Ripubblichiamo una riflessione dell’Ottobre 2015 che traeva spunto dalla frana sulla A18 e che, dopo i recenti fatti drammatici legati all’esondazione del Platani ed altri eventi simili, torna di grande attualità: dove finiscono i soldi del Bilancio regionale destinati alla sicurezza del territorio?
La lettura delle notizia sulla frana sulla A18 mi ha fatto ricordare che al tempo che fu, nel bilancio della Regione, sezione Lavori pubblici, esistevano due capitoli di spesa un po’ particolari: uno si occupava della vita terrena e della sopravvivenza,l’altro della vita celeste e dell’aldilà. E’ proprio così, non è uno scherzo.
Un capitolo prevedeva uno stanziamento per interventi di prevenzione di eventi calamitosi con pulizia di fiumi,canali,letti di torrenti e consolidamenti vari.
Un altro capitolo prevedeva contributi per la realizzazione e la manutenzione di chiese.
Il primo capitolo aveva uno stanziamento simbolico, il secondo aveva uno stanziamento sostanzioso.
Si poteva morire annegati o sepolti dal fango, ma si poteva contare sui conforti della fede.
Non leggo il bilancio della Regione da anni, ma sono sicuro che tutto è cambiato … in meglio.