Si chiama “I DIRITTI NON SI ISOLANO” la campagna dell’Unione degli Studenti Sicilia che rivendica un intervento normativo per un settore fondamentale. Le rivendicazioni includono un reddito di formazione, trasporto gratuito, scuole sicure, comodato d’uso gratuito dei libri. I dati sono allarmanti: “Il tasso di dispersione scolastica, con picchi a Palermo e Catania, è al 26,5 %, ben più alto di quello nazionale, al 19 %”
Parte oggi in tutte le città della Sicilia la campagna regionale dell’Unione degli Studenti Sicilia “I DIRITTI NON SI ISOLANO” per rivendicare, come si legge su una nota, “una legge regionale sul diritto allo studio in Sicilia”.
“La mattina – prosegue il comunicato- nelle scuole siciliane ci sono stati volantinaggi, fotopetizioni e attività di sensibilizzazione, invece nel pomeriggio ci saranno azioni fuori da province o luoghi simbolici della città.
Le nostre rivendicazioni sono chiare:
● un vero reddito di formazione
● trasporto gratuito e capillare
● scuole sicure ed accessibili per tutte e tutti
● comodato d’uso gratuito dei libri
● libri, musei, cinema e musica fruibili gratuitamente
● commissioni paritetiche
Gli studenti ricordano poi alcuni dati allarmanti:
“Il tasso di dispersione scolastica, con picchi a Palermo e Catania, è al 26,5 %, ben più alto di quello nazionale, al 19 %. Ma non è il solo record negativo infatti il numero dei laureati è pari al 12,6% contro il 14,5% nazionale, e quello dei diplomati e’ del 30,9%, contro il 32,5 nazionale.
“Riteniamo fondamentale che, specie in una regione come questa, si apra una grande discussione pubblica, aperta e plurale,
che coinvolga soprattutto gli studenti e i lavoratori della scuola e che porti a una stesura condivisa e partecipata di una proposta di LEGGE REGIONALE SUL DIRITTO ALLO STUDIO IN SICILIA. Una proposta che risponda alle esigenze degli studenti e della studentesse, garantendo loro una formazione gratuita, accessibile e di qualità e che conduca a un riconoscimento sociale dei soggetti in formazione e del loro ruolo centrale all’interno della società. Comincerà un lungo percorso, città per città, scuola per scuola, perché I DIRITTI NON SI ISOLANO”.