Se domenica scorsa, nonostante il vento e la neve, oltre 200 persone si sono ritrovare a Pergusa, arrivando da tutta la Sicilia (perfino da Lipari!) per festeggiare un anno di vita del Movimento, un motivo ci sarà. E il motivo è che gli uomini e le donne che danno vita a ‘Siciliani Liberi’ hanno un progetto politico che portano avanti con i piedi saldamente piantati in terra e con lo sguardo determinato
Se in un giorno di neve, pioggia e vento, come è stato domenica scorsa, oltre 200 persone convergono dal monte, dal piano e perfino dal mare, e più esattamente da Lipari, nella innevata Pergusa, al centro della Sicilia, un motivo ci sarà.
E c’era: un nobile motivo, un motivo di orgoglio, di soddisfazione e di speranza. Il Movimento politico Siciliani Liberi, stretto attorno a Massimo Costa, Antonella Pititto ed Enzo Cassata, ha festeggiato un anno di vita.
Ospite tra i tanti ospiti, mi sono mescolato tra iscritti e simpatizzanti; complice il meteo, ho respirato un’aria che mi ha ricordato le mie “eroiche”partite di calcio nelle Madonie, sotto la neve, e mi sono ritrovato nello spogliatoio di noi ragazzi dove, tra aliti condensati e spifferi assassini, si respirava unità di intenti, di condivisione, di tensione comune.
Erano solo partitelle, tra dilettanti, ma lo spirito era lo stesso che ho sentito alitare tra quei militanti. Persone che prima di tutto hanno ritrovato se stesse, le proprie vere ragioni per fare politica, per stare insieme e per volere tornare a stare insieme per cambiare le cose.
Un sodalizio, quasi un cenacolo, si direbbe, più che un movimento, ma con i piedi saldamente piantati in terra e con lo sguardo determinato.
Farebbe un grave errore politico chi ritenesse che è solo folklore.