Lavoratori calpestati/ Fincantieri ‘sparecchia’ al Cantiere Navale e alla SEUS si licenziano i barellieri ‘usurati’…

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Nella Sicilia governata dal ‘Rivoluzionario’ Rosario Crocetta e dal PD renziano si ‘sperimentano’ nuovi trattamenti per i lavoratori. Al Cantiere Navale di Palermo non si capisce se Fincantieri chieda ai lavoratori di rispettare il digiuno della Quaresima o se li abbia messi a dieta perché troppo in carne. Alla SEUS il presidente della società, dopo una lunga riflessione sui testi di Nietzsche, su Elsa Fornero e sul Jobs Act di Renzi ha deciso di licenziare barellieri e autisti ‘acciuncati’ dal lavoro. “Com’è umano lei”, direbbe Fantozzi… 

Che legame c’è tra il PD e i lavoratori? L’esperienza devastante di Matteo Renzi e del suo Jobs Act, dopo la sua caduta – e soprattutto dopo i fallimentari risultati che ha sortito questa balorda ‘riforma’ del mercato del lavoro – sembrava diventato un incubo da dimenticare. Invece in Sicilia sembra che il renzismo abbia lasciato segni pesanti. Due esempi, per certi versi incredibili, testimoniano l’atmosfera sociale e politica che il Pinocchio di Santa Maria Novella ha trasmesso alla nostra Isola: Fincantieri che avrebbe deciso di ‘sparecchiare la tavola’ di un gruppo di operai del Cantiere Navale di Palermo (leggere abolizione della pausa pranzo) e la linea ‘spartana’ che la SEUS – la società che gestisce il personale e le ambulanze del 118 – vorrebbe adottare con i propri dipendenti un po’ ‘ammaccati’ dopo anni di lavoro.

Iniziamo con la Fincantieri che vorrebbe ‘sparecchiare la tavola’ ad un gruppo di lavoratori. Su questo digiuno al Cantiere Navale – che per ironia della sorte coincide con la Quaresima – c’è un comunicato della FIOM CGIL che è abbastanza esplicativo:

“Quinto giorno di sciopero indetto dalla FIOM contro l’abolizione della pausa pranzo. Lo sciopero riguarda gli operai dell’officina Osa. L’adesione allo sciopero in questi giorni è stata quasi totale”.

“Ribadiamo ancora una volta che sotto c’è principalmente un problema sicurezza – dichiara Francesco Foti, della segreteria FIOM CGIL di Palermo -. E’ inammissibile che questi operai, che svolgono lavori di saldo carpenteria, un lavoro faticoso e duro, non possano avere una giusta e degna pausa. Oltre allo sciopero la FIOM si rivolgerà a tutti gli organi competenti. Ancora una volta occorre un confronto con Fincantieri nazionale”.

Nel comunicato si annuncia che la protesta continuerà lunedì.

Sul digiuno che Fincantieri sta cercando di imporre a questo gruppo di operai le interpretazioni sono tante. C’è chi sostiene che i ‘capi’ palermitani di questa società che del ministero dell’Economia si sarebbero convertiti prima al cristianesimo e poi, addirittura!, al cattolicesimo: da qui la tavola ‘sparecchiata’ proprio in coincidenza della Quaresima.

Dietro questo atto, insomma, ci sarebbe un digiuno ‘purificatore’ che dovrebbe rendere gli operai puri come le colombe…

C’è anche un’altra tesi, un po’ meno mistica. Gli operai sarebbero diventati un po’ troppo ‘grassottelli’ e i ‘capi’ dell’azienda, che li vogliono in forma e senza problemi di glicemia alta, li avrebbero messi a dieta: insomma, secondo questa seconda interpretazione, Fincantieri Palermo avrebbe fatto ‘sparecchiare’ la tavola nell’interesse della salute dei lavoratori.

Alla terza tesi, infine, non crede nessuno: e cioè che Fincantieri Palermo abbia abolito la pausa pranzo per aumentare la produttività del lavoro: si tratterebbe di una volgare interpretazione ‘tayloristica’ di un atto che, invece, affonda le radici nella religione e nella medicina preventiva…

Ancora più interessante quello che sta succedendo alla SEUS, la società, come già ricordato, che gestisce il personale e le ambulanze del Servizio 118. In questa Azienda succede che alcuni barellieri e alcuni autisti, dopo essere stati ‘spremuti’ come limoni, non sarebbero più risultati idonei alla visita di controllo. Che fare di questo personale?

Sul quotidiano on line, Live Sicilia, il presidente di questa società, Gaetano Montalbano, non solo ha spiegato in modo ‘dottissimo’ come stanno le cose, ma ha anche prospettato una soluzione che oscilla tra il Superuomo di Friedrich Nietzsche e il celebre Ragionier Fantozzi:

“La Seus, come prevedono le norme, ha provato a ricollocarli. Ma se le aziende non hanno necessità di personale l’unica strada resta il licenziamento”.

Della serie: a questi barellieri e a questi autisti gli abbiamo ‘stoccato’ le gambe dopo anni di lavoro e adesso non stanno più in piedi? A casa!

Insomma: chi non può più lavorare perché il fisico non l’accompagna più, beh, tradisce il lavoro: in fondo è questo lo ‘spirito’ dell’Unione Europea dell’Euro: da qui una sorta di rupe Tarpea in salsa SEUS: niente volo dal Campidoglio, anche perché siamo a Palermo e non a Roma: ma a casa senza stipendio sì, questo è il minimo!

“Com’è umano lei”, direbbe Fantozzi.

Qualche rigo dopo, però, sempre su Live Sicilia, Montalbano ritrova qualche briciolo di umanità:

“Ho sentito che in qualche caso si tratta di lavoratori che hanno malattie gravi come il tumore, in questo caso se l’azienda ha notizie che gli autisti stanno facendo delle terapie salvavita la procedura è diversa e il licenziamento viene sospeso”.

Subito dopo torna con la ‘schiena dritta’:

“Ma al momento non abbiamo ricevuto queste comunicazioni. Stiamo solo rispettando la norma. Un’azienda non può pagare stipendi a chi non può garantire la prestazione lavorativa”.

Insomma, alla SEUS se ti ammali sono cavoli tuoi! Statuto dei lavoratori, diritti dei lavoratori: cosa sono ‘ste cose che ormai non hanno più senso? Non hanno insegnato niente il grande Mario Monti e la grande Elsa Fornero, per non parlare delle “tutele crescenti” del Jobs Act?

Chi non la pensa come gli ‘europeisti’ dalla SEUS è il parlamentare regionale Pino Apprendi, che non sembra nemmeno del PD:

“I lavoratori soccorritori della SEUS che sono dichiarati non idonei al lavoro devono potere essere riconvertiti ad altra attività compatibile con il loro stato di salute. Basta applicare l’articolo 17 del contratto di lavoro che prevede la loro ricollocazione. Non si può mortificare il lavoratore che negli anni è stato sottoposto a continui sforzi fisici ed ha perduto l’idoneità alla professione per cui è stato assunto. Nei prossimi giorni chiederò un incontro in commissione Sanità con i responsabili del 118 e dell’assessorato alla sanità per risolvere positivamente questo problema”.

Com’è “antico” ‘sto Pino Apprendi…

P.S.

Si racconta che, ogni mattina, il dottore Gaetano Montalbano metta sull’attenti tutti i lavoratori della SEUS e chieda:

“Come state?”. 

Dicono che anche gli autisti e i barellieri con una gamba e mezzo scattino in piedi e rispondano in coro:

“Benissimo!”…

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