Come nelle previsioni, Ugo Forello è il candidato a sindaco di Palermo dei grillini

18 gennaio 2017

Non si può dire che la sua ‘incoronazione’ sia stata popolare: hanno votato, infatti, meno di 800 attivisti e Forello – appoggiato da un gruppo di deputati regionali – ha preso 357 voti, mentre il suo avversario, Igor Gelarda, si è fermato a 233 voti. I dubbi di William Pacelli, attivista della prima ora, che sulle elezioni comunali di Palermo non lesina previsioni… 

Com’era nelle previsioni, l’avvocato Ugo Forello è il candidato a sindaco di Palermo dei grillini. Così hanno voluto i vertici del Movimento 5 Stelle. Con il voto di un numero molto ristretto di cittadini palermitani chiamati a ratificare la scelta dei ‘capi’. Forello, tra i fondatori di Addiopizzo, ha raggranellato 357 voti. Il suo avversario, Igo Gelarda, si è fermato a 233 voti.

Insomma, per una formazione politica che dovrebbe dare la voce ai cittadini e non alle segreterie di partito, l’esito di questa consultazione elettorale è stata un po’ comica. Meno di 800 elettori che votano per designare il candidato a sindaco del capoluogo siciliano in quella che è la prima formazione politica della Sicilia sono veramente pochi.

Quando a Palermo il centrosinistra ha celebrato le primarie per scegliere il candidato a sindaco sono andati a votare non meno di 20 mila persone. E tutti a criticare che erano pochi, che era tutto deciso dai big, che gli elettori venivano condizionali. E come la dobbiamo commentare questa designazione di Forello fatta quasi in famiglia?

Sul quotidiano on line BlogSicilia leggiamo la seguente dichiarazione di Forello:

“Da domani, indipendentemente dal ruolo che gli iscritti mi riconosceranno, mi immagino un percorso collettivo, aperto a tutti, che parta e metta al centro il lavoro svolto dai gruppi di circoscrizione e dai tavoli di lavoro e che includa e coinvolga tutte le migliori energie della nostra città. La direzione è quella della realizzazione delle Cinque Stelle del Movimento e della Carta di Firenze. Un percorso che entusiasmi i cittadini e il loro impegno civico quotidiano”.

Abbiamo chiesto un commento a Igor Gelarda, il poliziotto al quale, di fatto, è stata negata anche la possibilità di presentare la propria candidatura.

“Che devo dire? – ci dice Gelarda -. Il popolo ha scelto. Il sistema elettorale che l’ha designato è corretto. Forello ha avuto dalla sua tutti i ‘bombardieri’ del Movimento 5 Stelle. A cominciare dai deputati regionali. Quello che posso dire è che una regola del Movimento 5 Stelle – o almeno del Movimento nel quale mi riconosco – è che i candidati non debbono usufruire di riconoscimenti. Così, invece, non è stato, Perché in favore di Forello sono scesi in campo, lo ribadisco, i parlamentari regionali. Dopo di che, per carità, pieno appoggio a Forello alle elezioni comunali”.

Chiediamo un commento anche a Willyam Pacelli, attivista grillino della prima ora, schierato con Gelarda. La domanda è quasi d’obbligo: è normale che, per designare il candidato sindaco di Palermo, votino meno di 800 persone?

“E’ quello che mi sto chiedendo anch’io – ci risponde Pacelli -. E’ evidente che, tra il popolo del Movimento 5 Stelle di Palermo, un cambiamento di rotta c’è stato. Quanto a Gelarda, preciso che abbiamo avuto a disposizione mezzi scarsi. A parte gli appoggi di cui ha goduto all’interno del Movimento, Forello è stato avvantaggiato anche dal fatto che Gelarda non ha potuto nemmeno presentarsi ai suoi possibili elettori”.

Altra domanda quasi obbligata: a suo avviso Forello può vincere le elezioni comunali?

“Penso proprio di no – ci risponde Pacelli -. E’ chiaro che questa storia, per com’è stata portata avanti ci farà saltare un turno. A questo punto l’importante è piazzare una nostra rappresentanza nel Consiglio comunale di Palermo e fare venire fuori, piano piano, tutti gli inghippi. Credo che altre cose non se ne potranno fare”.

Ultima domanda: appoggerete Forello?

“Certo che l’appoggeremo – ci risponde Pacelli -. Ma lo terremo d’occhio”.

Per la cronaca, i candidati erano cinque. Oltre a Forello e Gelarda, c’erano anche Tiziana Dipasquale, Giulia Argiroffi e Giancarlo Craparotta che si sono ritirati.

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