La verità è che lo Stato italiano non sa dove trovare 3 miliardi e mezzo di Euro chiesti dalla solita Europa dell’Euro. A Roma hanno già deciso che 700-800 milioni di Euro dovranno essere fatti pagare alla Regione siciliana, cioè a 5 milioni di Siciliani. Da qui la gazzarra organizzata da Giletti. Che serve soltanto a giustificare l’ennesimo scippo ai danni della nostra Isola
“L’attenzione mediatica che da qualche settimana si concentra sulla Sicilia, con argomenti spesso faziosi, se non sbagliati, ha una spiegazione semplice: lo Stato, per fronteggiare la richiesta dell’Unione Europea di una manovra di 3 miliardi e mezzo, ha deciso che 700-800 milioni circa li dovrà pagare la Regione siciliana. Da qui l’accanimento sui vitalizi degli ex deputati del Parlamento dell’Isola – con la solita sceneggiata da Giletti – che sono uno scandalo, ma che non sono diversi da quelli della Camera, del Senato e di altre Regioni italiane”.
Lo dice Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione siciliana con I Nuovi Vespri (ed editore di questo blog), commentando l’ennesima puntata de L’Arena di Giletti dedicata al massacro della Sicilia (ve ne parliamo qua).
“Quello che potrebbe succedere è molto grave – aggiunge Busalacchi -. Lo Stato, non sapendo dove trovare i soldi per la manovra folle chiesta dall’Europa dell’Euro, deve giustificare agli occhi dell’opinione pubblica nazionale un ulteriore scippo di circa 700 milioni di Euro al Bilancio della Regione siciliana. E l’unico modo che ha per giustificare un’ennesima porcata ai danni di 5 milioni di Siciliani è quello di rimestare su questa storia dei vitalizi: vitalizi per gli ex parlamentari che, detto per inciso, sarà la prima cosa che abolirò se verrò eletto presidente della Regione”.
“Ma in questa storia il tema non è rappresentato dai vitalizi degli ex parlamentari dell’Ars – osserva il leader de I Nuovi Vespri -. Proviamo, sinteticamente, a illustrare quello che potrebbe succedere. La Regione ha un Bilancio di ‘cassa’ di circa 13 miliardi e mezzo di Euro. Il dato non è alla lettera, perché il consuntivo 2016 lo conosceremo a fine giugno. Ma i ‘numeri’ pressappoco, sono questi”.
“Da 13 miliardi e mezzo – precisa Busalacchi – vanno tolti i 9 miliardi e 200 milioni circa della sanità. Restano 4,3 miliardi di Euro circa. Se gli togliamo il contributo per il risanamento della finanza pubblica che ci chiede ogni anno lo Stato (un miliardo e 300 milioni di Euro) la disponibilità per la Regione si riduce a 3 miliardi di Euro circa. Con questa cifra tutti i soggetti che, a vario titolo, dipendono dalla spesa regionale, sono oggi in grande sofferenza. Penso alle ex Province, ai Comuni, ai precari, agli operai della Forestale”.
“Ebbene, nonostante ciò – aggiunge il candidato alla presidenza della Regione – il Governo Gentiloni avrebbe deciso di togliere dal Bilancio della Regione altri 700 milioni di Euro circa, portando il contributo per il risanamento dei conti dello Stato a carico della Regione siciliana da un miliardo e 300 milioni di Euro a circa 2 miliardi. Se ciò dovesse accadere gli effetti sulla vita dei Siciliani sarebbero terribili, se si pensa che si parla anche di un ulteriore taglio di 50 milioni di Euro al contributo dello Stato alla sanità siciliana, che passerebbe da 2 miliardi e 200 milioni di Euro all’anno a 2 miliardi e 150 milioni di Euro”.
“Mi auguro che Roma trovi altrove i soldi per fronteggiare le richieste di Bruxelles – dice sempre Busalacchi -. Anche perché né il presidente della Regione, Rosario Crocetta, né l’assessore dimissionario, Gianluca Miccichè, hanno avuto il coraggio di dire – forse per non mettersi contro il Governo romano – che i contributi per assicurare l’assistenza h24 ai disabili gravi e gravissimi della Sicilia li ha tagliati il Governo nazionale. Quando governeremo noi – conclude il leader de I Nuovi Vespri – contesteremo a Roma tutti i fondi che ha depredato dal Bilancio regionale, a cominciare dalla sanità. Sarà una battaglia durissima, per questo è necessario che tutti i Siciliani di buona volontà si sveglino”.
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partendo dal famoso detto che non tutti i mali vengono per nuocere, penso che il tam tam di Giletti sui vitalizi concessi nei periodi ai vari "ONOREVOLI" cha si sono succeduti sugli scranni di comendo dell'Assemblea Regionale Siciliana, riuscirà a farli eliminare , ma con lo stesso modo saranno eliminati anche quelli che sono elargiti agli innumerevoli "ONOREVOLI" che hanno occupato quelli sia del SENATO che della CAMERA e, se anche in altre Regioni esistono VITALIZI del genere. Circa le richieste di "SCIPPO" da parte dello Stato nei confronti della NOSTRA REGIONE, assistiamo ad un ennesimo atto di sottomissione assoluta da parte degli attuali "ONOREVOLI" che scippano a loro volta i loro stipendi senza adempiere ai più elementari obblighi per i quali i cittadini della NOSTRA TERRA li hanno eletti: DIFENDERE GLI INTERESSI DEI SICILIANI E PROMUOVERE ATTIVITà LEGISLATIVE A LORO FAVORE, SCHIERANDOSI ANCHE CONTRO IL DICTAT DEI LORO COLLEGHI DELLO STATO.
Ma possibile che in tv non si dica il perché di tanto scempio e si preferisca aderire al cortile di voci stridule? Se non può parlare contro il governo nazionale e dire la verità almeno se ne stia a casa Mr crocetta!
Crocetta fa parte della strategia del governo, altrimenti Giletti non lo inviterebbe.
il messaggio mediatico della trasmissione condotta da questa sottospecie di giornalista, è veramente devastante ed i siciliani devono imparare che ormai non si deve restare indifferenti ai misfatti di quei politici, che hanno votato ed eletto, perché si rendono così complici di tutti i loro atti che vanno contro gli interessi dei siciliani. Bisogna cacciarli via perché indegni del mandato ricevuto.
è facile trovare questa somma in 4/6 mesi: basta ridurre al 10/15% tutti i vitalizi ed è già trovata la soluzione al problema.
Invece di aumentare le tasse, bisogna trovare la maniera come tappare i buchi (voragini) da cui fuoriesce ogni secondo il liquido (denaro), soprattutto nella disorganizzazione e nella mala gestione della cosa pubblica.
E' assurdo che non intervengano le prime due massime cariche dello Stato entrambe palermitani. La Sicilia beffeggiata con un accanimento persecutorio dalla TV di Stato che come dimostrano le minacce di querela fa soltanto disinformazione. Non è giunto il momento di indignarci?
Crocetta politicamente
parlando è un pupo e si
presta alle sceneggiate
di Giletti. Il vero presi
dente della regione in
Sicilia è Baccei, con lui
usciranno i soldi che
servono a Roma. Il vero
scandalo che dovrebbe
indignare il popolo sici
liano,semmai, è la sua
presenza, non gradita
per quel che mi riguarda,
nel nostro parlamento.
Il danno provocato ai sici
liani da Giletti è gravis
simo, si potrebbe confi
gurare il reato di diffama
zione aggravata perchè
commessa col mezzo
televisivo, mezzo che
raggiunge una moltepli
cità di persone, perchè
pur mettendo insieme
notizie vere, i vitalizi in
Sicilia esistono, ma ci
sono pure nelle altre
regioni e al parlamento
nazionale e nei vari
enti pubblici, però la
notizia che trapela agli
occhi di chi ha seguito
il programma è quella di
un privilegio solo ed
esclusivamente a vantag
gio di appartenenti alla
regione Sicilia, ingeneran
do nell'opinione degli
ascoltatori,la convinzione
che lo spreco e la cattiva
condotta pubblica, sia solo
nella nostra regione. Il
piemontese Giletti, non
nuovo a simili esternazi
oni, quindi recidivo,aveva
l'obbligo, trattandosi di
tv pubblica, col canone
pagato anche dai siciliani
di verificare con zelo la
veridicità, nel suo com
plesso, sulle notizie
riferite. Ma dove sono i
cinque stelle, che voleva
no cambiare il mondo,
dove sono i nostri
rappresentanti a cui noi
con il nostro voto dele
ghiamo la difesa dei nostri
interessi, dei nostri
diritti, della nostra dignità
sono buoni solo a ritirare
ogni mese il loro compenso?