La notizia l’abbiamo appresa stamattina dai mormorii che abbiamo registrato sulla rete. E da qualche telefonata che abbiamo ricevuto. Così abbiamo cercato di capire quello che sta succedendo. E chi hanno spiegato che… I problemi veri sono nelle ex Province e, in parte, nei Comuni
Si tratterà solo di un ritardo fisiologico. Legato alle solite ‘tensioni’ di cassa? A quanto pare, questa volta le ‘tensioni di cassa’ non c’entrano. O almeno così sembra. Parliamo dei dipendenti della Regione siciliana che, a tutt’oggi, non avrebbero ancora avuto accreditato lo stipendio. Noi abbiamo appreso la notizia sulla rete: notizia che ci è stata confermata da qualche telefonata che abbiamo ricevuto.
Così abbiamo provato a capire cosa sta succedendo. La notizia, mettiamola così, è che fino ad oggi la Regione non è ancora fallita. Si tratta solo di un ritardo: un ritardo che sarebbe stato provocato dal sistema informatico.
Febbraio – ci hanno spiegato – è il mese del calcolo dei conguagli fiscali. Da qui un impegno supplementare da parte degli uffici della Regione deputati alla contabilità. Ma non ci sarebbero stati problemi nel calcolo dei conguagli: questo, almeno, quello che siamo riusciti a sapere.
E allora? Il problema, ci hanno spiegato, risiede, come già accennato, nel sistema informatico. Ma non è un problema grave: insomma, ci sarà appena qualche giorno di ritardo nell’erogazione degli stipendi.
I problemi, semmai, ci sono nelle ex Province, dove già da tempo si registrano ritardi nell’erogazione degli stipendi. E problemi ci sono anche nei Comuni, sia per ciò che riguarda il personale precario sia – in alcuni casi – per ciò che riguarda gli stessi dipendenti comunali.
In ogni caso, la situazione, nel complesso, per il sistema Sicilia non è delle migliori. Anzi. E rischia di aggravarsi ulteriormente se il Governo nazionale, per fronteggiare la richiesta di una manovra da 3 miliardi e mezzo della solita Unione Europea dell’Euro a trazione tedesca, scaricherà – come sembra – buona parte di questi costi sulle cinque Regioni a Statuto speciale e, quindi, anche sulla Sicilia.
Ma di questo parleremo in un articolo che pubblicheremo nel pomeriggio.
Foto tratta da palermomania.it