“Liberiamo la Sicilia” è lo slogan che lo accompagnerà nella sua sfida ai partiti che svendono i Siciliani. Oggi, sabato 11 Febbraio, alle 11,00, nella sede dell’agenzia di stampa Italpress (via Dante 69, Palermo) illustrerà ai giornalisti i motivi che lo hanno convinto a scendere in campo, i suoi obiettivi, il suo programma e la sua idea di una Sicilia libera dai nemici interni e da quelli esterni
Ci siamo. E’ partito il countdown verso le elezioni regionali che, finalmente, ci libereranno di uno dei peggiori presidenti dell’Autonomia Siciliana. A sfidare i partiti che hanno svenduto la Sicilia e quelli che ancora oggi prendono ordini da Roma contro gli interessi dei Siciliani, ci sarà anche Franco Busalacchi che, come sapete, è anche editore di questo blog. Ex dirigente regionale, scrittore, con la passione per la storia (la vera storia del Sud) Busalacchi è il leader dell’associazione culturale I Nuovi Vespri (qui potete leggere il suo curriculum e qui lo statuto dell’associazione).
“Liberiamo la Sicilia” è lo slogan che lo accompagnerà nella sua corsa verso la Presidenza della Regione Siciliana.
Sabato 11 Febbraio, alle 11,00, nella sede dell’agenzia di stampa Italpress (via Dante 69, Palermo) illustrerà ai giornalisti i motivi che lo hanno convinto a scendere in campo, i suoi obiettivi, il suo programma e la sua idea di una Sicilia libera dai nemici interni e da quelli esterni.
“So che sarà dura – dice Busalacchi – ma sono convinto, grazie alla mia esperienza, di essere in grado di rimettere in piedi la nostra Regione. E sono anche convinto che i Siciliani siano pronti ad una svolta vera e radicale. La guida di un’Amministrazione regionale in grado di cambiare le cose deve però essere affidata a persone competenti che non prendono ordini né da Roma, né da Milano”.
Domani sarà presente anche il filosofo Diego Fusaro.
Noi, intanto, continueremo a tenervi informati sui principali fatti che riguardano la Sicilia, la sua attualità e la sua storia con la nostra prospettiva che rimane quella di sempre: denunciare ogni azione perpetrata in danno dei Siciliani e riappropriarci della storia negata, perché come amiamo ripetere e come ci ha insegnato Gramsci, “quando nel passato si ricercano le deficienze e gli errori non si fa storia, ma politica attuale”. O se preferite dirla con Indro Montanelli, “un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”. E non potrà costruirsi il futuro.
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finalmente una buona notizia,
contento anzi felice leggere questa notizia, sono veramente felice sapere che a rappresentarci noi siciliani e noi dipendenti della Regione Siciliana un nostro caro collega Franco Busalacchi, l'ho conosciuto quando ero all'ufficio di Presidenza in piazza Sturzo, ho un buon ricordo ma mi è rimasto un ricordo, avevo paura lo temevo non so perché, forse per la sua determinazione per il lavoro un po burbero senza mai accennare un sorriso, non lo , ma ora a distanza di anni lo vedo in foto e un po ingrassato ma non mi fa paura come trent'anni fa, anzi mi infonde un senso di forza di coraggio insomma è diverso direi più umano.
All'incontro è possibile partecipare o è riservato solo ai giornalisti? Grazie
In effetti è per la stampa, ma non mancheranno occasioni di incontro. Grazie comunque
Grazie per la precisazione.
Confido quindi di poter partecipare al più presto ad un incontro col dott. Busalacchi che, spero, già in sede di presentazione del programma, vorrà dare un cenno alla sua "visione" dell'amministrazione regionale e degli strumenti che intende mettere in atto per salvarla dal disastro in cui è sprofondata, anche a causa di una classe dirigente inadeguata. Chi scrive è un dipendente regionale in servizio, da molti considerato solo come un privilegiato nullafacente, mentre invece si impegna, come tanti altri, con ostinazione a rendere un servizio dignitoso alla collettività.
Gela c'è. Ma non trattatemi(-ci) come soli numeri a cui presentare il pacchetto da accettare incondizionatamente, Rimarrei(-mmo) nuovamente delusi.
Lotta e partecipazione.