Fino ad ora i candidati a sindaco – con in testa Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli – più che di programmi hanno parlato di formule politiche. Il candidato grillino, Ugo Forello, è stato sconfessato da una parte della formazione politica alla quale fa capo. L’unico che ha parlato un po’ di quello che vorrebbe realizzare se eletto è l’indipendentista, Ciro Lomonte. Eppure gli argomenti di cui parlare non mancano, dal Tram alla ZTL, dal Parco della Favorita ai grandi impianti sportivi abbandonati e via continuando
Sulle elezioni comunali di Palermo registriamo il valzer della politica-politicante. Tutti i candidati a sindaco – tranne Ciro Lomonte – sembrano impegnati a parlare di alleanze e schieramenti piuttosto che a illustrare programmi. Tutti pronti a misurarsi sulle chiacchiere piuttosto che sui contenuti.
Ve li presentiamo ad uno ad uno. Il primo della lista è il sindaco uscente, Leoluca Orlando, ricandidato per la sesta o settima volta. Poi ci sono i dirigenti del PD, con in testa il segretario provinciale, Carmelo Miceli. Quindi gli esponenti di Rifondazione comunista e di SEL, che hanno dato vita a una nuova sigla elettorale, Sinistra comune. Segue Fabrizio Ferrandelli in arte il ‘Coraggioso’, anche lui candidato sindaco, da qualche giorno appoggiato da tutto il centrodestra. E, ancora, il neo-grillino Ugo Forello. Quindi tre outsider: l’indipendentista Ciro Lomonte (autore di una bella lettera alla città che potete leggere qui), Tony Troia e Ismaele La Vardera.
Questi, per ora, i candidati. Ma non ne escludiamo qualche altro. Per esempio, un candidato di quella parte del PD che non sembra voler cedere alla richiesta di Orlando, che tra i suoi sostenitori non vuole in lista simboli di partiti (si parla del presidente della quinta Circoscrizione, Fabio Teresi).
Un’altra candidata a sindaco potrebbe essere Nadia Spallitta, la vice presidente vicaria del Consiglio comunale uscente.
Fino ad ora di programmi si è parlato poco.
Per esempio: che ne sarà della ZTL che ha distrutto l’economia di mezzo Centro storico della città? Verrà sbaraccata? Resterà? Verrà estesa ad altre aree della città?
Cosa pensa di questi argomenti il sindaco Orlando?
Cosa ne pensa Fabrizio Ferrandelli?
Cosa ne pensa Ugo Forello?
Che ne pensano gli esponenti del centrodestra che votano per Orlando?
Che ne pensano gli esponenti di centrodestra che votano per Ferrandelli?
E che ne pensa lo stesso commissario-coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, che non vive ad Oslo, ma a Palermo?
Lo stesso Lomonte – che pure qualcosa del suo programma ha detto – non è stato, su tale argomento, molto esaustivo.
Tutti zitti? Forse perché, da ‘gesuiti’ consumati quali sono, sono tutti d’accordo per ‘incaprettare’ i commercianti palermitani già ‘incaprettati’ con la ZTL?
E sull’acqua cosa pensano? Lo sanno, i candidati sindaci, che, nell’ultimo anno, in questo settore sono avvenuti due fatti gravi? Ovvero: l’aumento del costo dell’acqua e il contestuale peggioramento della situazione finanziaria dell’AMAP, la società del Comune che gestisce questo servizio? Lo sanno che l’AMAP, pur avendo aumentato le bollette, è vicina al fallimento?
Lo sanno che, nel silenzio generale, hanno assunto il personale del precedente gestore – APS – tutto personale assunto, di fatto, senza concorso, in una società che vive di bollette e di denaro pubblico? Cosa pensano i candidati a sindaco di tutto questo?
Lo sanno i candidati che anche i conti economici di AMG gas Palermo – società che gestisce la distribuzione del gas e che fa capo al Comune – sono peggiorati? Lo sanno perché sono peggiorati?
Lo sanno i candidati a sindaco che l’AMAT – l’Azienda che fa capo sempre al Comune di Palermo – rischia il fallimento? Lo sanno che l’AMAT, per far girare il Tram, ha sbaraccato il servizio bus in alcune delle periferie della città?
Su tutti i giornali si parla – spesso male – della sindaca di Roma, Virginia Raggi. In tanti ne parlano male a prescindere. Ma lo sanno che la sindaca Raggi è riuscita, in pochi mesi, ad aumentare di 120 unità i bus di Roma, mentre l’Amministrazione uscente di Palermo, retta Leoluca Orlando, ha invece ridotto il numero dei bus, che erano già pochi?
Il fatto che la ‘Grande informazione’ – a cominciare dalla RAI, che ci informa tanto sul Comune di Roma e pochissimo sullo sfascio vero e reale di Palermo – ignori questa notizia significa che la debbono ignorare anche i candidati a sindaco?
A proposito del Tram: lo sanno i candidati a sindaco che far girare il Tram a Palermo – peraltro, si tratta di linee di Tram che servino, sì e no, l’1% della popolazione – costa quasi 10 milioni di Euro all’anno? Lo scorso anno si sono inventati uno stratagemma per fare pagare questi costi ai cittadini palermitani con le tasse? sarà ancora così?
I lavori per il Passante ferroviario – costato fino ad ora 800 milioni di Euro circa – sono bloccati. Sì, a parte i disagi che ha creato alla città tutto è fermo. I lavori per la ‘chiusura’ dell’Anello ferroviario – costati fino ad ora oltre 100 milioni di Euro – sono bloccati. I disagi creati ai palermitani – cittadini comuni e soprattutto commercianti – sono stati tanti. Cosa dicono i candidati a sindaco di questi problemi?
L’Amministrazione Orlando ha già annunciato altri appalti – per centinaia e centinaia di milioni di Euro – per nuove linee di Tram. Ma i cittadini di Palermo sono d’accordo? I candidati che dicono?
Noi abbiamo registrato una protesta popolare, molto partecipata, di cittadini che non vogliono che il futuro Tram distrugga anche la via Libertà. Chi è che deve decidere se la via Libertà dovrà essere sventrata per fare posto al Tram? Il sindaco uscente, Orlando, e l’assessore Giusto Catania o i cittadini?
Quasi tutte le strade della città sono piene di buche: si deve ancora andare avanti così?
Rifiuti: lo sanno i candidati a sindaco che a Palermo la raccolta differenziata è pari quasi a zero? Lo sanno che, da trent’anni, la discarica di Bellolampo è in emergenza? Lo sanno che sei vasche piene di immondizia hanno dato vita a una bomba ecologica pronta a esplodere?
Qual è la posizione dei candidati a sindaco rispetto ai rifiuti, alla luce del fallimento integrale, in questo settore, dei vari Orlando, Emilio Arcuri, Giusto Catania e via continuando?
La Giunta di Diego Cammarata prima e la Giunta Orlando adesso hanno stabilito che nell’area di Ciaculli – uno degli ultimi ‘Polmoni verdi’ di Palermo – dovrà sorgere un cimitero. Ma proprio lì lo debbono andare a realizzare il nuovo cimitero, distruggendo i mandarini di Ciaculli? I candidati a sindaco che dicono di questo folle progetto?
Parco della Favorita: possibile che, dal 2001 ad oggi, le Amministrazioni comunali sono andate avanti di improvvisazione in improvvisazione? Dobbiamo rassegnarsi al degrado?
Tutte le grandi strutture sportive della città cadono a pezzi. Per i giovani è un disastro. Di fatto, la politica gli sta togliendo i luoghi dove praticare le attività sportive.
Problemi ce ne sarebbero ancora tanti: le periferie della città sempre più abbandonate, le attività culturali sacrificate (i soldi, nella Palermo di Orlando, si trovano solo per il Teatro Massimo), i mercati storici abbandonati, il rapporto con il mare che resta quasi inesistente (questione che il vecchio Piano regolatore generale di Pier Luigi Cervellati ha, di fatto, ignorato), la questione finanziaria, con la pressione fiscale alle stelle e le società partecipate a rischio fallimento e via continuando.
Si parlerà di questi argomenti?
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Una delle piaghe di Palermo, secondo l’avvocato D’Agata in “Johnny Stecchino”, è il traffico. E penso che su questo siamo tutti d’accordo. Ma il problema non si risolve chiudendo al traffico uno dei centri storici più grandi d’Europa, soprattutto se di base, il servizio di trasporto pubblico è scadente.
Sì, è vero, il tram ha portato benefici al trasporto, ma solo per alcune zone. Se vengono cancellate 34 linee di autobus (su 88) e non vengono coperte da un mezzo alternativo, non è stato risolto un problema: ne è stato creato uno nuovo. E quindi il tram non è la soluzione per il trasporto pubblico.
Oltre alla creazione della rete tramviaria si sarebbe dovuto potenziare il servizio di trasporto pubblico su gomma. Non avendo la patente per scelta, utilizzo i mezzi pubblici da quando andavo al liceo e sono sempre arrivato in qualunque strada in città, seppur con notevole ritardo. E qui voglio spezzare una lancia a favore dell’azienda: i bus partono sempre in orario dai capolinea (a parte qualche eccezione) ma si perdono nel traffico caotico, indisciplinato, e mal gestito dalla Polizia Municipale. Non me ne vogliano i signori in divisa ma prendendo quattro autobus al giorno, non vedo molte macchine di servizio in giro. È un dato di fatto. E quando si riesce a raggiungere in auto la destinazione si deve fare i conti con il parcheggio: posteggiatori abusivi, strisce blu, seconda e terza fila. E da qualche mese c’è anche la Zona a Traffico Limitato, a mio avviso la più grande truffa, ai danni dei cittadini, che un’amministrazione comunale potesse ingegnare: vietare l’ingresso alle auto per non inquinare, ma se si paga si può entrare (senza inquinare?).
Da sindaco, non vieterò al palermitano di utilizzare la propria auto, soprattutto perché un’automobile rappresenta una voce che, tra bollo e assicurazione, pesa in maniera non indifferente sul bilancio individuale o familiare. Ciò non significa, però, che il centro storico di Palermo non debba essere tutelato.
Sono favorevole all’istituzione di una Zona a Traffico Limitato ma con regole ben precise e che devono fare gli interessi sia del centro storico (e soprattutto dei commercianti) che degli automobilisti. Il programma di SìAmo Palermo prevede la creazione di nuovi parcheggi (custoditi, favorendo l’aumento dei posti di lavoro e la sicurezza) e relativi bus navetta, e ordinanze severe per chi viola il codice della strada, soprattutto per chi, con il proprio veicolo, ostacola il servizio pubblico su gomma e occupa spazi dedicati a diversamente abili. Le strisce blu non saranno gestite dall’APCOA ma dal Comune di Palermo, e le zone in cui sono presenti avranno un numero di strisce bianche (quindi gratuite) pari a quello dei posti a pagamento (come previsto dal Codice della Strada). Trattamento particolare (ma non privilegiato) per chi è costretto a raggiungere il posto di lavoro o la propria abitazione in auto. Infine, le oltre 1400 unità della sola Polizia Municipale verranno impiegate per il pattugliamento anche a piedi di strade e quartieri. Per quel che riguarda l’AMAT, il prezzo del biglietto verrà ridotto a 1 euro (e con un notevole abbassamento dei prezzi delle altre formule di viaggio: abbonamento, biglietto giornaliero, etc…), saranno aumentati i controlli con la presenza di almeno due agenti accertatori per ogni autobus (risolvendo il problema del “portoghesismo” e aumentando i posti di lavoro). Maggior attenzione per quel che riguarda piste ciclabili, bike e car sharing e mobilità sostenibile.