Esclusiva: con un walkie talkie satellitare e anche un po’ fantascientifico siamo riusciti ad intercettare una telefonata tra Rosario Crocetta e il segretario regionale del PD, Fausto Raciti. Si parla delle candidature per la Presidenza della Regione e del nuovo movimento di Crocetta…I due si lasciano andare convinti che non li ascolterà nessuno…
F. R: “Pronto Saro, Fausto sono”.
R.C: “Fausto o infausto? Chi lo sa? (ride)”
F. R: “Amunì finiscila di fari u scimunito, dobbiamo parlare di cose serie”.
R.C: “Mi come fai, ma non lo sai che mi piace scherzare?”
F.R: “Saro, tutti lo sanno che ti piace scherzare: ora ti definisci pure autonomista, hai fatto ridere i polli”.
R.C: “Senti, il mio consulente marketing mi ha detto che in Sicilia la gente sta cominciando a capire che il Governo nazionale li ha fregati alla grande e mi ha suggerito, giustamente, di scegliere un nome per il mio movimento che richiamasse l’intenzione di difendere la Sicilia e i suoi diritti. E’ un genio!”
F.R: “Genio? Si, della lampada. Ma chi ti deve credere? Sono cinque anni che prendi ordini da Roma, hai pure firmato due patti che si incaprettano i Siciliani per fare un favore a Renzi. Decide tutto Baccei e dovrebbero crederti? E’ vero ca su scimuniti, ma no così…”.
R.C: “Tu non ti preoccupare. Pensa ai guai tuoi”.
F.R: “E, infatti. Tu sei un guaio mio: ma come ti viene di annunciare la tua candidatura alla Presidenza della Regione, lo capisci o no che sei indifendibile? Così ci consumi più di quanto siamo consumati. Hai visto i sondaggi? Ci danno sotto il 10%”.
R.C: ” E il conto lo devo pagare io? Sono cinque anni che prendo ordini da voi, cinque anni che paru u governatore dell’impero romano, ca fazzu nzoccu mi diciti di fari, e ora mi volete buttare nella spazzatura? Non è giusto. Anche perché la munnizza l’avi in manu Faraone e io con lui non ci parlo”.
F.R: “Saro ma tu vero pensi che superi il 5% con il tuo movimento?”
R.C: “E che no? Ti ricordo che il borsellino della Regione ce l’ho io in mano. Ora si che ci dico a Baccei di andare a quel paese, per le cose importanti mi so imporre. Un po’ di voti me li assicuro e lo sai. E vediamo: se la matematica non è opinione, 10% meno 5% fa 5%. Malafiura certa”.
F.R: “Ma che fai, ricatti?”
R.C: “Cu, io? Ma si pazzu? Io sono il Presidente della legalità, non lo farei mai. Si chiama politica, a mia accussì ma insignaru a Gela”.
F.R: “Insomma Saru, che vuoi?”
R.C:” Voglio stare vicino ai miei capi, a quelli a cui dedicato questi anni di Governo in Sicilia. Voglio andare a Roma, datemi un posto in lista, e bello sicuro, per le elezioni nazionali e io ritiro la mia candidatura e magari il 10% ve lo faccio superare”.
F.R: “Certo che hai la faccia come il c…..Ma dove ti dobbiamo mettere, ma come ti presentiamo?”
R.C: “Cazzi vostri. E già che ci siete trovate un posto per il mio amico Beppino”.
F.R: “Sono senza parole”.
R.C: “In questi caso te ne suggerisco una: rivoluzione! Rivoluzione! Ora ti devo salutare, il mio consulente marketing dice che mi devo fare una foto sulla tomba di Antonio Canepa”.
F.R: “E cu m… è?”
R:C: “E chinnisacciu. Sarà un profugo, o una vittima delle vacche mafiose dei Nebrodi. Ciao, ciao e salutami Matteo.E a Faraone dicci ca i suoi pensatori a me mi possono fare la manicure, anzi la pedicure, sta cunfidenza di tuccarimi a manu… “.
ndr Ovvio che non abbiamo nessuno walkie talkie satellitare e fantascientifico che ci consente di intercettare. Abbiamo usato l’umorismo e l’ironia per mettervi a conoscenza di uno scenario reale.