FAI, ‘I Luoghi del Cuore’: al 7° posto c’è San Vito Lo Capo

24 febbraio 2017

Tra “I Luoghi del Cuore“, censimento promosso dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che ha l’obiettivo di selezionare i luoghi del nostro Paese più amati e meritevoli di essere valorizzati, recuperati e restituiti alla collettività, al 7^ posto con 28.373 voti, si è piazzata la Tonnara di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani.

Nota anche come Tonnara del Secco perché in prossimità di una zona marina dal fondale basso, entrò in funzione nel 1412 in seguito all’autorizzazione alla pesca del tonno da parte di Ferdinando di Borbone. Nel 1872 fu acquistata da Vito Foderà, proprietario anche della Tonnara Magazzinazzi di Castellammare del Golfo. Nello stesso anno il complesso venne ingrandito e iniziò la costruzione dello stabilimento per la lavorazione dei tonni, che consentì l’incremento dell’attività.

Dopo la sua morte la tonnara visse un periodo di declino, passò in mano ad alcuni affittuari e venne poi acquistata dai fratelli Plaja nel 1929. I Plaja furono costretti a chiudere nel 1965 in seguito a un calo nella produzione e vendettero la proprietà all’azienda turistica Valtur. Oggi la tonnara – che si configura come un complesso di bassi edifici in pietra, estesi in lunghezza sulla spiaggia – è un bene vincolato per la sua notevole valenza, ma è abbandonata, non visitabile e pericolante e, in seguito al fallimento della Valtur, è soggetta a liquidazione. La comunità locale ma non solo, visto che il bene è molto conosciuto in Sicilia e a livello nazionale anche per essere stato set di serie tv come Il Commissario Montalbano e Cefalonia, è molto affezionata a questo luogo che vorrebbe vedere recuperato e valorizzato, destinandolo ad attività culturali.

Inoltre, al 31^ posto, con 9.535 voti, Piazza Verga e fontana, a Catania; al 40^ posto, con 7.758 voti, il Convitto Cutelli (corte e aula magna), sempre a Catania; al 43^ posto, con 7.206 voti, la Tomba di Antonello da Messina, a Messina; al 45^ posto, con 6.749 voti, il Giardino pubblico comunale Vittorio Emanuele di Caltagirone, nel catanese; al 66^ posto, con 4.971 voti, la Fontana del Milite Ignoto, ad Augusta (SR); al 78^ posto, con 4.119 voti, il Castello di Sperlinga (EN); all’82^ posto, con 3.911 voti, il Giardino botanico, ad Agrigento; all’83^ posto, con 3.831 voti, la Chiesa rupestre del Crocifisso, a Lentini (SR); all’88^ posto, con 3.544 voti, la Montagna di Ganzaria, a San Michele di Ganzaria (CT); al 91^ posto, con 3.424 voti, la Chiesa di Santa Maria Maddalena – La Matrice, a Ciminna (PA); al 108^ posto, con 2.976 voti, il Santuario Maria SS. di Gulfi, a Chiaramonte Gulfi (RG); al 139^ posto, con 2.114 voti, la Chiesa Madre Santa Venera, a Santa Venerina (CT); al 149^ posto, con 1.987 voti, Torre Bagari, a Lascari (PA); al 155^ posto, con 1.924 voti, il Castello Pentefur, a Savoca (ME); al 159^ posto, con 1.819 voti, la Spiaggia Randello, a Ragusa; al 161^ posto, con 1.806 voti, il Fiume Oreto, a Palermo; al 165^ posto, con 1.792 voti, il Bastione degli Infetti, a Catania; al 188^ posto, con 1.573 voti, il Quartiere Arabite, a San Pietro Patti (ME); e al 192^ posto, con 1.536 voti, la Riserva dello Zingaro, sempre a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani.

(ITALPRESS)

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