Le multinazionali, ormai, non sanno più cosa inventarsi per farci mangiare i veleni a base di pesticidi ed erbicidi. Incredibile il convegno andato in scena qualche giorno fa ad Altamura, in Puglia, dove stanno provando a convincere le persone che un po’ di glifosato, alla fine, non fa male! Tutto questo, guarda caso, proprio quando GranoSalus ha avviato i primi controlli sulle navi cariche di grano che arrivano in Italia. E proprio quando si attendono i primi risultati dei controlli avviati sui derivati del grano duro, pasta industriale in testa…
Ormai le multinazionali che producono pesticidi ed erbicidi non sanno più cosa inventarsi. Sanno che l’opinione pubblica è molto attenta alla qualità dell’alimentazione e, in particolare, al mondo dell’agricoltura. Negli ultimi tempi l’attenzione si è concentrata soprattutto sul glifosato, l’erbicida più diffuso al mondo. Per la Monsanto – la multinazionale americana (che oggi opera insieme con la tedesca Bayer, come potete leggere qui) – il glifosato è stato l’affare del secolo. Ma oggi tutto il mondo è in allarme, perché tutto il mondo conosce gli effetti nefasti del glifosato sull’organismo umano:
Tutto il mondo, oggi, ha paura del glifosato. Mentre chi lo continua a produrre teme la fine del grande affare. In Puglia è nato un’associazione di agricoltori e consumatori che si va diffondendo in tutte le Regioni del Mezzogiorno d’Italia. L’associazione si chiama GranoSalus e ha raccolto e continua a raccogliere adesioni.
GranoSalus ha già avviato i primi controlli nei porti italiani, per far conoscere ai cittadini quanto grano estero arriva nel nostro Paese. Un prodotto che, spesso, contiene sostanze inquinanti, a cominciare da glifosato e micotossine DON. Tale associazione ha anche avviato i primi controlli sui derivati del grano. Ormai, per i primi risultati – che riguardano i controlli sulla pasta – è questione di qualche settimana.
In questo clima, nei giorni scorsi, ad Altamura, in Puglia, è andato in scena un bizzarro convegno sul glifosato. Dove – sembra incredibile! – qualche relatore ha provato a dimostrare che il glifosato, “in dosi morigerate” non fa male alla salute! Ribadiamo: sembra incredibile, ma in Italia succede anche questo. E succede ad Altamura, dove si produce una delle qualità di pane più famosa al mondo: il pane di Altamura.
Noi ci siamo già occupati del pane di Altamura in Puglia, del pane di Matera in Basilicata e del pane nero di Castelvetrano in Sicilia. E abbiamo scoperto che i disciplinati per la realizzazione di questi prodotti sono stati incredibilmente ‘aggiornati’ per aggiungere al grano duro locale il grano estero! Una follia, come potete leggere qui di seguito:
Qui potete leggere un resoconto del convegno pubblicato dal giornale on line Altamuralive.it:
Vi invitiamo a leggere questo articolo. Dove si cerca di dimostrare che quantità minime di glifosato non intaccano la salute umana!
Quello che sta succedendo – lo ribadiamo – è incredibile!
Sì, cari lettori, siamo all’incredibile. Leggete questa considerazione:
“Il glifosato, tuttavia, è stato indicato dagli ambientalisti come un potenziale cancerogeno che si insinua nella catena alimentare umana, e il suo impiego attraverso l’irrorazione contamina anche l’aria, l’ambiente circostante, in sintesi aggredisce anche la popolazione con effetti tumorali. La dott.ssa Caterina Serino, attraverso un suo dettagliato studio, smonta questo preconcetto dimostrando con valori chiarificatori l’innocuità del glifosato”.
Lo capite cosa arrivano a scrivere? Che il glifosato sarebbe “innocuo”! E organizzano un convegno per convincere le persone! E lo organizzano ad Altamura, patria del grano duro del Sud Italia: quel Sud Italia che può produrre grano duro senza glifosato e senza micotossine.
Meno male che non siamo i soli a parlare del glifosato, come potete informarmi qui di seguito:
Ecco il video de Le Iene sul grifosato
Ironico il commento di Saverio De Bonis, presidente di GranoSalus:
“La dott.ssa Caterina Serino – dice De Bonis – vice presidente del Cda di AMC, attraverso un suo dettagliato studio, smonta i preconcetti dimostrando con valori chiarificatori l’innocuità del glifosato. Da oggi abbiamo un nuovo premio nobel per la salute… Alla dott.ssa Serino sarà sfuggito che una petizione su scala globale, sostenuta da una coalizione di 38 realtà italiane, oltre a GranoSalus, ha già chiesto alle Autorità politiche europee e a quelle degli Usa, Canada e Brasile di esercitare il principio di precauzione e sospendere immediatamente l’uso del glifosato, anche se i suoi soci (forse anche clienti del suo laboratorio di analisi) non sono d’accordo…”.
Che dire, a questo punto?
Non ci resta che l’ironia. E allora andiamo a tavola e ci mangiamo un piatto di spaghetti al glifosato con una spruzzatina di micotossine DON; magari li possiamo condire con un sugo di pomodoro asiatico trattato con cloroderivati, magari il vecchio DDT; con una bella manciata di formaggio prodotto con caglio chimico, ovviamente con un latte di pecora riempita di antibiotici.
E il secondo piatto? Ci mangiamo una bella fettina di carne piena di ormoni e di antibiotici.
Come frutta una mela proveniente da alberi trattati con pesticidi almeno dodici volte.
Il tutto ‘innaffiato’ con un vino alle bollicine: in queste uve, coltivate nel Nord Italia, i pesticidi non mancano…
Poi un dolce a base di farina di grano e ci rimangiamo il glifosato e la micotossina.
E buon appetito!
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aaaaaaaaaaahahahahahahahhahah ..... ce la metton proprio tutta ...... qualcuno la berrà sicuramente ........ xkè è gia ubriaco da parte sua .........
le industrie chimiche multi nazionali hanno molti guadagni da salvaguardare, sono capaci di comprare governi e anche sindacati del settore