inchiesta Consip, non possiamo scordare che c’è anche un rivolo siciliano:l’appalto per le pulizie all’aeroporto di Palermo da quasi 9 milioni di euro, aggiudicato il 26 aprile dell’anno scorso alla “Romeo gestioni” di Alfredo Romeo. I giornali citano un passaggio dell’informativa redatta dagli investigatori per la Procura di Napoli che definisce la gara una di quelle “gravate, a vario titolo, da forme turbative riferibili potenzialmente a terzi”. Dall’aprile del 2016 l’aggiudicazione è stata bloccata, hanno fatto sapere dalla Gesap.
E a proposito di Casalino,sul Fatto quotidiano leggiamo che “a pagina 510 dell’informativa in cui riportano stralci delle intercettazioni tra l’ex numero uno di Consip (Casalino, ndr) e Italo Bocchino, l’ex parlamentare di Futuro e Libertà diventato consulente di Alfredo Romeo, l’imprenditore napoletano al centro dell’inchiesta sulla centra acquisti della pubblica amministrazione, gli investigatori scrivono che Casalino starebbe continuando a dare il suo contributo sulle gare”. “Casalino continua a vantare ingerenze in seno a tale organismo”. Tale organismo, va da sé, è la Consip, alias appalti ed amicizie altisonanti….
Che cosa è venuto a fare in Sicilia Mr Casalino, l’amico di Baccei? Beneficenza?
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