“C’è un impianto anticorruzione che potrebbe avere una sua efficacia ma da parte dei responsabili anticorruzione manca qualsiasi segnalazione, per cui i fenomeni corruttivi restano sommersi finche’ non li scopriamo, a volte addirittura grazie ad articoli di stampa che ci danno l’input o su segnalazione della procura penale”.
Lo ha detto Giuseppe Aloisio, procuratore regionale della Corte dei Conti per la Regione Siciliana.
“I responsabili anticorruzione dovrebbero essere sanzionati pesantemente – ha continuato -. E invece c’è stato un caso in cui una responsabile anticorruzione era addirittura coinvolta, avrebbe dovuto ‘autodenunciarsi’. Un altro campo di sicura attenzione è stato quello dell’abusivismo. Ho citato ad esempio il positivo effetto che ha avuto presso le amministrazioni locali l’intervento della Procura regionale. La Guardia di Finanza ha accertato irregolarità estese su tutto il territorio regionale, in particolare nella Provincia di Palermo dove 78 comuni su 88 hanno presentato irregolarità. Le amministrazioni locali hanno risposto intensificando i controlli, ad esempio il Comune di Palermo l’anno scorso ha verificato più di 600 abusi intimando agli occupanti abusivi il pagamento dei canoni, che ad esempio non versano la tassa dei rifiuti”.
(ITALPRESS)
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